Buon compleanno a Jim Belushi: combatte con la cannabis l’epidemia di oppiacei
Negli ultimi tempi, un numero sempre maggiore di personaggi famosi si sta avventurando in quella che possiamo definire la “febbre dell’oro verde”. Molte figure del mondo dello spettacolo, della musica e dello sport hanno deciso di investire nella crescente industria della cannabis. Whoopi Goldberg, Mike Tyson, Snoop Dogg, il nostrano J-Ax sono solo alcuni dei nomi di questa lista alla quale c’è da aggiungere, assolutamente, il nome di Jim Belushi, e vogliamo farlo nel giorno del suo 69 compleanno.
Jim Belushi sarà forse il fratello meno conosciuto del defunto John Belushi, ma è comunque un attore che si è fatto un nome come convinto sostenitore della legalizzazione della cannabis, con cui vorrebbe combattere l'epidemia degli oppiacei in America.
Belushi seguì le orme del fratello facendo numerose comparse nel cast di Saturday Night Live. Ma il suo ruolo più celebre rimane forse quello del personaggio principale nella sitcom americana La Vita Secondo Jim, che durò dal 2001 al 2009 con ben 8 stagioni.
Ma dal 2015, la sua nuova “missione” è diventata la lotta per la legalizzazione della cannabis. Dopo aver abbandonato la recitazione, infatti, Jim Beloushi ha cominciato a dedicarsi alla coltivazione di cannabis, nei suoi 93 acri lungo il fiume Rogue nell’Oregon meridionale. E si è messo a lavorare la terra nel vero senso della parola, a differenza di altri suoi colleghi artisti, infatti, l’attore non si è limitato a lanciare un suo marchio personale, ma si è sporcato le mani insieme alla sua squadra per essere a stretto contatto con le sue adorate piante. La filosofia che sta dietro alla Belushi’s Farm non è solo di tipo commerciale. Infatti, tra le tante cose che lo stesso Jim racconta attraverso il sito web aziendale, parla dell’utilizzo della cannabis in medicina per il trattamento di alcune patologie gravi come il disturbo da stress post traumatico (PTSD), portando l’esempio di come molti reduci americani di ritorno dalla II° guerra mondiale, e successivamente dal Vietnam, abbiano ripiegato sull’alcolismo per dimenticare gli orrori della guerra. Continua affermando che se negli anni ’70 si fossero conosciuti di più i benefici di questa pianta, e se non fosse stata così bistrattata, la storia sarebbe andata diversamente. È chiaro che Belushi fa riferimento, senza troppi giri di parole, anche a suo fratello John morto a 33 anni nel 1982 per un overdose di cocaina ed eroina e che, come ha affermato il suo grande amico Dan Aykryod, se fosse stato un accanito fumatore di erba oggi sarebbe ancora vivo.
“La cannabis è un’ottima medicina, ti dà energia e ti rende davvero creativo", sostiene Jim Belushi.
“Credo così profondamente nello spirito e nella medicina che la cannabis offre nella guarigione delle nostre famiglie, comunità e mondo, che ho deciso di lasciare che lo Spirito della Terra e lo Spirito dell’Acqua del fiume Rogue irrigassero e coltivassero questa potente medicina. Questa terra, questo fiume e la sua cannabis mi hanno radicato e hanno aperto il mio cuore ad ancora più compassione ed empatia per le persone che lottano in questo mondo, che si tratti di un tossicodipendente da oppiacei, un veterano con disturbo da stress post-traumatico, una nonna malata di cancro, persone che soffrono di mal di testa, notti insonni, ansia o dolore, o una madre e un padre che soffrono traumaticamente a causa delle convulsioni del figlio”, si legge sul sito dell’azienda.
Con l'aiuto della sua azienda agricola in Oregon Jim ha potuto aprire una catena di dispensari e lanciare il suo marchio di marijuana, che ha chiamato Blues Brother, in omaggio al film che contribuì a far salire alle stelle la carriera del suo defunto fratello John, ma anche alle sensazioni positive che accomunano la musica alla cannabis. L’artista ha anche annunciato la messa in onda di uno show in tre parti (negli Stati Uniti disponibile su Discovery dal 19 agosto) intitolato “Growing Belushi” e dedicato proprio al suo business. L’obiettivo dello show è cambiare la prospettiva del pubblico, provocare un mutamento nella visione che gli spettatori hanno delle aziende legate al mondo della cannabis e far capire gli aspetti positivi e le proprietà di questa pianta.
“La musica ci soddisfa non solo in modo fisico e sensoriale, ma anche in modo spirituale e psichico. La cannabis è una sostanza efficace per diversi bisogni degli esseri umani perché, come con la musica, stimola i nostri recettori endocannabinoidi. La promessa del marchio Blues Brothers per la cannabis è proprio questa: offrire al meglio stimoli ai nostri recettori endocannabinoidi”si legge nella presentazione dell’azienda nella home page del sito web.
Sembra quindi che questo attore, dopo aver vissuto in una famiglia a sua detta “disastrata” e una tragedia come la morte prematura del fratello, sia riuscito a trovare nella cannabis una nuova energia, uno scopo e una magnifica famiglia. Nell’augurargli tanti auguri per il suo 69 compleanno gli auguriamo anche di continuare su questa strada, che onora, celebra e rispetta una pianta tanto importante per l’essere umano e per il nostro pianeta.
Dai uno sguardo all'interno della Belushi's Farm: https://www.youtube.com/watch?v=3Wn_G9JQ-j8