Un raccolto migliore
Il metodo organico dei nostri nonni applicato alla cannabis
In questo numero di SSITA ho deciso di dare spazio a realtà italiane impegnate nel mondo della cannabis. Il loro prodotto è focalizzato sulla tecnica del supersoil e secondo me è l’innovazione che più ha contribuito nell’innalzare la qualità dei prodotti che consumiamo. Ma ora lasciamo la parola al nostro ospite.
«Siamo un collettivo di grower italiani che, stufi del proibizionismo, hanno deciso di trasferirsi a Barcellona per respirare un'aria diversa e per inseguire un sogno: poter coltivare un po' più liberamente la nostra amata pianta. Siamo un gruppo abbastanza eterogeneo ma molto unito, alcuni di noi si conoscono da più di 10 anni, altri si sono incontrati per caso ma fin da subito la passione comune ci ha unito in maniera molto forte. Il prodotto che stiamo mettendo in commercio è molto innovativo ed è la conseguenza di 5 anni di ricerca e sviluppo, moltissimi sono stati infatti i test con numerosi strain prima di trovare un bilanciamento quasi perfetto.
Ogni pianta infatti ha un metabolismo differente ed un diverso fabbisogno nutritivo; trovare quindi una mescola che vada bene un po' per tutti gli strain in commercio (o almeno per gli oltre 100 testati in questi anni) non è stato semplice».
SSIT: Come si compone il vostro prodotto?
«L'idea è molto semplice: provvediamo a fornire al cliente un kit contenente dei mix di polveri ed elementi organici che andranno miscelati ad un terreno non prefertilizzato e si potrà arrivare fino al raccolto aggiungendo solo acqua e niente più.
Chi utilizzerà il nostro supersoil mix potrà letteralmente buttare nel cestino i suoi misuratori di conduttività elettrica e di pH: il nostro terreno infatti sarà bilanciato dalle nostre polveri per mantenere un pH perfetto per tutto il ciclo.
Per quelle piante che avessero bisogno di un po' di carburante in più offriamo due soluzioni aggiuntive: il top dress per ammendare in superficie il terreno in fioritura o la possibilità di fertirrigare con un tea organico preparato da noi in modo da colmare le lacune presenti nelle piante con una fioritura più lunga o semplicemente più affamate».
SSIT: Cosa significa supersoil?
«Supersoil è un termine creato dal grande Subcool di TGA, noto breeder e produttore di semi e primo a commercializzare un terreno altamente ammendato che permettesse in maniera semplice ed efficace di poter coltivare la cannabis senza utilizzare prodotti liquidi e aggiungendo sola acqua per tutto il ciclo.
Proprio qualche giorno fa il grande Sub è scomparso lasciando un grande vuoto all’interno della comunità cannabica internazionale ma le sue idee e le sue genetiche vivranno per sempre!
A noi piace dare una definizione nostra di supersoil come una terra speciale, che non si può trovare in natura già pronta per l’uso e dove possiamo trovare ad esempio tracce di roccia vulcanica e alghe dell’oceano indiano oppure guano di pipistrello e legumi triturati insieme e cosi via.
Il nostro mix contiene più di 10 elementi diversi e permette alla pianta di svilupparsi esprimendo al massimo le proprietà organolettiche della pianta. Terpeni e cannabinoidi si svilupperanno molto intensamente e utilizzando solo acqua riusciremo a produrre infiorescenze talmente pulite da non crederci: la tanto ambita cenere bianca».
SSIT: Perché supersoil è la tecnica migliore se si desiderano fiori di alta qualità?
«A differenza da quanto sostenuto da molti in passato, riguardo ad un maggiore potenza con coltivazioni fuori suolo, possiamo tranquillamente affermare che il nostro metodo non teme rivali, la nostra Gorilla Glue #4 ha vinto la coppa a Spannabis 2018 con valori esagerati di THC: 32,6 THCA e 29.9 THC.
Non crediamo sia un risultato da record ma certamente il valore misurato è stato altissimo e dimostra in maniera empirica come sia sbagliato il convincimento di cui stavamo parlando. Stesso discorso vale per i terpeni, anch'essi si svilupperanno in maniera cospicua dando alla fumata finale un sapore veramente speciale.
Come accennavo anche precedentemente, l’aggiungere solo acqua fino alla fine permette di avere un prodotto davvero pulito, a differenza delle infinite possibilità di errore che abbiamo usando dei prodotti liquidi che alterano il pH dell’acqua e ne cambiano le proprietà chimiche. Con il nostro prodotto sarà anche più semplice coltivare o almeno sarà più difficile sbagliare!».
SSIT: Come avete iniziato e cosa vi ha portato a creare il vostro supersoil?
«Il nostro progetto nasce forse un po' per caso, come la classica lampadina che si accende d'un tratto, nata da una considerazione: la possibilità di poter rendere disponibile alle persone il nostro pluripremiato metodo di coltivazione. Noi che adottavamo già dal primo giorno un metodo di coltivazione molto semplice ed efficace, come quello del supersoil, ci siamo scontrati con la massa dei coltivatori e consumatori i quali erano abituati ad usare solo prodotti minerali o al meglio organo minerali.
Poi grazie all’hype del primo barattolino di Gorilla Glue #4 e alle prime due coppe di Spannabis vinte, la gente ha iniziato ad incuriosirsi riguardo al nostro metodo, ha iniziato a chiedere più fiori di quelli che avremmo potuto produrre e forse in quel preciso momento è nata l’idea di commercializzare la nostra mescola».
SSIT: Perché un grower dovrebbe scegliere il tuo prodotto?
«Noi a differenza degli altri siamo entrati nel commercio dopo aver vinto numerosi premi internazionali e nazionali oltre 30 trofei in 2 anni e non abbiamo molto da promettere ai nostri clienti, per noi parlano i risultati! Credo che questa sia la nostra più grande fortuna e il miglior biglietto da visita possibile! È diverso secondo noi promettere di ottenere un risultato strabiliante o fornire il prodotto con in quale questo risultato è già stato ottenuto numerose volte!».
Ha risposto alle nostre domande Mick di SWA Supersoil, al quale rinnovo i ringraziamenti e auguro un successone. Buone fioriture!