In Spagna
La situazione spagnola e i Cannabis Social Club
La situazione spagnola e i Cannabis Social Club
In Spagna fumare hashish e marijuana è legale: è possibile grazie ai Social Cannabis Club, diffusi su tutto il territorio spagnolo.
Per comprendere come siano nati questi club occorre fare qualche passo indietro. In Spagna, da qualche anno, non vige il proibizionismo assoluto, ma una legge piuttosto tollerante che permette il consumo di cannabis, la coltivazione di due piantine e il possesso di una precisa dose destinata al solo uso personale.
Ma in Spagna, terra libertina e con una lunga tradizione di esportazione di hashish - circa il 70% dell'hashish consumata in Europa proviene da qui - si sentiva la necessità di una tolleranza ancora maggiore, e così sono nati i Social Cannabis Club. Ma in cosa consistono, concretamente, questi spazi legali destinati al consumo di erba?
Si tratta di vere e proprie associazioni, le quali hanno un certo numero di soci, uniti dal comune interesse di fumare liberamente la marijuana e di disporre di un luogo sicuro in cui farlo. Tramite la regola per la quale la coltivazione dei semi di canapa spetta a uno o più delegati, i quali si occupano di tutte le procedure inerenti alla crescita delle piante, i Cannabis Club "reinterpretano" la legge sulla cannabis, pur senza violarla.
Ogni associato, all'atto dell'iscrizione al Club, deve fare una dichiarazione scritta nella quale indica la quantità di cannabis che intende consumare in un mese, e che il delegato coltiverà per lui. Inoltre i soci devono dichiarare di voler fare consumo di cannabis all'interno del club, di non portarla fuori per venderla e di non acquistarla dalla criminalità organizzata. Questi luoghi sono infatti dei "dispensari", nei quali la marijuana non viene venduta, al pari di ogni altro prodotto, bensì "distribuita e condivisa" tra i membri dell'associazione.
La struttura dei club, dunque, costituisce un modo intelligente per combattere il narcotraffico e per far risparmiare un po' di tempo e denaro alla polizia e allo stato spagnoli. I proprietari dei club sperano che presto la Spagna legalizzi indiscriminatamente la cannabis; per questo motivo, i club spuntano come funghi, puntando al "più siamo, più possiamo far sentire la nostra voce".
E in effetti i club sono tanti - basti pensare che nel solo centro di Barcellona sono una settantina - e i soci sono migliaia, dato che, in media, un club ha dai 100 iscritti in su. Come ci si può immaginare, la maggior parte di essi sono interessati all'uso ricreativo della sostanza, ma esiste anche una discreta percentuale di consumatori che ne fanno un uso terapeutico.
Già da un po' di tempo, in Spagna, è permesso l'utilizzo di farmaci cannabinoidi, come il Sativex, prescritto ai pazienti affetti da sclerosi multipla, per curare gli spasmi di questa malattia; l'uso terapeutico della marijuana, comunque, per ora non è ancora completamente legale.
Fonte: www.tierra.it