Skunk #1

Exitable
12 Jun 2015

Una varietà purosangue che ha rivoluzionato la storia della cannabis, è più onnipresente, di successo e diffusa di qualsiasi altra varietà commerciale.


La Skunk #1,
una varietà purosangue che ha rivoluzionato la storia della cannabis, è più onnipresente, di successo e diffusa di qualsiasi altra varietà commerciale.

Nome varietà: The Pure (Skunk #1 originale)
Selezionatore: Flying Dutchmen
Genetica: 75% sativa / 25% indica
Origini: Colombiana x Messicana x Afgana
Fioritura: 8 settimane
Raccolto outdoor: 56 giorni o da metà a fine settembre

La Skunk #1 è uno dei primissimi ibridi commerciali di cannabis. Questa supervarietà originale è stata selezionata da oltre ventimila piante e le sue origini in serra ne rendono possibile la coltivazione indoor e outdoor, in quasi tutti i climi e le danno la capacità di adattarsi ai cicli di luce sintetica o naturale. Miscela ottimale di genetica colombiana, messicana e afgana, la Skunk #1 è una varietà pura e selezionata, che unisce tutte le migliori caratteristiche di queste varietà landrace. Questo ha reso la genetica più stabile, accessibile e più facile da coltivare e controllare, oltre a dare ai coltivatori la possibilità di prevedere vari aspetti, come effetto, sapore, resa e tempo al raccolto.

Non è certo raro riconoscere fenotipi di Skunk nelle coltivazioni di migliaia di diverse etichette di semi diversi. In effetti, questa varietà ha avuto un impatto tale sui primi ibridi commerciali che, attualmente, le cime indoor più belle nel Regno Unito vengono chiamate “Skunk”, anche se non hanno alcuna parentela genetica con essa. Il nome è diventato sinonimo di cime indoor potenti, piuttosto che di cime outdoor più delicate o erba debole da fosso.

Storia delle origini della Skunk #1

Prima che si potessero acquistare i semi online e coltivare in casa, il settore internazionale della cannabis era molto diverso. Negli anni Settanta e Ottanta, la maggior parte dell’erba coltivata in casa proveniva da semi sparsi nelle colture personali o in campi aperti. È cambiato tutto quando alcuni coltivatori esperti sono diventati selezionatori, che hanno raccolto cultivar e varietà landrace da tutto il mondo e li hanno portati nei propri Paesi per coltivarli, stabilizzarli e ibridarli.

Nello stesso periodo, svariate delle varietà più conosciute sulla scena hanno prodotto una delle varietà più famose e influenti di tutti i tempi: la Skunk #1. Un americano di nome Sam the Skunk Man aveva raccolto a mano i semi di molti cultivar di tutto il mondo e li ha portati in Olanda a metà degli anni Settanta, con alcuni incroci, come la Skunk #1. Questo ha scatenato l’unione degli sforzi di olandesi e americani che ha rivoluzionato il settore e ha promosso innumerevoli nuovi progetti di selezione.

Una volta nelle mani del selezionatore più prodigioso e adepto, di nome Eddy, questi semi raccolti attentamente sono stati coltivati in varie zone dei Paesi Bassi, anche in serra, il che ha permesso di sfruttare i cicli di luce naturali e un ambiente protetto in cui selezionare le genetiche più interessante. Selezionata da migliaia di piante, la Skunk #1 è stata stabilizzata fino a diventare il primo ibrido selezionato, puro di cannabis olandese, attorno al 1984.

Da Sacred Seeds a Mar, fino a Seed Bank e poi a Flying Dutchmen, il progetto di selezione di Eddy ha cambiato per sempre le carte in gioco. La Skunk #1 è diventato l’archetipo di una genetica specialmente selezionata che le persone non solo potessero coltivare, ma di cui si potesse prevedere anche il risultato, grazie alla sua stabilità.

Skunk #1: coltivazione, fenotipi ed effetto

Le piante di Skunk sono facili da coltivare per i novizi e sono la scelta prediletta di chi ha poco spazio a disposizione. La genetica colombiana di solito produce piante alte, fini e graziose con uno spazio internodale abbondante e cime erbose, stile haze. I geni messicani attenuano questa tendenza all’allungamento mantenendo il segno distintivo più spaziato delle sative landrace. Il lungo periodo di fioritura della colombiana è inoltre ridotto se viene unita alla sativa messicana, ma il padre afgano è soprattutto responsabile della statura più limitata e della corposità, della fioritura di otto settimane e dell’elevata resa della Skunk #1.

Le piante di Skunk generalmente sono estremamente solide, vigorose e tendono a resistere allo stress. La parte centrale è spessa e forte, il che consente di ottenere una resa abbondante. Le piante di Skunk possono essere facilmente coltivate in tutte le situazioni con facilità e rispondono molto bene alla rimozione della cima centrale per promuovere la ramificazione laterale e aumentare la produzione dei fiori. Supercropping, topping o FIMming rendono risultati eccellenti. Tutta questa affidabilità e durata sono dovute alla selezione e alla natura pura della Skunk #1 originale e spiegano la sua onnipresenza e longevità sulla scena della cannabis internazionale.

La maggior parte dei raccolti di Skunk #1 può essere tenuta corta e cespugliosa. Per una varietà a predominanza sativa, la Skunk cresce come un’indica. Gli spazi internodali sono relativamente compatti, ma permettono di far passare una buona quantità di aria. Le foglie hanno dimensioni da medie a grandi, anche se minime e hanno un colore da dorato a verde. Le cime sono bulbose, spesse, pesanti e molto dense, con pistilli da rossastri ad arancione, foglie superiori limitate e abbondanti calici attaccati a una miriade di piccoli rami laterali, un segno distintivo della varietà. Un altro segnale che ci fa riconoscere la genetica Skunk è che una piccola cima di questa varietà si “espande” dopo essere stata passata al grinder, trasformandosi in una nuova di fumo pungente.

Il sapore agrumato e fiorito è bilanciato da una fragranza speziata, forte e riconoscibile e nessuno di questi assomiglia ai tipici toni afgani. L’effetto è potente, con la stimolazione di corpo e mente provocata dal settantacinque percento di contenuto di sativa, bilanciato e temperato dal venticinque percento di contenuto di indica. Non aumenta, in effetti l’effetto potente della Skunk #1 originale mantiene un livello adeguato durante la lunga durata.

Ibridi imparentati alla Skunk #1

Fino a circa otto-dieci anni fa, sarebbe stato conservativo suggerire che il sessanta percento degli ibridi commerciali di cannabis conteneva almeno un po’ di Skunk #1. Alcuni di questi sono una combinazione di Skunk #1 e Afgana, come la Super Skunk della banca di semi Sensi Seed o la Cheese di Big Buddha, che offre una versione più decisa della fragranza tradizionale, con accenti agrumati più marcati e un sottofondo quasi acre, risultato del contenuto di afgana più elevato.

Altri rivelano la loro eredità Skunk attraverso il loro sapore, aspetto, fragranza ed effetto. La Orange Bud è una varietà precoce che offre una struttura delle cime, un sapore e un effetto simili alla Skunk #1, mentre la classica della vecchia scuola Warlock di Magus Genetics ha anche una forte eredità Skunk.

Da quando la Skunk pura originale è stata utilizzata in tutti gli incroci originali di Flying Dutchmen, il che ha contribuito ad addomesticare una genetica difficile, chi cerca la facilità della coltivazione della Skunk #1 avrà un successo simile con Pot of Gold (Hindu Kush x Skunk #1), la Royal Orange di Dutchmen (California Orange x Skunk #1) O l’Aurora B. (Northern Lights x Skunk #1) della leggendaria etichetta.

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