Milano si libera per un giorno dal proibizionismo e celebra 4.20 HempFest
4.20 HempFest Preview si è svolto alla Fabbrica del Vapore di Milano il 20 aprile
Stefano Mariani 4.20 HempFest Preview si è svolto alla Fabbrica del Vapore di Milano il 20 aprile 2016 con l'organizzazione di Sir Canapa . È stata una festa di musica, arte, cultura, hemp food e informazione sulla cannabis che ha portato per la prima volta in Italia il Weed Day statunitense.
Per 8 ore il pubblico, le aziende e gli artisti che hanno partecipato a 4.20 HempFest Preview hanno liberato dal proibizionismo questo angolo di Milano con un atto di opposizione civile.
Il valore politico di questo evento è stato confermato anche dalla partecipazione di esponenti del Movimento 5 Stelle e dei Radicali Italiani, che hanno iniziato la raccolta nazionale firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla cannabis.
Fra il pubblico anche il nuovo candidato sindaco per Milano, Marco Cappato. Una lunga serata di festa e protesta Fin dal pomeriggio si capiva che sarebbe stato un successo. Soft Secrets era media partner dell'evento e abbiamo chiesto a Marco e Raffaello di Sir Canapa il significato che loro danno a questa festa per la cultura della cannabis in Italia.
"Molte persone sono venute a 4.20 HempFest Preview anche per liberarsi da un peso che sentiamo tutti i giorni sulle spalle con la criminalizzazione di questa pianta", dichiarano gli organizzatori. "Questa sera ha partecipato un pubblico vario, almeno 500-600 amici, pazienti che utilizzano cannabis, coltivatori esperti o alle prime armi, madri e nonne, studenti universitari e professionisti interessati al settore della canapa". Come si è svolta la serata? "
Tante persone che discutono insieme di argomenti legati alla cannabis, molto stupore e interesse per le opere fotografiche di Aurora Canapa e per i video loop di Lucio Lanzarotta con la musica di Communion. Stand degli espositori affollati, cibo e birra alla canapa presi d'assalto, così come il banco di distribuzione gratuita dei semi di Onda Calabra.
Civiltà e responsabilità dei partecipanti si sono dimostrate anche con il rispetto per il luogo, per l'ambiente e per chi lavorava. Non è stato necessario alcun tipo di servizio d'ordine. Ora prevediamo altri eventi come questo nei prossimi mesi di raccolta firme per la legge sulla legalizzazione". Nei banchi del Rosso e di GGF tutti i braceri erano accesi e dopo la conferenza i Babau hanno aperto la serata musicale, seguiti dal DJ Set di Società Psychedelica e dal concerto dei Giöbia. Una musica molto ben selezionata e fuori dagli standard più commerciali.
Veniamo ora alla sintesi della conferenza. Il video completo è disponibile sul sito di Radio Radicale. La conferenza: danni del proibizionismo, orientamenti dei tribunali, cannabis medica e selezioni genetiche Barbara Bonvicini, Tesoriere dell'Associazione Enzo Tortora Radicali Milano e oggi capolista in Consiglio Comunale a Milano nella lista Radicali con Cappato Sindaco ha aperto la conferenza commentando i danni causati dal proibizionismo nella storia.
Barbara ha portato gli esempi di aborto ed eutanasia e ha poi riassunto i molti anni di azione antiproibizionista dei Radicali, sottolineando che le uniche condanne penali ricevute da esponenti di questo movimento politico riguardano la cessione a scopo dimostrativo di piccole quantità di cannabis. L'intervento si chiude con i vantaggi sociali e sanitari che si otterrebbero con la legalizzazione della cannabis e con l'esortazione a proseguire le discussioni e a firmare per la proposta di legge popolare.
L'avvocato Carlo Alberto Zaina, esperto in diritto degli stupefacenti, ha chiarito i concetti internazionali che regolano il possesso e il commercio dei semi, denunciando i tentativi proibizionisti di modificare in senso restrittivo la normativa. Zaina ha ricordato le 63 perquisizioni e richieste di rinvio a giudizio per proprietari di grow shop avvenute nel 2008. Tutti i pionieri della piccola industria cannabica italiana sono stati poi assolti per non aver commesso il reato ascritto.
La maledizione di Giovanardi non funzionava. L'avvocato Zaina distingue infine i casi di detenzione e coltivazione, citando alcune sentenze importanti e riportate anche sulla sua pagina Facebook Stupefacenti e Diritto. Luca Marola, proprietario del Canapaio Ducale di Parma, ha parlato degli orizzonti aperti negli Stati americani che hanno legalizzato la cannabis.
Come riportato nel suo libro "Legalizzare con successo" Marola spiega come la normalizzazione stia avvenendo senza impatti sociali significativi e con una tendenza alla riduzione dell'uso da parte dei più giovani. In Colorado, prosegue Luca, i cittadini vedono dove l'amministrazione investe le risorse finanziarie derivate dalla legalizzazione. Ad esempio nella costruzione di un nuovo ospedale a Denver e nell'attivazione di nuovi servizi sociali e scolastici.
La tassa di scopo sulla cannabis è prevista anche dalle attuali proposte di legge in Italia, sottolinea Marola. 260 Grow & Hemp shop per diffondere conoscenza. In contemporanea a 4.20 HempFest Preview, centinaia di grow shop italiani hanno cominciato la raccolta firme per la legge sulla cannabis e i moduli sono terminati in poche ore. Luca Marola sottolinea che per la prima volta i grow shop si coordinano per partecipare in prima persona a iniziative politiche per la regolamentazione.
I canapai italiani si sono inoltre posti come interlocutori del livello politico, introducendo ad esempio alcune modifiche su leggi scritte da chi non conosceva bene la materia. Nel 2000 esistevano 12 grow shop, oggi sono 260 con forte presenza anche nei piccoli paesi. Questa distribuzione sul territorio nazionale, insieme all'offerta hemp in aggiunta al grow, contribuisce a normalizzare la cannabis e farla conoscere a persone di tutte le età e culture, come ha fatto a Milano Sir Canapa.
Le Seed Bank: Dinafem e Zoe's Seeds Per Dinafem, Maria ha parlato dei cambiamenti nella selezione genetica della cannabis avvenuti negli ultimi anni citando l'aumento dei livelli di THC come effetto del proibizionismo che ha poi generato polemiche e leggi ancor più repressive. Maria cita i casi giornalistici inventati ad arte per criminalizzare la pianta, com'è avvenuto per Amnesia, nome di una varietà di cannabis usato poi anche per alcuni prodotti trattati chimicamente dagli spacciatori.
L'intervento prosegue ricordando i recenti progressi nella ricerca sui cannabinoidi e le numerose applicazioni in medicina. Maria ricorda che per modulare meglio l'azione sul sistema endocannabinoide è molto importante il rapporto fra THC e CBD. Per questo Dinafem ha concentrato la propria ricerca sui diversi contenuti di cannabinoidi: ad esempio una varietà ad altissimo contenuto di CBD è stata incrociata con tutte le genetiche Dinafem. Fra i risultati ci sono Industrial Plant e Haze in versioni autofiorenti con diversi rapporti THC/CBD.
Maria sottolinea come sia importante non il solo contenuto di THC ma il profilo completo di cannabinoidi e terpeni contenuti in una varietà per ottenere diversi e migliori effetti terapeutici. Dinafem resta sempre aperta a informazioni e consigli da parte dei pazienti che utilizzano le proprie selezioni. La nuova seed bank calabrese Zoe's Seeds è rappresentata da Giulio che ha spiegato i motivi di questa avventura tutta italiana, e da Maurizio. Quest'ultimo è un breeder che ha lavorato molti anni nelle più importanti seed bank spagnole e ora riporta finalmente in Italia la sua conoscenza su coltivazione e selezione.
Maurizio sottolinea che il sistema spagnolo è molto ambiguo e un coltivatore potrebbe essere messo nei guai anche con poche piante. Il breeder di Zoe ha poi sottolineato i vantaggi delle autofiorenti per la continuità stagionale e le loro potenzialità in termini di resa, che arriva fino a 300 grammi per pianta. Onda Calabra, l'autofiorente della Sila. Maurizio racconta che sul ricordo della vecchia "Rossa Calabrese" ha voluto selezionare diversi ceppi di una pianta autoctona ma purtroppo contemporanea perché i semi di 50 anni fa non esistono più.
Insieme a Zoe's Seeds, Maurizio ha avviato un programma di stress e selezione programmata per ottenere un ceppo stabile con buona produzione e così è nata Onda Calabra. L'intervento si conclude con utili consigli sulla coltivazione delle piante autofiorenti e con le risposte alle domande del pubblico sulla selezione genetica. Infine Giulio ricorda i coltivatori calabresi che decisero di portare in Spagna nella Sierra Nevada i loro semi autoctoni dell'altopiano della Sila.
Questi erano i semi che incrociati con Northern Light XXL Auto hanno dato origine a Onda Calabra. Arrivederci all'anno prossimo in tutte le città È stata una piccola grande manifestazione, nonostante ancora una volta i grandi mezzi d'informazione abbiano scelto di tacere. In questa bella festa e in rete abbiamo tutti dato un nuovo contributo alla diffusione di una cultura consapevole e responsabile della cannabis. 4.20 HempFest ha messo le prime radici a Milano. L'anno prossimo crescerà in tutta Italia.