Legge sulla coltivazione personale di cannabis, intervista ai deputati Vianello e Romano

30 Dec 2020

ano.Continua il nostro dialogo con i deputati firmatari della proposta di legge Magi. Proposta di legge, attualmente in Commissione Giustizia, che mira a rimodulare al ribasso le pene contenute nel famigerato art.


Legge sulla coltivazione personale di cannabis intervista ai deputati Vianello e Romano.

 73 del Testo Unico sulla droga del 1990, in che maniera? Depenalizzando in modo significativo la detenzione di cannabis, rafforzando e rendendo autonomo il concetto di lieve entità e depenalizzando la coltivazione di cannabis per uso personale. Ne abbiamo parlato in questa intervista con l'On. Andrea Romano e l'On. Giovanni Vianello.

Perché credete che approvando questa proposta di legge il nostro sarebbe un paese migliore?

Vianello: Stiamo parlando di una pianta che da sempre è stata il motore del mondo e questo è valido a maggior ragione per il nostro paese. E’ una battaglia di civiltà. Il mondo si sta muovendo e noi siamo terribilmente in ritardo. Riguardo la canapa abbiamo perso la nostra memoria storica quindi il tempo è maturo per fare questo salto in avanti. Le Nazioni Unite, seguendo le raccomandazioni dell’OMS, si sono espresse recentemente sottolineando le proprietà medicinali della cannabis. Quindi, un testo normativo come questo non fa altro che riportare alla corretta dimensione una sostanza molto importante per una serie enorme di profili, sostanza che fa parte della storia e della cultura del nostro paese.

Romano: Primo perché è una legge che migliorerebbe concretamente la situazione di tantissime persone la cui qualità della vita e la cui salute dipende dalla disponibilità di cannabis terapeutica. Secondo perché farebbe uscire dallo stigma, che la destra utilizza in maniera del tutto ingiustificata, una parte sofferente della popolazione e terzo, continuo a credere che la legalizzazione della cannabis sul modello di quanto accade negli Stati Uniti sia una misura sacrosanta sia per combattere le narcomafie, sia per controllare l’utilizzo di una sostanza che non può essere certo alla pari di stupefacenti più pericolosi.

Intervista ai deputati Vianello e Romano

Perché ritenete necessaria una depenalizzazione della coltivazione di cannabis per un consumo personale?

Vianello: E’ molto semplice, stiamo parlando di una pianta, non puoi vietare con motivazioni legate all’effetto psicotropo la coltivazione domestica di una pianta. Paradossalmente è come rendere illegale la vigna perché dall’uva si fa il vino e l’alcol può sviluppare problematiche legate al consumo. Sulla depenalizzazione della cannabis dovremmo tornare a verificare tutte le affermazioni anti scientifiche che sono state ascoltate nel corso degli anni. La possibilità di avere una pianta di cannabis in casa significa far tornare alla normalità l’esistenza di una pianta naturale.

Romano: Intanto perché bisogna mettere in pari la legislazione con la giurisprudenza, la famosa sentenza della Corte di Cassazione che autorizza l’auto coltivazione entro certi limiti, non è mai stata tradotta in una norma di legge. D’altra parte uno dei modelli possibili è quello spagnolo che è fondamentalmente basato sull’auto coltivazione organizzata e quindi sarebbe un passo necessario. E’ una battaglia che stiamo combattendo in Commissione Giustizia nel senso che questo provvedimento di fatto recepisce la sentenza della Cassazione sulla coltivazione

A proposito di destre, recentemente alcuni esponenti si sono detti disposti a tutto purché non passi qualsiasi alleggerimento legislativo riguardante la cannabis. Voi cosa siete disposti a fare affinché questo alleggerimento si concretizzi?

Romano: La campagna della destra è indecente indecorosa perché basandosi su falsità specula sulla salute di tanti italiani la cui qualità della vita dipende dalla disponibilità della cannabis terapeutica e perché specula su alcuni settori economici importanti come quello della cannabis industriale equiparandoli al narco traffico. Io credo che si debba tornare a portare in Parlamento la discussione sulla cannabis come abbiamo fatto con la mozione a prima firma Licatini per quel che riguarda la cannabis medica, un passo fondamentale. Insieme a i miei colleghi lotterò affinché questa mozione sia messa in discussione alla Camera dei Deputati già nei primi mesi del 2021, in maniera d’avere l’occasione per rispondere alle falsità della destra sulla cannabis terapeutica, sulla cannabis industriale e anche sulla necessaria battaglia per la legalizzazione dell’uso della cannabis.

Vianello: Stiamo cercando di allargare più possibile la condivisione di queste opinioni. Dobbiamo lavorare tutti insieme per superare questo steccato ideologico per questo motivi il nostro impegno in questa battaglia di civiltà c’è, c'è stato e ci sarà sempre. Lo spirito deve essere positivo e guardare al futuro. Mi domando come mai molti dei nostri vertici V Stelle non siano usciti pubblicamente su questo argomento.

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