La stanza dei sogni
Costruire da soli una grow room “non proprio casalinga”
Costruire da soli una grow room “non proprio casalinga”
Dopo aver descritto come coltivare delle buone piante madri e successivamente le tecniche per clonarle, in questo numero di Soft Secrets, vedremo nei minimi dettagli una grow room indoor, non proprio casalinga. Quando eleggiamo il posto dove installare la nostra grow room, dobbiamo tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali come ad esempio la grandezza ideale della stanza che andremo ad occupare: questa deve essere il doppio della superficie occupata dalle piante, ciò agevola il nostro lavoro quotidiano all'interno e facilita lo smaltimento del calore prodotto dalle lampade. Il luoghi migliori rimangono le cantine, mantenendo una temperatura più o meno costante tutto l'anno, mentre le soffitte sono sconsigliate soprattutto per il calore che immagazzinano. È importantissimo che la stanza abbia una finestra o un punto di accesso per installare il sistema di areazione e ancora più importante è che sia al riparo da sguardi indiscreti. Fate attenzione ai vicini di casa!
Nel nostro caso abbiamo scelto una stanza di 3mt x 3mt, dotata di una finestra che affaccia su un terrazzo privato. All'interno abbiamo costruito una solida struttura in legno, simile ad una gabbia grande come la stanza; la struttura è utilizzata come supporto per il telo riflettente bianco nero e, più in generale, per installare lampade ed estrattori.
La gabbia è costruita con listelli lunghi 3 metri, abbastanza solidi da non piegarsi, fissati tra loro con delle “L” in acciaio. In alcuni punti è fissata alle pareti per garantirne la stabilità. Sostituiamo il vetro della finestra con un pannello di legno delle stesse misure e applichiamo due fori di circa 26cm di diametro. Sigilliamo la finestra con il telo bianco e nero e lasciamo aperti solo i due fori, che saranno utilizzati per passare i tubi di entrata ed uscita dell'aria.
Tutte le pareti devono essere coperte dal telo riflettente, ciò assicura maggior luminosità e garantisce un ambiente pulito. Tappiamo ogni buco e fessura e assicuriamoci che a luci spente la grow room sia completamente buia. Per la nostra sicurezza, una buona regola da seguire è quella di far passare dall'alto tutti i cavi elettrici e per il suolo tutto ciò che riguarda l'irrigazione.
ILLUMINAZIONE
Ad illuminare la grow room ci penseranno 4 lampade da 600 watt, nel nostro caso delle Sylvania con spettro tipo Dual, efficace sia nel periodo di crescita che in quello di fioritura. Ogni singola lampada è dotata di un riflettore modello Adjust A Wing e alimentate da altrettanti trasformatori magnetici classe ETI 2. Sebbene riscaldino un bel po', gli alimentatori magnetici risultano abbastanza efficaci e hanno un buon rapporto qualità-prezzo. Installare i trasformatori all'esterno della grow room, ci aiuta ad abbassare la temperatura del 10%. Personalmente prediligo i riflettori ad ala di gabbiano, perché distribuiscono la luce omogeneamente e dissipano il calore molto bene. Ogni lampada coprirà una superficie di 1mq per un totale di 4mq.
Dopo aver calcolato dove posizionare i riflettori, fissiamo delle viti con occhiello alle travi di legno in cima e appendiamo i riflettori con delle catene e dei ganci ad “S”; le catene sono solide e possiamo sollevare ed abbassare le lampade a seconda delle esigenze. Per controllare accensione e spegnimento delle lampade, abbiamo installato un quadro elettrico dotato di timer industrial: i timer analogici economici si rompono molto facilmente, se succede in piena fioritura e non ce ne rendiamo conto, ci ritroveremo le piante piene di semi, rovinando l'intero raccolto. I cavi utilizzati per le connessioni sono di almeno 1.5mm di spessore. Per motivi di sicurezza l'intero impianto elettrico è installato sulla parte alta della struttura.
SISTEMA DI AREAZIONE
È importante avere un buon sistema di ricambio dell'aria, cosi da poter controllare il microclima interno e mantenere delle temperature costanti. È possibile calcolare la potenza dell'estrattore necessaria a portare fuori il calore prodotto dalle lampade: bisogna conoscere il volume delle stanza e moltiplicarlo per 60, cioè un ricambio d'aria al minuto. Perciò nel nostro caso, il volume della stanza è di 3x3x2.4=21,6 m³, moltiplichiamolo per 60, la potenza necessaria è di 1296m³/h.
Installeremo un estrattore della portata di 1500m³/h, mentre per l'entrata dell'aria, utilizziamo un estrattore potente la metà del primo, di circa 800m³/h.
È importante avere una buona fonte di aria pulita, però attenzione, se l'aria in entrata è maggiore di quella in uscita, in piena fase di fioritura, avrete grossi problemi di odore. L'estrattore da 1500m³/h è completato con un filtro ai carboni attivi, della portata pari o maggiore di quella dell'estrattore, cioè di almeno 1500m³/h. Consiglio di posizionarlo in un punto alto della grow room, perché il calore tende a salire in alto e ciò semplifica il lavoro di ricambio dell'aria. È importante sapere che i filtri ai carboni smettono di essere efficaci quando il tasso di umidità è superiore al 70%. L'estrattore in entrata è stato sistemato in basso, sul pavimento. Entrambi gli estrattori sono dotati di cassa insonorizzata, tipo softbox.
Per le connessioni tra l'ambiente esterno e la grow room e quindi degli estrattori in entrata e in uscita e di quest'ultimo con il filtro, utilizziamo dei tubi di alluminio flessibile fonoassorbente di 250mm di diametro, molto utile per attutire i rumori. Un tubo di diametro e lunghezza maggiore, attutisce ancora di più il rumore prodotto dal movimento dell'aria. Per rendere più efficiente il sistema di areazione è importante che i tubi siano più dritti possibile. Attenzione a non posizionare la bocca dei due tubi troppo vicina, rischiate che ricircoli la stessa aria.
Un paio di ventilatori oscillanti, posizionati nei due angoli opposti della grow room, garantiscono un continuo movimento dell'aria. Per un maggior controllo del clima, abbiamo adottato un fan controller, cioè un sistema di controllo intelligente di temperatura e umidità; questo apparato, una volta collegato agli estrattori in entrata ed uscita, regola la loro potenza basandosi sui parametri desiderati dall'utente, assicurando un clima costante.
CLIMATIZZATORE D'ARIA
In estate nel nostro paese è quasi impossibile portare a termine un buon coltivo, soprattutto per via delle alte temperature, perciò nella nostra grow room abbiamo adottato un climatizzatore d'aria che garantisce la giusta temperatura anche nelle situazioni più calde. Abbiamo considerato che per raffreddare ogni lampada sono necessari almeno 750 frig/h e allora abbiamo optato per uno da 3000 frig/h e lo abbiamo installato lontano dal filtro, sulla parte alta di una parete della grow room.
Se l'aria in entrata è molto calda, il climatizzatore farà fatica a raggiungere la temperatura desiderata, provate a spegnere l'estrattore in entrata e assicuratevi che l'aria non sia viziata.
UMIDIFICATORE E DEUMIDIFICATORE
Se vivete in un paese dal clima arido avrete bisogno di un umidificatore, soprattutto durante la fase vegetativa. Connesso ad un igrostato, l'umidificatore garantirà il giusto tasso di umidità. Il deumidificatore è necessario qualora il tasso di umidità della growroom sia troppo alto, spesso dopo che innaffiamo oppure se viviamo in un clima umido. Le piante hanno bisogno di aria fresca e asciutta per respirare. Inoltre un tasso di umidità troppo alto favorisce la formazione di muffe. Controllare che non ci siano spie luminose in funzione durante le ore di buio, potrebbero alterare il fotoperiodo delle piante.
SISTEMA DI IRRIGAZIONE
Nella nostra grow room abbiamo adottato un sistema di irrigazione automatico con capillari di Ø 4mm. All'esterno della stanza di coltivazione, trovano spazio due depositi delle dimensioni di 200lt e 300lt, quest'ultimo utilizzato solo per l'acqua osmotica; un filtro osmosi della capacità di 200lt/24h sarà sufficiente a soddisfare il fabbisogno idrico delle piante. Il deposito più piccolo è utilizzato per la soluzione nutriente corredato da una pompa ad aria e relativa pietra porosa. Quest'ultimo accessorio arricchisce di ossigeno la soluzione nutriente. La pompa a immersione da 6000lt/h invece alimenterà il sistema di irrigazione. Per la raccolta dell'acqua di drenaggio, abbiamo utilizzato 4 vassoi drenanti di 1mt x 1,10mt posizionati sopra dei tavoli alti 50cm. I tavoli sono dotati di ruote che agevolano lo spostamento, permettendo in alcuni casi di adattarsi anche a spazi di ridotte dimensioni. I vassoi con scolo permettono di raccogliere l'acqua drenata dalle piante, mantenendo l'ambiente costantemente pulito. Per l'intero sistema d'irrigazione, abbiamo utilizzato tubi e connessioni di Ø 25mm. Il nostro è un sistema aperto, cioè non riutilizziamo l'acqua raccolta.
VASI E SUBSTRATO
In ogni vassoio abbiamo sistemato 25 vasi da 7lt, per un totale di 100 unità; il fondo di ogni contenitore è coperto da 0,5lt di argilla espansa che agevola il drenaggio dell'acqua in eccesso. Il substrato da noi utilizzato è una mescola composta dal 50% di terra tipo Light-Mix, 25% cocco, 18% humus di lombrico e 7% di perlite: in altre parole, ogni 80lt di terra aggiungere 40lt di cocco, 30lt di humus e 10lt di perlite. Mescoliamo per bene tutti gli ingredienti e riempiamo i contenitori. I vasi da 7 litri sono la misura giusta per ospitare piante fino a tre mesi di età.
FLIP FLOP
Per distribuire meglio il fabbisogno energetico, alcuni coltivatori commerciali, soprattutto del nord America, utilizzano un sistema detto “flip flop” che consente di coltivare con lo stessa potenza elettrica a disposizione il doppio della superficie di fioritura. Ciò non significa che la fattura dell'elettricità rimane sempre uguale ma in altre parole, con il flip flop possiamo montare in casa due grow room della stessa dimensione, che funzioneranno in momenti differenti della giornata, cioè 12 ore la prima e le restanti 12 ore la seconda. Nel nostro caso, avremo 4 lampade installate in una growroom e altre 4 lampade in un altra stanza da coltivazione uguale alla prima. Tutte le lampade sono collegate ad una cassa relè detta flip flop, 4 su un lato e 4 su un altro. La cassa relè a sua volta è alimenta dai 4 trasformatori che stanno accessi 24 ore, mantenendo costante il consumo di elettricità. La cassa relè è programmata in modo che allo scattare delle 12 ore cambia il circuito da alimentare cioè le 4 lampade di una grow room o le 4 dell'altra. Il sistema per mantenere costante i consumi e utilizzare due grow room in ore differenti, può essere messo a punto anche senza cassa relè ma semplicemente comprando un trasformatore per lampada, dei buoni timer e programmarli per bene.
Preparatevi alla parte più bella del lavoro.....!!!