Importanza economica canapa
Se siete nel business della cannabis, cercate di guadagnare il più possibile nei prossimi anni. La legalizzazione ha aperto le porte a tutti. Prima eravamo in pochi noi autodidatti che credevamo nella cannabis, nell’avventura e nel divertimento. Bisognava essere forti, credere in se stessi per lavorare nell’industria della cannabis. Ok, c’erano anche i sognatori, i disadattati della società e i veri e propri criminali. In quale di queste categorie ricadevate? Io ero a metà fra sognatore e disadattato. Come nel mio caso, la società probabilmente vi avrebbe definiti dei criminali. Oggi siamo dei visionari che sono stati in grado di vedere nel futuro!
Oggi l’industria della cannabis è più legittimata rispetto al passato. Ha ingrossato le nostre fila un gruppo completamente nuovo di esperti di colture, fra cui medici, infermieri, botanici laureati, coltivatori, scienziati e imprenditori. Si tratta di professionisti seri e la maggior parte di loro è ben finanziata. Non è come mettere insieme una grande coltivazione o spostare un carico di droga come si faceva in passato. La corsa al verde della cannabis ha anche generato un nuovo gruppo di esperti opportunisti, truffatori mangiasoldi e impostori comuni. Molti di loro indossano abiti e cravatte. Attenzione!
Quella che segue è una breve storia della cannabis dal punto di vista economico. Vi prego di fare molta attenzione a come la legalizzazione ha generato un “mondo nuovo” pieno di nuovi imprenditori. Voi, in quanto coltivatori, vi trovate sul gradino più basso della scala e ne pagate lo scotto.
Cedar Gray, proprietario di Siskiyou Sungrown Farms nell’Oregon meridionale, ispeziona una cima a elevato contenuto di CBD. È un imprenditore e ha un entomologo fra i suoi collaboratori.
La canapa industriale è stata piantata in tutti i principali porti marittimi del mondo. Questa fibra veniva utilizzata per realizzare vele di tela, corda di canapa e altri prodotti. Questo è uno dei motivi principali per cui le piante di cannabis si sono diffuse così ampiamente nel mondo. Prima che il cotone si facesse strada e il nylon e altre fibre sintetiche venissero inventati, la canapa industriale era la fonte principale per produrre corda, tela, carta, ecc. Tuttavia, nel 1933, l’editore William Randolf Hurst decise di far bandire la canapa per i propri interessi economici. Guardate il film del 1936 “Reefer Madness” su YouTube, anch’esso un prodotto della macchina propagandistica del governo statunitense, appoggiato da Hurst.
Dall’oggi al domani la canapa non era più una droga consumata dai degenerati, secondo il governo statunitense. Fu richiesto ai coltivatori di piantare la canapa industriale per vincere la Seconda Guerra Mondiale. Sempre su YouTube, potete vedere il film del 1942 “Canapa per la vittoria”, in cui si chiedeva ai coltivatori patriottici di piantare la canapa per contribuire a vincere la guerra. Il periodo di massimo splendore della canapa si ridusse dopo la Guerra, quando il governo degli Stati Uniti reintrodusse la proibizione della cannabis. I politici ritenevano più redditizio l’uso della cannabis come strumento per denigrare i lavoratori messicani, i neri, i musicisti e altri che consideravano potessero creare problemi. La cannabis non era più canapa, si trasformò bensì in una droga asociale. Venne adottato un nuovo termine, “marihuana” (marijuana), la parola messicana che in gergo significa cannabis.
La droga cannabis, la marijuana, ritrovò la sua popolarità negli anni Sessanta, quando venne scelta da persone orientate al cambiamento. La marijuana divenne presto un simbolo internazionale di ribellione. Con la crescita dell’uso di marijuana, crebbe anche il mercato. A metà degli anni Settanta, il prezzo dei fiori femmina iniziò ad avere una tendenza al rialzo che prosegue ancora oggi. Crebbe una grande economia sommersa che attirò una vasta gamma di coltivatori e venditori. Vennero coniati termini come “Sinsemilla-airs” e “Oro verde”, indicativi delle fortune ottenute. Il mercato illegale divenne molto redditizio e venne contrastato da un sistema drastico dal punto di vista politico, giudiziario, di applicazione della legge e del sistema carcerario, con fondi illimitati. Venne approvata una serie di leggi anti-cannabis negli Stati Uniti e a livello internazionale per implementare tale divieto.
Le prove scientifiche e la moltitudine di “tossicodipendenti da marijuana” che riguardava circa il 10 per cento della società a tutti i livelli socio-economici ebbe la meglio sulla macchina esecutiva drastica guidata dalla politica. I politici decisero che era più redditizio legalizzare la cannabis e non mantenere la marijuana illegale. Purtroppo, alcuni dissenzienti credono ancora alle stronzate retoriche su come la cannabis danneggi i giovani della società. Chi nega i benefici della cannabis di solito ha un’agenda che comprende aspirazioni politiche e, naturalmente, denaro. Ironia della sorte, le proprietà della cannabis hanno fatto germogliare un nuovo ramo della medicina, gran parte del quale aiuta i bambini.
Cannabis medica
Le scoperte mediche moderne sono cominciate nel XIX secolo. Saltando al 1963, l’isolamento del CBD e al 1964, con il THC, scoperto dal Dr. Mechoulam. I recettori dei cannabinoidi sono stati clonati nel 1990 (CB1) e nel 1993 (CB2), il che dimostra come i mammiferi (umani) si siano evoluti con la cannabis. Tutte queste scoperte hanno rivelato il sistema endocannabinoide, fornendo la prova scientifica dell’esistenza di un nuovo ramo della medicina.
Nel 1996, la California ha approvato la Proposta 215, Iniziativa per l’Uso Medico della Marijuana, per consentire l’uso medico della cannabis. Dodici anni dopo, in California c’erano più di 200.000 pazienti medici. Nel 2010 è stato approvato per la vendita Sativex, il primo prodotto a base di cannabis botanica ad essere stato approvato dal governo. Il produttore, GW Pharmaceuticals, società quotata, è la prima multinazionale a entrare nell’arena della cannabis.
L’educatore Farmer Tom Lauereman tiene in mano il suo libro, US Federal Cannabis Workplance Health and Safety Standards. Farmer Tom ha letteralmente “scritto il libro” sulla coltivazione legale della cannabis negli Stati Uniti.
Coltivare la cannabis medica
Negli Stati Uniti, l’Hemp Farming Act è diventato legge nel 2018, aprendo così le porte alla coltivazione della cannabis a elevato contenuto di CBD. L’anno successivo sono stati “segnalati” più di 20.000 ettari coltivati. Ma non è tutto oro ciò che luccica. La realtà è molto diversa quando si guarda alla quantità di cannabis raccolta e a chi ne ha tratto profitto. Per esempio, i coltivatori dell’Arkansas, Stato americano a vocazione agricola, hanno raccolto meno della metà della cannabis a elevato contenuto di CBD piantata e il 94% di loro ha perso denaro!
La dinamica della coltivazione di 10 ettari di cannabis è molto diversa rispetto alla coltivazione di una serra di 100 m2 piena di cannabis. Negli Stati Uniti, nel 2019, il prezzo medio di un clone CBD era 4 dollari e i semi con un tasso di germinazione dell’85% costavano circa 4.400 dollari al kg. Il costo per piantare semi femminizzati in un ettaro è 6.500 dollari, supponendo una germinazione del 100%. Piantare 4.250 cloni per ettaro costa 17.000 dollari. Il costo per piantare 10 ettari di cloni è $170.000 e di semi $65.000. Questo non consente la germinazione e piante morte che devono essere ripiantate.
Dopo aver richiesto e ricevuto i permessi, processo piuttosto oneroso, i terreni devono essere affittati o acquistati. Il campo deve essere irrigato, concimato e diserbato. Se si aggiunge la raccolta, l’essiccazione e la lavorazione del raccolto, le spese arrivano a 75.000 dollari per ettaro, 750.000 dollari per 10 ettari. E non abbiamo preso in considerazione il maltempo, le patologie e i problemi legati a parassiti o elementi a sorpresa, come un’epidemia mondiale, vedi Covid-19!
A giugno, la biomassa (l’intera pianta) con un 10 per cento di CBD è stata venduta a 100,50 dollari CBD al kg. A ottobre il prezzo è sceso del 67%, arrivando a $50,80 al kg! Nello stesso periodo i fiori sono stati venduti a 872 dollari al kg e il prezzo è sceso del 35% arrivando a 566,80 dollari entro ottobre.
Gli stessi principi e le stesse cifre possono essere applicati alla cannabis a elevato contenuto di THC. Questa ondata di legalizzazione e produzione di cannabis sta solo cominciando ad arrivare in Europa. Finora molte aziende statunitensi hanno cercato di entrare nel mercato europeo. Ma nel loro Paese hanno trovato un numero più che sufficiente di grandi creduloni.
Per esempio, un coltivatore statunitense, Bruce Perlowin, è stato citato in un articolo del Medical Marijuana Daily per aver raggiunto “l’incredibile traguardo di 1.000.000 di dollari nel giro di pochi giorni” per i suoi fiori di canapa di alta qualità. Se si scava un po’ più a fondo, si può scoprire come la sua società quotata, la Hemp Inc., abbia perso 8.302.992 dollari per quell’anno.
Alcune società quotate offrono azioni che sono un buon affare se ci si sente fortunati, ma tutte le società quotate nell’ambito del settore della cannabis sono un rischio, un grosso rischio. Nella loro letteratura si leggono sempre cose del tipo: “il mercato della cannabis raggiungerà i 70.000.000.000.000 dollari entro il 2027”. Per favore, fate bene i calcoli!
Considerate chi siete quando affrontate il nuovo e coraggioso mondo della cannabis. Siete diventati ricercatori e imprenditori legittimi dopo un passato di disadattati, sognatori o truffatori?
Ryan Doran e Dave Feichko di Thailand Organic Cannabis sono due pionieristici coltivatori-imprenditori californiani che si sono espansi ai tropici dove le conoscenze sono poche e i costi di produzione sono bassi.
Il coltivatore di THC, Craig Johnson, proprietario di Alpenglow Farms, in una delle sue serre nella contea di Southern Humboldt, in California, mantiene i costi contenuti e i margini di profitto elevati.
Jorge Cervantes è l’autore della Cannabis Encyclopedia (596 pagine, oltre 2.000 immagini a colori, in formato A4) e di Marijuana Horticulture (ossia la Bibbia). Entrambi sono disponibili in vendita su Amazon a livello internazionale. La Cannabis Encyclopedia contiene un ottimo capitolo sull’acqua. Contattate Jorge su www.marijuanagrowing.com.