I vip a favore della legalizzazione
Dal prof. Veronesi al rocker Vasco Rossi
Dal prof. Veronesi al rocker Vasco Rossi
Non solo Umberto Veronesi, Luigi Manconi, Sel, Movimento 5 stelle avranno accolto con favore la notizia che l'Italia inizierà a produrre cannabis per uso terapeutico nello stabilimento chimico militare di Firenze. Grazie ad un tavolo di lavoro tra il Ministero della Salute e il Ministero della Difesa si è giunti alla conclusione che è inutile continuare a importare dall'estero a prezzi elevati quello che possiamo produrre tranquillamente in patria. Così la decisione che dovrebbe diventare ufficiale a fine mese consentirà all'Esercito di mettere sul mercato delle farmacie civili i cannabinoidi particolarmente utilizzati per alleviare le sofferenze di malati oncologici, di Sla e Hiv. Sono farmaci ai quali ha accesso solo una parte dei richiedenti a causa di una procedura lenta e farraginosa che prevede il seguente percorso: medico curante, farmacia ospedaliera, ministero della Salute, ancora farmacia ospedaliera, quindi importazione e infine paziente.
"Nulla a che vedere con la liberalizzazione delle droghe leggere" avverte il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che da un lato si è preoccupata di ammansire sul nascere le polemiche che sarebbero potute sorgere all'interno del suo partito, il Nuovo Centro Destra, che conta tra gli esponenti anche Carlo Giovanardi, e ogni moto di speranza del popolo del grido "marijuana libera" tanto caro ai personaggi dello spettacolo.
Su tutti, Vasco Rossi che è stato anche protagonista di una polemica con l'allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanardi per uno spot intitolato "Non ti fare, fatti la tua vita" contro l'uso della droga che l'artista ha bollato come bigotto, attirandosi così addosso anche una denuncia del Codacons.
Ma il rocker nazionale non è il solo a favore della cannabis libera. Questa che una delle battaglie storiche dei Radicali e che ha visto persino l'ex deputata Rita Bernardini portare un vasetto di semi in conferenza stampa a Montecitorio senza che nessuno dei commessi intervenisse per il sequestro, ha raccolto da sempre numerose adesioni. Quando si è manifestato per la legalizzazione delle droghe leggere si sono intravisti vip di diversa natura ed estrazione culturale. Dario Fo e la compianta moglie non si sono mai opposti all'uso della cannabis, anche il Sindaco di Roma, nonchè chirurgo Ignazio Marino ha mostrato la massima apertura sul tema e anche l'insospettabile Stefano Fassina, economista del Pd in un tweet aderisce all'appello di Veronesi. Lo scrittore Roberto Saviano giudica la legalizzazione come l'unica strada per sottrarre alle mafie un businness d'oro. O l'attore Elio Germano che insieme ad Ascanio Celestini, Daniele Vicari (regista del film "Diaz"), ha partecipato alla realizzazione del video "per una pianta" video satirico sul proibizionismo e spot per la manifestazione nazionale che si è svolta lo scorso febbraio. Ma così anche ai concerti di Paola Turci, Articolo 31 che alla "Maria" hanno dedicato persino una canzone qualche volta il mantra viene ripetuto "marijuana libera" suscitando un visibilio oltremodo esagerato.
I sostenitori della marijuana dovranno quindi aspettare e continuare a consumare la sostanza proibita in gran segreto. A giudicare dalle 20mila tonnellate di marijuana sequestrate dalla Polizia nel 2012 contro le 10mila del 2011, c'è da pensare che questo popolo di fumatori di cannabis non sia poi così sparuto.
Fonte: Panorama.it