Depenalizzazione e coltivazione di cannabis: un passo alla Svolta
Depenalizzazione e coltivazione di cannabis: un passo alla Svolta
In Italia 100.000 persone ogni anno coltivano cannabis e lo fanno per non finanziare le mafie e per avere una sostanza sicura e di qualità maggiore. Una legge può cambiare la loro vita e anche la tua! #ColtiviamoLibertà.
Con questa introduzione la campagna di disobbedienza civile #iocoltivo torna a far parlare di depenalizzazione per la coltivazione di cannabis attraverso un appello online rivolto all'attenzione del Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, Mario Perantoni, ai capigruppo e a tutti i membri della Commissione Giustizia.
Come abbiamo raccontato negli scorsi mesi, questa Commissione, nel corso del 2020, ha esaminato due proposte di legge relative all'Art 73 del Testo Unico sulla Droga del 1990, una proposta di legge della Lega per inasprire tale articolo ed una proposta di legge di Riccardi Magi che, al contrario, punta a depenalizzare in modo significativo la detenzione di cannabis e la coltivazione domestica per consumo personale.
Una proposta che andrebbe a riconoscere legislativamente la decisione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, risalente alla scorsa primavera, di non considerare come rilevante penalmente la coltivazione di cannabis per consumo personale. Una decisione importante che, al momento però, resta solamente un indirizzo di valutazione complessiva per i giudici in caso di processo e che, per essere integrata nella vita di tutti i giorni, avrebbe bisogno di un contesto regolativo come quello suggerito dal Deputato Magi.
Una proposta di legge, per altro, valutata positivamente da tutti gli esperti ascoltati dalla Commissione, includendo il Procuratore Nazionale Antimafia Roberto Cafiero De Raho, esperti che hanno sottolineato l'importanza di una svolta in questo senso per riportare il tema della lotta alla droga ad una dimensione più civile e che, soprattutto, possa concentrarsi sulla repressione dei grandi gruppi criminali e non sui consumatori che, proprio per non foraggiare la criminalità organizzata, scelgono di autoprodurre la propria cannabis.
Per questo motivo la campagna #iocoltivo torna a sensibilizzare i deputati della Commissione Giustizia affinché inseriscano questa proposta di legge che mira alla depenalizzazione della coltivazione di cannabis fra le priorità legislative che il Governo Draghi dovrà valutare.
Durante l'anno trascorso e nonostante, la decisione delle Sezioni Unite, infatti, gli arresti per coltivazione di cannabis non si sono mai fermati e, al contrario, sono proseguiti con la medesima solerzia che da sempre ha visto impegnate le forze dell'ordine. Per questo motivo una svolta è necessaria.
Un passo in avanti che porti anche il nostro paese, definitivamente, fuori da un approccio alla questione esclusivamente e pericolosamente ideologico.