Decarcerizzazione per reati lievi

Soft Secrets
16 Apr 2013

Referendum per la decarcerizzazione per reati lievi con stupefacenti


Referendum per la decarcerizzazione per reati lievi con stupefacenti

Decarcerizzazione delle violazioni per fatti di lieve entità della normativa sugli stupefacenti

"Volete che sia abrogato il D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, limitatamente all'articolo 73, comma 5, limitatamente alle parole: "della reclusione da uno a sei a anni e" e comma 5-bis, limitatamente al primo periodo, limitatamente alle parole: "detentive e", e al terzo periodo: "In deroga a quanto disposto dall'articolo 54 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, il lavoro di pubblica utilità ha una durata corrispondente a quella della sanzione detentiva irrogata?"

Se vincesse il referendum, verrebbe eliminata per tutte le violazioni che riguardano fatti di lieve entità (ad es coltivazione domestica, possesso e trasporto di quantità medie, condotte border line tra consumo e piccolo spaccio) la pena detentiva mentre rimarrebbe la sanzione penale pecuniaria della multa da 3mila a 26 mila euro.

Per via referendaria, a causa delle convenzioni internazionali stipulate dall'Italia, una legalizzazione completa non è raggiungibile. Ma è la nostra prospettiva.

Effetti:

Mai il carcere per fatti di lieve entità
Probabile riduzione pressione investigativa su condotte scarsamente offensive e conseguente riduzione carico giudiziario e penitenziario.
Propedeutico a riforma politica criminale e uso corretto forze polizia

 

Chi siamo
Il 10 aprile 2013, su iniziativa di Radicali italiani, sono stati depositati in Cassazione sei quesiti referendari. Riguardano temi in gran parte cancellati dall'agenda della politica e vanno in due direzioni: una riforma dello Stato che metta al centro la persona anziché i partiti e gli apparati di ogni sorta; il superamento di quelle leggi proibizioniste e criminogene che, criminalizzando fenomeni sociali come l'immigrazione e il consumo di stupefacenti, soffocano il sistema giustizia, fanno esplodere le carceri, violano diritti umani e ci costano miliardi di euro.
In queste settimane, prima di partire con la raccolta delle 500 mila firme necessarie, vogliamo allargare il fronte dei promotori alle forze sociali, politiche, ai cittadini e abbiamo bisogno di organizzarci per superare i tanti ostacoli che vengono posti a chi vuole praticare la democrazia diretta.

 

http://www.lisostengo.it/referendum/droga

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