CBD. Cosa sappiamo fino ad ora

Soft Secrets
13 Jun 2018

Il cannabidiolo, o CBD, è uno dei protagonisti più interessanti della storia recente della genetica della cannabis. Ciò che lo rende particolarmente interessante è il fatto che solo 10 anni fa la maggior parte della community della cannabis non sentiva parlare molto del CBD. Oggigiorno, il CBD è diventato apprezzato da tutti, spesso disponibile nei negozi principali per la salute. La mancanza di psicoattività non ha certo frenato la popolarità del CBD. In realtà, la mancanza di psicoattività spiega in parte il suo successo.


Non ci sono dubbi. Il CBD ha un chiaro utilizzo medico. Molte persone coltivano la propria cannabis a elevato contenuto di CBD e danno risconti molto positivi con condizioni diverse fra loro, quali sclerosi multipla, Crohn, Parkinson, artrite e molti altri disturbi. C’è solo una cosa di cui non si parla molto a proposito del CBD. Non è per tutti. Alcuni amano gli effetti del CBD e altri si chiedono perché tutti ne parlino. La delusione principale arriva spesso da chi ne fa uso ricreativo e cerca un effetto forte.

È una delle cose che in genere non si ottiene da una varietà CBD. Ma la presenza del CBD nelle cime, secondo molti, offre un’esperienza di fumo più rotonda e piacevole. Alcuni appassionati della cannabis vecchia scuola dicono che la presenza di un po’ di CBD permetteva di avere un effetto fisico più profondo, più simile a quello degli anni Settanta. Il che porta alla domanda: quanto CBD deve contenere una varietà per essere definita a elevato contenuto di CBD? Nella selezione, una varietà con un contenuto del 4% o più di CBD nelle cime essiccate viene definita varietà a elevato contenuto di CBD.

Basta paragonarla a una tipica varietà a elevato contenuto di THC che si può acquistare da molte delle società produttrici di semi. Molte di queste varietà contengono lo 0,2% o meno di CBD. L’erba ‘media’ degli anni Settanta conteneva più CBD di oggi? Oppure è ina leggenda? Non avendo dati ufficiali analitici a disposizione, non lo si saprà mai con sicurezza. Ma il CBD sta facendo il suo ritorno e probabilmente possiamo aspettarcene di più nelle varietà future.

Il riscontro di alcuni dispensari statunitensi è che la presenza di CBD contribuisce a rendere più interessante una varietà agli occhi dei clienti. Le varietà CBD più popolari hanno un rapporto 1:1 di THC: CBD. Spesso significa che si tratta di circa il 10% di THC e di CBD. Queste varietà hanno spesso un effetto meno ‘cerebrale’, ma un effetto fisico più forte e molto piacevole. I fan del CBD dicono spesso che il CBD consente loro di mantenere la concentrazione e di rimanere lucidi.

Ma i benefici fisici principali del CBD sembrano consistere nell’alleviare i sintomi medici e nelle proprietà analgesiche. Molti di coloro che fanno uso di cannabis a elevato contenuto di CBD sono coltivatori e quando vedono che una particolare varietà CBD (p.e. indica o sativa) si presta a le loro esigenze, tengono una pianta madre nella stanza di coltura. Anche nuove varietà a contenuto di solo CBD stanno facendo la loro comparsa, come la Charlotte’s Angel di Dutch Passion, con il 15% circa di CBD e lo 0,2% di THC.

Queste varietà sono diffuse nelle applicazioni pediatriche, perché non danno nessun effetto. Sono sorprendentemente utilizzate anche da chi ne fa uso ricreativo, perché le varietà a contenuto di solo CBD hanno l’aspetto, l’odore e il sapore delle varietà a elevato contenuto di THC. E quando si fuma/vaporizza, tiene a bada le velleità di chi vuole una varietà ricca di THC. È un modo comodo per ridurre la tolleranza alla cannabis. Le varietà a elevato contenuto di CBD vengono create attraverso la selezione. Questo richiede misurazioni analitiche di tutte le piante progenitrici considerate per la selezione.

È la selezione moderna e un ottimo modo per integrare l’istinto dei selezionatori. Si stima che 1 pianta di cannabis su 400 ha per natura un elevato contenuto di CBD, quindi potreste esservene già goduta una, notando forse un effetto fisico più piacevole del solito. Un’altra nuova area interessante nella selezione del CBD è stata quella di altri cannabinoidi minori. Quando sono state create le cultivar a elevato contenuto di CBD, i selezionatori hanno cominciato a notare che alcune piante avevano un livello leggermente superiore di uno degli altri cannabinoidi.

Una selezione intelligente ed estremamente paziente nel corso di molte generazioni sta cominciando a raccogliere maggiori informazioni sulle varietà a elevato contenuto di THCV, CBDV e CBG. La difficoltà sta nello stabilizzare i livelli dei cannabinoidi in queste nuove varietà e nel 2018 forse si assisterà all’arrivo delle prime ‘nuove’ varietà a elevato contenuto di cannabinoidi. Solo il tempo dirà quali saranno gli effetti e gli usi di queste varietà. Ma se hanno anche solo una piccola parte della popolarità del CBD, i prossimi anni saranno davvero interessanti e il potenziale della cannabis sarà scoperto maggiormente.

Chi fa uso ricreativo di cannabis inizia a godersi i cannabinoidi a tutto tondo offerti da alcune delle migliori varietà di cannabis. Molti si aspettano che le varietà tradizionali a elevato contenuto di THC manterranno i livelli di THC di più del 20% nei prossimi anni. Ma i selezionatori sperano di migliorare l’esperienza attraverso livelli superiori di tutti i cannabinoidi, fra cui CBD e altri.

È improbabile che questi livelli si avvicinino a quelli del THC, ma sarebbero comunque sufficienti per migliorare la qualità e la profondità dell’effetto ricreativo. È comunque work in progress e se ne parlerà in futuro, ma la selezione della cannabis sta procedendo velocemente e l’influsso del mercato per uso medico statunitense ne sta aumentando lo slancio. Vale la pena sottolineare che i selezionatori hanno notato come l’ambiente sia fondamentale per permettere alle genetiche di raggiungere il loro potenziale.

Le talee della stessa pianta madre daranno livelli di cannabinoidi diversi sotto diverse fonti di luce. Cosa ancora più sorprendente, anche il rapporto dei vari cannabinoidi è influenzato dal tipo di luce di coltura. Le luci di coltura HPS potrebbero essere le meno care, ma lo spettro non è mai stato progettato per coltivare la cannabis, è stato soltanto una soluzione conveniente e comoda.

Attualmente si possono ottenere maggior risultati con le fonti a LED con spettro adatto alla cannabis e uno dei motivi per cui le persone pagano la differenza di prezzo per acquistare i LED è la produzione superiore di THC e di altri cannabinoidi. La selezione del CBD ha scoperchiato un vaso di pandora di vantaggi potenziali derivanti dagli altri cannabinoidi presenti nella nostra amata pianta. Vediamo cosa succederà nella selezione e come i medicinali e gli usi della cannabis si evolveranno ulteriormente nei prossimi mesi e anni. www.dutch-passion.com

 

Tony, Dutch Passion Seed Company

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