Cannabis: in Thailandia arriva la Crazy Happy Pizza

Maria Novella De Luca
30 Nov 2021

In Thailandia, nonostante l’allentamento delle leggi negli ultimi anni, che ne consentono l’utilizzo a scopi medici e la possibilità di coltivarne un numero ridotto di piante da destinare al consumo privato, la marijuana ricreativa è ancora illegale e può costare multe salate e il carcere. Sul fronte alimentare, l’eliminazione di alcuni estratti specifici della pianta dalla lista dei narcotici sotto sorveglianza ne ha liberalizzato l’impiego in alimenti e bevande.


In realtà già prima della depenalizzazione, i prodotti a base di cannabis erano asset di punta nel delivery thailandese ma è con l’arrivo della Crazy Happy Pizza della grande catena The Pizza Company che sono entrati a gamba tesa nei circuiti commerciali più mainstream.

La Crazy Happy Pizza è una rivisitazione della famosa zuppa Tom Yum Gai a base di latte di cocco, insaporita con una foglia di marijuana. Oltre alla foglia fritta, posta in cima a scopo decorativo, la marijuana viene mescolata al formaggio e tritata nella salsa. È l’ultima novità di una delle più note catene di fast food della Thailandia, The Pizza Company

Al contrario delle celebri pizzerie della vicina Cambogia, sparse per la capitale Phnom Penh, che offrono tra i condimenti opzionali una variante di canapa dagli effetti molto forti, la proposta del franchising, assolutamente legale, non garantire gli stessi risultati in quanto vengono utilizzati ceppi ricchi di Cbd e poveri di THC, il principio psicoattivo che sballa. “Ovviamente, chi la mangerà non arriverà a sballarsi”, ha spiegato ad AP News il general manager Panusak Suensatboon, “si tratta essenzialmente di una campagna di marketing. Puoi assaggiare la cannabis e, al massimo, finisci con l’avvertire un po’ di sonnolenza”.

Una di queste pizze costa circa 499 bahtm quasi 15 dollari. Chi preferisce personalizzarla, pagando un supplemento di 100 baht (3 dollari) potrà scegliere tra una ricca selezione di salse e la possibilità di aggiungere altre foglie di cannabis.

Attualmente la Crazy Happy Pizza è disponibile in tutte le filiali di The Pizza Company in Thailandia (fa parte del Minor Food Group, consociato della Minor International, quotata in Borsa nel paese). Curiosamente, però, secondo Panusak la pizza al momento non è stata quel successo che ci si potrebbe immaginare.

Le vendite, infatti, sono state scarse e questo a causa di diversi problemi. Uno di questi è che il prodotto non può essere legalmente pubblicizzato o venduto a persone di età inferiore ai 12 anni. Una norma che, con la fine della promozione prevista proprio oggi, martedì 30 novembre, porterà lo staff a buttare via oltre un quinto delle foglie acquistate. Panusak ha sottolineato che il mercato al momento non è ancora pronto per i prodotti a base di cannabis: loro lo sapevano sin dall’inizio, ma volevano essere i primi a lanciare qualcosa di nuovo e innovativo sul mercato così come fatto con la Pizza Durian, realizzata con questo esotico e costoso frutto tropicale asiatico dall’odore pungente.

“Cerchiamo di arricchire i nostri piatti con ingredienti nuovi, di tendenza, per far sì che la gente li assaggi e parli di noi”.

Comunque sia, ricordiamo che non sono stati i primi a realizzare una pizza del genere: l'anno scorso una pizzeria di Nizza proponeva la pizza alla cannabis a 12,50 euro, ma non è questo il punto, l’importante è aver provato a portare sul mercato thailandese la novità. Adoperare la cannabis a fini pubblicitari avrà indubbiamente la sua efficacia e un vantaggio per l’azienda, ma sicuramente aiuta anche le persone a familiarizzare con questa pianta, con gli effetti del CBD e a non vederla più solo come male assoluto.

 

 

 

 

 

 

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Maria Novella De Luca