Cannabis in Parlamento, un punto della situazione con possibili scenari

24 Nov 2020

Cannabis in parlamento. Cosa sta accadendo nel dibattito politico parlamentare sulla cannabis in Italia? Potremo riuscire finalmente ad avere un dibattito onesto e scientifico su questa importantissima tematica o proseguirà questa situazione di stasi? Tra proposte con emendamenti e ostruzionismo della solita ipocrita destra proibizionista, ne abbiamo parlato con l'On. Michele Sodano, deputato attivo sul tema del Movimento 5 Stelle.


Visto quanto proposto dal suo collega Sen. Mollame, da effettuarsi tramite emendamento, è possibile che l'argomento non venga mai affrontato in modo diretto e responsabile?

L’emendamento del Senatore Mollame, testimonia l’attenzione che i deputati del Movimento 5 Stelle hanno nei confronti della Cannabis, ma il progetto di regolamentazione è ben più ampio. Il settore della canapa industriale sarà normato a 360 gradi prima della fine di quest’anno, attraverso le indicazioni dei piccoli operatori di settore, è un impegno politico, è un gesto di buon senso, è una rivoluzione entusiasmante in cui l’Italia deve essere protagonista nel mondo.

In previsione delle discussioni delle nuove leggi in parlamento, quali idee e soluzioni intraprendere per affrontare la tematica della cannabis?

Il 2020 sarà l’anno dell’industriale, il 2021 deve essere l’anno che sancisce la fine del proibizionismo della Cannabis in Italia, una vera piaga che ancora oggi costituisce uno dei favori più grandi che il nostro Paese sta facendo alla mafia. Personalmente sto cercando di coinvolgere tutta la maggioranza, di farla convergere sul testo del Manifesto Collettivo.

Quali sono le probabilità di avere una maggioranza per apportare cambiamenti dal punto di vista legislativo?

Questa maggioranza è l’unica a poter portare a casa questo risultato. L’unica che può guardare con coraggio all’esperienza del Canada e degli Stati Uniti d’America. Tanti di noi daranno vita a una battaglia senza precedenti, perché gli interessi in gioco sono troppo grandi. Sono consapevole che tutto il centrodestra darà vita a un circo continuo, a un fiume di disinformazione e menzogna.

Basti pensare a Salvini che solo pochi giorni fa ha parlato per l’ennesima volta in prima serata, dalla D’Urso, di stato spacciatore riferendosi all’emendamento del Senatore Mollame sulla canapa industriale. E’ l’ignoranza che va combattuta e i cittadini tutti, ci devono stare vicini e aiutarci a fare chiarezza sulla Cannabis, a far capire quanto sia nell’interesse nazionale, nonché fare pressione sulle forze politiche sane.

La corte di giustizia europea si espressa a favore della libera circolazione dei prodotti a base del CBD tra Stati dell'Unione. Che influenza potrebbe avere questa sentenza sull’Italia?

Sai bene che siamo riusciti a far sospendere il Decreto di Speranza che inseriva il CBD nella tabella dei farmaci. La sentenza della corte di Giustizia Europea deve aiutare i Ministeri a capire che devono ascoltare gli operatori di settore e non le case farmaceutiche.

Oltre 10.000 addetti ai lavori in Italia in un settore che, nonostante le criticità, è in forte crescita. La posizione assunta dal Monopolio di Stato delle scorse settimane, punterebbe all'esclusiva del mercato, bloccando quello libero, con conseguenze sul lavoro e l'occupazione attuale. È possibile evitare questa situazione?

E’ doveroso. Il mio supporto totale e la mia stima vanno a tutti gli imprenditori della canapa, presenti e futuri. La pianta è una risorsa unica, e da tale va trattata, è il futuro. E’ pericoloso che certi rappresentanti delle istituzioni continuino a non capirne l’importanza.

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