Cannabis medica a Modena
Facilitare i percorsi di accesso per i pazienti
Facilitare i percorsi di accesso per i pazienti
Negli ultimi sette anni sono oltre 200 le persone che in Emilia-Romagna sono state curate con farmaci a base di cannabinoidi. Per la precisione, 236.
Di queste la gran parte (209) a carico del servizio sanitario regionale. E Modena è proprio la prima città che figura in questa classifica con 83 persone seguite tra Ausl e Policlinico.
A fornire i numeri è Carlo Lusenti, assessore regionale alla sanità, in risposta all'interrogazione del capogruppo Fds Roberto Sconciaforni, che invitava la Regione a fare «una circolare amministrativa verso le aziende sanitarie e i medici che garantisca in concreto ai malati l'accesso ai farmaci a base di cannabinoidi».
E in effetti, replica Lusenti, viale Aldo Moro ha già comunicato alle Ausl di «facilitare i percorsi di accesso» a questo tipo di medicinali. L'assessore spiega che l'unico farmaco a base di cannabinoidi immesso in commercio in Italia, il Sativex, è stato autorizzato l'8 luglio 2013 ed è inserito nel prontuario regionale.
«Nel periodo antecedente alla commercializzazione del Sativex- afferma Lusenti- non essendo disponibili altri prodotti in Italia, si è ricorso all'importazione di alcuni farmaci dall'estero tramite i servizi farmaceutici delle aziende sanitarie. In alcuni casi sono stati predisposti preparati galenici da parte delle farmacie convenzionate, ma solo a seguito della disponibilità sul mercato italiano della materia prima (infiorescenza naturale), avvenuta nel 2013».
La Regione, dunque, nel tempo ha «provveduto a fornire indicazioni alle singole aziende sanitarie richiedenti sui percorsi di approvvigionamento dei farmaci stupefacenti dall'estero, in applicazione alla normativa vigente e a chiarimenti resi disponibili dall'ufficio centrale stupefacenti».
Inoltre, precisa l'assessore, «nell'ipotesi di approvazione della legge regionale, si è ritenuto di destinare l'informativa, oltre che al percorso di acquisizione dei farmaci esteri, anche al farmaco contenuto nel prontuario terapeutico regionale, dandone apposita comunicazione alle aziende sanitarie al fine di facilitarne i percorsi di accesso».
Guardando ai numeri nel dettaglio, la maggior parte di pazienti curati negli ultimi sette anni con farmaci a base di cannabinoidi, a carico del servizio sanitario regionale, è a Modena (83 persone tra Ausl e Policlinico).
Seguono i territori di Parma (41) e Reggio (39). Molti di meno i pazienti a Bologna (13), Rimini (10, a cui però si aggiungono altre otto persone curate a proprio carico, più che nelle altre province), Ravenna (nove), Ferrara (sei), Forlì e Piacenza (tre) e Cesena (due); nessuno a Imola.
Fonte: Gazzetta di Modena