Come sorreggere le piante di cannabis coltivate indoor

Soft Secrets
29 Jan 2021

La cannabis è una pianta in grado di crescere diversi centimetri al giorno in condizioni ottimali. Se coltivata all’interno, poi, non sarà soggetta a una luminosità variabile (dall’alba al tramonto, ma anche quando il cielo è parzialmente annuvolato).


Piante di cannabis coltivate indoor, come sorreggerle per un raccolto ottimale

L’importanza di osservare le piante coltivate indoor durante la crescita

 Non sarà nemmeno esposta a temperature variabili, precipitazioni o raffiche di vento. Tutti questi fattori, sicuramente, finiscono per irrobustire le piante coltivate all’esterno. Ciononostante, perché assumano la posizione desiderata, sarà sempre necessario sorreggerle con tutori (stecche o legacci).

Ma torniamo a occuparci della coltivazione di piante indoor, che è quella che ci interessa. Il canapicoltore esperto saprà creare le condizioni ottimali affinché dalle piante spuntino infiorescenze corpose: per effetto del peso i rami tenderanno inevitabilmente a piegarsi verso il basso. Se questo avviene, si formeranno più facilmente funghi e muffe e non sarà più assicurata una sufficientemente illuminazione o aerazione. In definitiva la quantità e la qualità della resa saranno pregiudicate. In questo articolo mi propongo di fornire un paio di suggerimenti su come assicurare alle nostre piante un sostegno efficace. Con pochi semplici accorgimenti saremo in grado di raddrizzare il loro fusto, esponendole alla luce in modo più uniforme.

Nelle piante coltivate indoor, si distinguono essenzialmente due situazioni molto diverse in fase di fioritura: vasi destinati ad essere spostati per il completamento della fioritura o vasi che possono restare al loro posto. Se i vasi devono essere spostati, è opportuno assicurare alle piante un sostegno efficiente, con stecche di bambù piantate direttamente nel vaso o utilizzando appositi yo-yo di fissaggio. Lo yo-yo viene ancorato al soffitto trasversalmente da un chiodo piegato verso l’alto. Il gancio dello yo-yo è poi tirato verso il basso e agganciato alla pianta. Purtroppo, i ganci tendono ad allentarsi e, quando si interviene riportandoli verso alto, finiscono per strappare le foglie. È quindi opportuno far girare il gancio attorno alla pianta e agganciarlo allo stesso filo dello yo-yo.

 

Se invece, per completare la fioritura, le piante non devono essere spostate, è preferibile utilizzare apposite reti da appendere semplicemente sopra ogni esemplare, che verranno poi distese longitudinalmente, prima che inizi la fioritura. Secondo la vigoria delle piante, la rete potrà essere allungata un po' più in basso o un po’ più in alto. Normalmente, le piante di cannabis coltivate indoor hanno bisogno di supporto solo quando iniziano realmente a fiorire. La rete, pertanto andrà a coprire dal centro al terzo superiore dell'altezza della pianta. I rami di ciascun esemplare cresceranno attraverso le maglie della rete e saranno sostenuti dalla stessa. Poiché le piante tendono a crescere verso la luce, l’area più illuminata nella sala di coltura sarà caratterizzata da un’esplosione di verde. Al momento del raccolto, si potranno recidere i rami che fuoriescono dalla rete per poterla poi riutilizzare o, in alternativa, tagliarla e utilizzarne una nuova al ciclo di coltivazione successivo.

Utilizzando sempre la stessa rete e con un buon sistema di fissaggio in sala di coltura sarà comunque tutto più semplice. Non saremo infatti costretti a sorreggere ogni pianta con uno yo-yo o una stecca di bambù. Al di sopra delle piante potremo inoltre installare lampade su guide, che la presenza di yo-yo sistemati a soffitto, invece, impedirebbe.

 

Occasionalmente, anche in un sistema professionale con coltivazione idroponica, ha senso continuare a spostare le piante rispetto alla loro posizione iniziale. Come tutti gli esseri viventi, ci sono piante che crescono più velocemente e sono di taglia più grande rispetto alle altre. Avremo pertanto cura di collocare quelle più basse sotto le lampade, mentre quelle più grandi verranno spostate ai margini della sala. Ovviamente questi spostamenti non saranno possibili se abbiamo installato delle reti di sostegno, a meno che, prima della fioritura, non siamo in grado di intuire che portamento avranno i nostri esemplari. La rete di sostegno risulta inoltre poco indicata tutte volte in cui siamo obbligati a spostare le piante per sostituire un dispositivo o perché è saltato un tubicino dell’impianto di irrigazione. In questi casi siamo costretti a distruggere la rete applicata e a sostituirla con stecche di bambù e yo-yo.

Le stecche di bambù sono facilmente riutilizzabili. Inoltre negli shop di giardinaggio è possibile reperire clip per piante o fascette, ugualmente riciclabili. Questi articoli si trovano nella categoria “legature per piante”. Sistemare bene i legacci richiede sicuramente un po’ di tempo. Però, tenendo conto che stecche di bambù piantate in stuoie di lana di roccia o bancali ‘flusso e riflusso’ non hanno molta tenuta, gli yo-yo sono sicuramente preferibili in queste situazioni. Una volta fissato un numero sufficiente di ancoraggi a soffitto, si possono facilmente posizionare tutti gli yo-yo necessari e non resta poi granché da fare.

Tutto ciò per dire che sta a noi adattarci alla tecnica scelta. Saremo così in grado di assicurare alle piante il sostegno adeguato. I rami non si intrecceranno fra loro e le piante saranno, nell’insieme, più aerate. L’umidità non ristagnerà, le muffe non attecchiranno o, comunque, non causeranno danni. La maggiore esposizione alla luce si tradurrà in una migliore crescita. In questo modo, esemplari che normalmente sono messi da parte per il peso delle infiorescenze possono invece essere gestiti in modo più efficiente con una rete per piante, già quando il ciclo di luce cambia da 18/6 (18 ore di luce su 6 di buio) a 12/12 o anche dopo, utilizzando stecche di bambù o yo-yo. Gli yo-yo esercitano una certa trazione sulle piante e, pertanto, queste devono aver già raggiunto una certa taglia prima di poterli applicare.

Ovviamente in fase di crescita si distinguono varietà piccole, tozze e stabili e varietà più grandi, ma pur sempre stabili. L’instabilità o meno di queste “dame di cuori” sotto le lampade dipende dai metodi di coltura o dalla situazione di partenza. Spesso non serve applicare tutori di sostegno alle piante coltivate, almeno non a tutte. Il nostro obiettivo potrebbe essere di ottenere cime di una certa consistenza. A tale scopo collocheremo 25 piantine su uno spazio di un metro quadro. Prima della fioritura o all’inizio della stessa, dovremo rimuovere dal fusto principale i germogli laterali. Otterremo così, sotto le lampade, 25 cime spesse che, normalmente, non avranno bisogno di essere sostenute. Vi sono però varietà che tendono a non lignificare durante la fioritura, a differenza di altre varietà, e sviluppano pertanto rami flessibili che, con l’esplosione della fioritura, presto si piegano verso il basso.

Svariati fattori intervengono nella coltura della cannabis e, per le nuove varietà, molti aspetti si scoprono solo quando vengono coltivate. Se non siamo sicuri che una rete per piante faccia al caso nostro e temiamo invece che si riveli controproducente, possiamo sempre optare per le stecche di bambù o gli yo-yo.

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