Uber Eats sbarca nel mercato della cannabis in Canada
Ordinare online cibo a domicilio è un’abitudine ormai molto diffusa che si è indubbiamente consolidata nel periodo di lockdown in cui eravamo costretti a casa. Oggi però la novità è che la piattaforma statunitense di ordinazione e consegna di cibo online Uber Eats, oltre al cibo, liquori e generi alimentari inizierà una collaborazione con Tokyo Smoke, realtà specializzata nella commercializzazione di derivati dalla canapa, per vendere on line la cannabis.
I clienti potranno effettuare ordini dall’App Uber Eats e poi ritirarli in una delle 50 sedi della catena di dispensari. A differenza del cibo da asporto, i prodotti della categoria non verranno consegnati a domicilio, ma dovranno necessariamente essere ritirati in negozio, a partire da un'ora dopo l'invio dell'ordine, mostrando un documento d'identità che certifichi l'età dell'acquirente.
Al momento l'iniziativa interessa solo la provincia dell'Ontario in Canada, paese in cui la vendita di cannabis è stata legalizzata già nel 2018 ma continua ad essere illegale distribuirla, per questo i clienti dovranno andare a ritirarla. Il numero di rivenditori legali di cannabis in Canada, è cresciuto molto in questi anni, fino a superare il migliaio, tuttavia, il governo di Justin Trudeau, sta ancora lottando per affrontare il mercato illecito, che rappresenta il 40% delle vendite totali.
Secondo la società, questa partnership con il produttore canadese di marijuana Tokyo Smoke, infatti, garantirà agli adulti cannabis legale e sicura e combatterà il mercato illegale.
“Stiamo collaborando con Tokyo Smoke, leader del settore, per offrire un'opzione sicura e conveniente agli abitanti dell'Ontario che desiderano acquistare cannabis legale. Unendo la gestione dell'ordine semplificata attraverso l'applicazione Uber Eats al servizio di ritiro di Tokyo Smoke, diamo vita a una nuova esperienza end-to-end per l'acquisto responsabile di cannabis nell'area” ha dichiarato Lola Kassim, General Manager di Uber Eats Canada.
La Kassim ad Aprile aveva anche affermato che la società sta valutando la consegna a domicilio della cannabis negli Stati Uniti, quando la legge lo consentirà. Fino ad ora, come sappiamo, l'uso ricreativo della cannabis è legale solo in alcuni stati.
Prospettiva confermata di recente anche da un portavoce ai giornalisti di Reuters: "Per il momento, ci fermiamo all’Ontario", ha spiegato, "ovviamente, continueremo a monitorare con attenzione le normative e le opportunità commerciali di zona in zona. E, man mano che le leggi locali e federali si evolveranno, ci apriremo a nuove opportunità, mettendoci in contatto con imprenditori e negozianti di altre regioni e nazioni"
I blocchi più severi indotti dalla pandemia dell'anno scorso, in effetti, hanno stimolato la domanda di prodotti correlati alla cannabis da parte dei clienti che erano bloccati in casa e Uber ben attento al mercato ha approfittato e dato una risposta a questa richiesta. D’altronde stando alla previsione di BDS Analytics, il giro d'affari legato alla vendita di cannabis legale in Canada raggiungerà i 4 miliardi di dollari nel 2021 per poi crescere fino a 6,7 miliardi di dollari entro il 2026.
È la prima volta che Uber offre questo servizio e sembra essere intenzionato a spingere su questo fronte in considerazione delle grandi opportunità che offre. Sicuramente come afferma