Si arrampicano sugli specchi

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11 Sep 2014

Il commento di ASCIA all'articolo sui rischi della cannabis apparso su Famiglia Cristiana


Il commento di ASCIA all'articolo sui rischi della cannabis apparso su Famiglia Cristiana

Mi è stato segnalato un articolo, uno dei tanti contro la cannabis, pubblicato su "Famiglia Cristiana". Vi invito a leggerlo prima di analizzare il pensiero che segue: http://www.famigliacristiana.it/articolo/allarme-marijuana-rischi-ed-effetti-della-droga-leggera.aspx

Nel brano si leggono una serie di notizie che, come al solito, sembrano avere il solo scopo di terrorizzare chi ignora la realtà scientifica. Il pezzo si apre evidenziando che la marijuana crea dipendenza in un ragazzo su due, se fumata tutti i giorni. Vorrei precisare che la marijuana può creare dipendenza anche in un adulto, se fumata tutti i giorni, ma è una dipendenza psicologica (nessuna crisi di astinenza fisica). Quindi il problema sta nella debolezza umana e non nei principi attivi della sostanza.

Nell'articolo si legge ancora di cannabis come droga di "passaggio". Ricordo, per la milionesima volta, che nessuna ricerca al mondo ha provato che l'uso di cannabis, favorisca l'accesso ad altre droghe e al massimo sono i protagonisti del "mercato nero delle droghe" che invogliano, chi acquista cannabis, a provare altre droghe che causano una vera dipendenza, per loro più redditizia.

L'allarme marijuana, che urla Giuseppe Remuzzi (il presidente della Società internazionale di Nefrologia) è infondato: molte altre sostanze legali creano danni maggiori. Per quel che concerne i "giovani", ossia i ragazzi non ancora totalmente "sviluppati" (quindi prima dei 17-18 anni), nessuno di loro dovrebbe fare uso di sostanze con principi psicoattivi (ALCOL IN PRIMIS).

Verso la fine dell'articolo leggo: "La marijuana dà assuefazione a un adulto su dieci fumatori abituali, per gli adolescenti assuefarsi è molto più facile, capita a un ragazzo su sei" (ma non era 1 su 2????).
Se una persona fuma tutti i giorni assuefarsi è quasi la regola (anche se beve alcol tutti i giorni, se parli sempre al cellulare, se stai sempre connesso a FB e, soprattutto, se fumi tabacco ...che è la prima causa di morte nel mondo; ma a loro interessa solo l'assuefazione alla cannabis.
E ancora: "la marijuana può dare sintomi di astinenza, come ansia, irritabilità, angoscia e perdita del sonno" come capita con qualsiasi altra dipendenza patologica - bisognerebbe istruire gli adulti all'uso consapevole e responsabile delle droghe. Mentre basterebbe insegnare ai minori ad aspettare. Questo vale per le droghe poste a monopolio, perché non fare lo stesso con la cannabis?.

Il dott. Remuzzi afferma inoltre: "Chi comincia presto, ne soffre più degli altri perché il cervello nelle fasi dello sviluppo è più vulnerabile" (aggiungerei: come per l'alcol). E se non bastasse: "l'uso di marijuana interferisce con il rendimento a scuola (se ti fai una canna prima della lezione o prima di iniziare a studiare è logico!). Così come aumenta il rischio di incidenti stradali, subito dopo che si è fumato. Naturalmente associare cannabis e alcol è ancora peggio". A tal proposito, sapete come la penso: chi usa droghe, di qualsiasi tipo - compresi alcol e psicofarmaci - e si mette alla guida, è un gran coglione ...a prescindere!

Claudio Risè, psicologo ed esperto di droghe leggere, invece dice: «L'allarme è dell'Onu: per limitarne i danni ha voluto da tempo una convenzione che vieta agli Stati coltivazione, distribuzione e vendita di cannabis» ...peccato che i Paesi che non hanno rispettato queste "convenzioni", come l'Olanda, non solo non hanno i gravi problemi che vengono terroristicamente predetti da certi "organi", ma hanno meno consumo di cannabis rispetto all'Italia. Risè continua "I rischi più devastanti riguardano i minori, che oggi spesso incontrano lo spinello a 15 anni" ...ancora il solito problema: se fosse legalizzata sarebbe più difficile l'acquisto da parte del minore che, attualmente, trova lo spacciatore sotto scuola. Inoltre, il dott. Risè è convinto che gli adolescenti rischino depressioni, psicosi e schizofrenia... mi innervosisce riscrivere che I MINORI NON DEVONO USARE CANNABIS COME NON DOVREBBERO USARE ALCOL E TABACCO e soprattutto che nessuna associazione italiana pro-legalizzazione sostiene il contrario, ma devo per forza, dato che ogni 2 righe sottolineano quanto fa male agli adolescenti!

Usando una formula simile a quella che Chiara Pelizzoni, autrice dell'articolo, ha adoperato per sottolineare l'importanza di certe affermazioni, vorrei concludere dando anche un consiglio a questi irrecuperabili tristi figuri: "in questa società è facile perdere la testa e, con questo "Stato Criminale", anche la vita. Se non avete problemi di salute e siete adulti, usate la cannabis per rilassarvi dopo un intensa giornata di lavoro, cercando di rasserenare i vostri demoni. Sforzatevi di "pensare", di socializzare (dal vivo), di eliminare cibo spazzatura e plastica. Fate sport e fate più spesso l'amore. Cercate di ridere tanto... anche se, per noi italiani, attualmente c'è ben poco da ridere".

Giuseppe Nicosia - ASCIA

 

 

Fonte: Legalizziamolacanapa.org

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