Riformare legge sulle droghe

Soft Secrets
22 Jul 2013

In commissione Giustizia parte l'esame della proposta per riformare la Fini-Giovanardi


In commissione Giustizia parte l'esame della proposta per riformare la Fini-Giovanardi

Prende il via alla Camera l'iter per arrivare a un superamento della Fini-Giovanardi per quanto riguarda la parte penalistica. In commissione Giustizia e' stato inserito nel calendario di oggi pomeriggio l'esame di una proposta di legge di Sinistra ecologia e liberta' a prima firma Daniele Farina che e' anche relatore. Il testo, che e' stato depositato a Montecitorio il 14 giugno scorso, mira, intanto, a cambiare il testo unico sulle droghe e reca il titolo 'Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati'.

In calce alla proposta di legge, oltre alle firme dei deputati di Sel capeggiati da Gennaro Migliore c'e' anche quella di due deputati del Pd Ivan Scalfarotto e Michela Marzano. La proposta di legge mira a rendere piu' lievi le pene previste per le cosiddette droghe leggere e la non punibilita' per la coltivazione domestica della cannabis. Nella relazione che accompagna la proposta si spiega: La legge 21 febbraio 2006 n. 49" la Fini-Giovanardi "ha apportato profonde modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di stupefacenti senza risolverne - ma anzi aggravandone - le criticita' che lo caratterizzavano. Ferma restando la necessita' di procedere a una rivisitazione completa della materia, e' possibile intervenire intanto con alcune limitate modifiche senza dubbio urgenti, in particolare relative all'articolo 73, nonche' all'articolo 75 del testo unico che maggiormente hanno mostrato, alla prova del tempo, evidenti limiti di efficacia e palesi irrazionalita'".

La proposta di Sel, in particolare, vuole intervenire laddove la Fini-Giovanardi, modificando gli articoli 73 e 75 del testo unico sulle droghe, ha equiparato il trattamento sanzionatorio per le ipotesi illecite penalmente rilevanti a prescindere dalla tipologia di stupefacente. Per il partito di Vendola, in base ai dati disponibili sul consumo di droga e' necessario giungere invece a definire una differenziazione, in base a un principio di graduazione del diverso livello di pericolosita'. Sel, sottolinea la proposta di legge, primi firmatari Farina e Migliore, di cui oggi si inizia a discutere alla Camera "mira dunque a concentrare l'azione di contrasto sulle sostanze e sulle condotte di maggiore pericolosita' e a sanzionare, cone pene meno severe le condotte per fatti di lieve entita', cio' anche in relazione alle sanzioni amministrative attualmente previste all'articolo 75 del testo unico" sulle droghe.

L'ipotesi di lieve entita' viene quindi configurata come "reato autonomo" con l'abrogazione del comma 5 dell'articolo 73 e l'introduzione dell'articolo 73-bis del testo unico che stabilisce che "quando i mezzi, le modalita' o le circostanze dell'azione, ovvero per la qualita' e la quantita' delle sostanze, le attivita' illecite previste dall'articolo 73 sono di lieve entita' si applica, la pena della reclusione da 3 mesi a 2 anni e la multa da 3.000 a 10.000 euro" (l'articolo 73 invece prevede per tutti i casi la reclusione da sei a venti anni e con la multa da euro 26.000 a euro 260.000).

La proposta di legge Sel, all'esame della commissione Giustizia della Camera, esclude poi la punibilita' della coltivazione domestica di cannabis, destinata all'uso personale o ceduta, in piccoli quantitativi, a terzi per il consumo immediato salvo che il destinario non sia un minore. Si prevede altresi' di differenziare le pene per i diversi tipi di sostanze, aggiungendo un'autonoma figura di reato per il consumo di cannabis: in questo caso si applichera' la pena della reclusione da uno a tre anni e la multa fino a 20 mila euro.

Daniele Farina, primo firmatario e relatore della proposta di legge Sel per depenalizzare l'uso della coltivazione domestica di Cannabis e modificare la legge Fini-Giovanardi per quanto riguarda l'applicazione delle pene, intepallato dalla 'Dire' spiega: "La nostra e' una proposta per cominciare a modificare la parte penalistica della legge n.49 del febbraio 2006. Tra l'altro- aggiunge il deputato di Sel- c'e' un giudizio pendente alla Corte costituzionale che tra pochi mesi dovra' pronunciarsi sulla legittimita' costituzionale della Fini-Giovanardi visto che la Cassazione ha dato l'ok a un ricorso che e' stato presentato".

La Fini-Giovanardi, ricorda Farina, "fu un colpo di fine legislatura perche' le norme furono inserite dentro il famoso decreto olimpico. L'incongruenza sta quindi nella necessita' e urgenza di quelle norme". L'esponenre di Sel spiega che con il testo proposto, di cui oggi parte l'esame di commissione Giustizia alla Camera e che e' firmato anche dai deputati Pd Marzano e Scalfarotto, "si tende nei fatti a ripristinare la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti. Cerchiamo di rimdimensionare le pene per i fatti di lieve entita' rispetto, ad esempio, al traffico internazionale. E poi stabiliamo la non punibilita' le l'uso personale e la coltivazione domestica della cannabis". Farina aggiunge di essersi confrontato anche con M5s sulla legge. "Ne ho discusso lungamente- dice- con i colleghi del Movimento 5 stelle che si e' detto a favore delle modifiche. Ora dovremo confrontarci sul merito".

 


Fonte: droghe.aduc.it

 

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