Maryland pro Mary Jane
Continua negli Stati Uniti la lenta ma inesorabile marcia verso l'abolizione del proibizionismo legato alla cannabis: lo scorso 4 aprile anche il Senato del Maryland ha detto si alla depenalizzazione del possesso di marijuana. Grazie al Senate Bill 364, approvato con 34 voti a favore e 8 contrari, il quantitativo lecito all'uso personale è stato fissato a 10 grammi e le sanzioni, da penali, si sono trasformate in amministrative, con multe che vanno dai 100 a 500 dollari, una volta arrivati alla terza recidiva.
Continua negli Stati Uniti la lenta ma inesorabile marcia verso l'abolizione del proibizionismo legato alla cannabis: lo scorso 4 aprile anche il Senato del Maryland ha detto si alla depenalizzazione del possesso di marijuana. Grazie al Senate Bill 364, approvato con 34 voti a favore e 8 contrari, il quantitativo lecito all'uso personale è stato fissato a 10 grammi e le sanzioni, da penali, si sono trasformate in amministrative, con multe che vanno dai 100 a 500 dollari, una volta arrivati alla terza recidiva.
Continua negli Stati Uniti la lenta ma inesorabile marcia verso l'abolizione del proibizionismo legato alla cannabis: lo scorso 4 aprile anche il Senato del Maryland ha detto si alla depenalizzazione del possesso di marijuana. Grazie al Senate Bill 364, approvato con 34 voti a favore e 8 contrari, il quantitativo lecito all'uso personale è stato fissato a 10 grammi e le sanzioni, da penali, si sono trasformate in amministrative, con multe che vanno dai 100 a 500 dollari, una volta arrivati alla terza recidiva.
Nonostante l'ampia maggioranza raggiunta anche dal parlamento dello Stato (il si è arrivato con 78 voti a 55), la nuova legge non sarà in vigore fino alla sottoscrizione da parte del Governatore ma, stando a quanto riporta il Washington Post, non dovrebbero esserci impedimenti di sorta. Martin O' Malley, avvocato democratico in carica dal 2007, ha affermato lo scorso 8 aprile che firmerà il Senate Bill 364: «Quando ero un giovane magistrato, credevo che decriminalizzare il possesso di marijuana avrebbe potuto minare la volontà pubblica di combattere la droga e migliorare la sicurezza pubblica – ha spiegato il Governatore – ma ora credo sia ormai assodata la bassa priorità che le nostre corti, i nostri magistrati, la nostra polizia e i nostri cittadini, danno a questo tipo di trasgressione».
La svolta del Maryland arriva inaspettata, dal momento che il Governatore O'Malley si è imposto sulla scena politica come il sindaco a “tolleranza zero” di Baltimora, sulla scia di Rudy Giuliani e dei suoi epigoni securitari. In diverse dichiarazioni precedenti, il Governatore si era detto «non particolarmente a favore» della legalizzazione sul modello di Washington e Colorado e aveva definito la marijuana «la via d'accesso a comportamenti più pericolosi». Eppure già lo scorso anno la legislazione si era ammorbidita – riducendo le pene per il possesso di quantità inferiori a 10 grammi a multe di 500 dollari e ad un massimo di 90 giorni di prigione – e O'Malley pare essere sempre più propenso ad una politica di moderate riforme sul tema della cannabis.
Con il Maryland, sono ora 27 gli Stati USA ad aver rivoluzionato la loro legislazione sul possesso e l'uso di cannabis e derivati: 10 Stati hanno concesso il solo uso terapeutico, 6 hanno depenalizzato il possesso di modiche quantità, 9 Stati hanno accolto sia l'uso terapeutico che la depenalizzazione, mentre Colorado e Washington hanno aperto alla totale legalizzazione. L'erba del vicino (d'oltreoceano) non ci è mai sembrata più verde!