Dr Underground
Dal mondo sotterraneo
Dal mondo sotterraneo
Dr Underground è una banca di semi fondata nel 2008. La filosofia è quella di creare nuove varietà mediante incroci, ma anche di recuperare ceppi da lungo dimenticati. Per questo motivo, in questa intervista, l’attenzione viene posta sulle varietà più apprezzate, ma anche sulle vecchie glorie che progettano di rimettere sul mercato nei prossimi mesi. Si parla anche dei motivi alla base del grandissimo successo commerciale su scala internazionale.
Soft Secrets: Quali sono le origini di DR Underground?
Dr Underground: Le nostre origini risalgono a vari anni fa, ma è stato solo nel 2007 che abbiamo avviato un vero progetto. In quel periodo, eravamo solo un paio di amici con molto entusiasmo e numerose idee e volevamo lavorare e fare soldi. Poco a poco abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e portiamo ora avanti il nostro progetto.
Come avete scelto il vostro nome?
Il nome è piuttosto difficile da spiegare, perché è stato una sorta di rivelazione. Non ci sono dubbi sul fatto che alcune banche di semi attive sul mercato hanno sempre attirato la mia attenzione, come Dr. Atomic o Dr. Greenthumb. Abbiamo semplicemente aggiunto “Dr.” ad “underground”, chiaro riferimento al modo in cui abbiamo iniziato, ossia nascondendoci, quasi sottoterra… poiché la legge non è mai stata certo a favore del nostro settore.
Come avete selezionato le vostre piante progenitrici?
Normalmente la selezione si fa internamente, partendo dai semi originali di altre banche, landrace o altre selezioni fatte da amici. In alcuni casi, come quando utilizziamo Critical + Bilbo, è chiaro che non è una nostra selezione, ma una selezione fatta a Bilbo, in Spagna. Quello che facciamo è unirla alla nostra pianta progenitrice esclusiva Destroyer, per creare la famosa Crystal METH. Per farlo, se vogliamo avere una buona pianta progenitrice che produca buoni semi, dobbiamo concentrarci non solo sui padri, ma anche, cosa più importante, sulla progenie.
Parlateci della vostra libreria genetica.
La verità è che abbiamo una buona libreria. Eravamo un po’ preoccupati che continuasse a crescere poco a poco e ogni volta che siamo attirati da linee aggiuntive su cui vorremmo lavorare. Purtroppo, tempo e spazio sono limitati. Adesso abbiamo varietà per tutti i gusti. Se amate di più il sapore dolce, non avrete alcun problema, poiché potete scegliere fra Melon Gum o Brooklyn Mango. Gli appassionati delle sative potrebbero optare per la Crystal METH. A livello di autofiorenti, offriamo la Melon Gum Auto e ora, nel 2015, anche la King Kong Auto. A parte le varietà che offriamo e le loro progenitrici, abbiamo aggiunto alcune linee per sviluppi futuri. Oltre a ciò, facciamo affidamento su un ampio portfolio di semi, che oggigiorno sono difficili da reperire, come anche di landrace che richiedono molto lavoro prima che si riesca a produrre qualcosa. Idealmente, ci piacerebbe lavorare su tutte queste ma, come ho detto in precedenza, tempo e spazio sono limitati, tanto limitati quanto gli esseri umani…
Qual è la vostra filosofia per fare un incrocio?
Le piante progenitrici sono davvero importanti, ma la discendenza lo è ancora di più. Lo dico perché nella maggior parte dei casi in cui si fa un incrocio fra due piante progenitrici che teoricamente dovrebbero generare un certo tipo di progenie, ma succede qualcosa d’inatteso, sono i veni a controllare il tutto. Se si ha una buona progenitrice, non è certo scontato che si otterrà una buona progenie e testare la progenie è fondamentale.
Qual è il vostro contributo all’attuale panorama della selezione?
Oggigiorno è difficile contribuire in modo davvero “innovativo”. Contribuiamo con il nostro lavoro e, a questo scopo, usiamo il miglior materiale di partenza. Siamo anche molto interessati – per dirla in breve e senza troppa eloquenza – al ‘rilancio’ di alcune varietà, come abbiamo fatto per la Pink Kush. La Plushberry è in arrivo e in futuro cercheremo di sorprendervi nuovamente, perché, come ho detto, non ci fermiamo mai e proviamo combinazioni completamente nuove o glorie del passato da lungo tempo dimenticate.
Quali genetiche consigliereste ai coltivatori alle prime armi?
Generalmente proponiamo la King Kong, ma a volte le cime sono molto serrate e possono essere facilmente esposte alla botrite (muffa grigia), se non si controlla minimamente l’umidità. La Brooklyn Mango, d’altro canto, sta guadagnando terreno come pianta dalla crescita rapida, potente e dall’elevata resa, con cime meno serrate e più esposte all’aria. Per questo motivo, questa pianta resiste alle muffe e la sua struttura è più ramificata.
Quali altre genetiche consigliereste ai coltivatori esperti?
La U-Pink Kush, senza dubbio. Questa pianta è fantastica sia nell’aspetto che nell’effetto, ma anche piuttosto complicata da coltivare. Questa Kush di colore rosa ha una crescita vegetativa lenta. Consigliamo d’idratare i semi in acqua con alcune goccioline di perossido d’idrogeno (acqua ossigenata) finché non si aprono. Quando si formano le radici, passatele nella spugna di germinazione. Questo metodo è fondamentale per la buona riuscita dell’operazione. Si tratta di una pianta che non richiede molti fertilizzanti per ricoprirsi abbondantemente di resina. Non ci sono dubbi che si tratta di un prodigio della natura. Per questo motivo la consigliamo ai coltivatori esperti, anche se persino un coltivatore alle prime armi potrebbe perfettamente cavarsela, con cure adeguate.
Quali sono le maggiori soddisfazioni che avete dalla vostra attività con la Dr Underground?
Lavorare con quello che ci piace di più, ossia la cannabis, è la nostra miglior ricompensa. Ci sentiamo molto fortunati a poterci dedicare a questo per guadagnarci da vivere ed è una ricompensa nettamente migliore delle vendite.
Lancerete qualche nuovo prodotto quest’anno?
Quest’anno lanceremo la King Kong Auto. Dopo il successo della versione automatica della Melon Gum, i nostri clienti ci hanno chiesto e spinti a lanciare una versione automatica della King Kong e quest’anno la metteremo in vendita. La Kong 47: questa pianta è un’ode alla resa elevata e alla velocità. È stata creata nel modo più semplice possibile: pensavamo di poterla creare dalla nostra “brutal cut” (taglio brutale) King Kong incrociata con una Ak-47, a elevata resa e crescita rapida. Il risultato è stato così positivo che ci siamo visti praticamente costretti a continuare a lavorare e la metteremo in vendita, sempre quest’anno. La fine del 2015 assisterà alle prime versioni test della nostra Plushberry rilanciata, che siamo certi che sarà presentata ufficialmente nel 2016.
Per chiudere l’intervista, hai qualcosa da aggiungere?
Volevo semplicemente ringraziare tutti per l’aiuto. Mi riferisco ai clienti, ma anche ai punti vendita, alle riviste e agli altri. È grazie a questo aiuto che la nostra banca di semi è più facile da trovare in tutto il mondo. Ringraziamo la vostra rivista per averci dato visibilità con questa fantastica intervista, un vero incoraggiamento per le persone come noi che lavorano nel settore della cannabis e portano avanti la lotta che stiamo vincendo a poco a poco. La vittoria finale non è né lontana né vicina, ecco perché dobbiamo andare avanti.