Dove nacque il ghiaccio
Nei primi anni ottanta un attivista cannabico californiano di nome Sadu Sam inventò una tecnica di estrazione allora innovativa. Siamo agli albori delle estrazioni da indoor e tale Sadu Sam diede il nome ad una tecnica ormai in disuso chiamata "il segreto di Sadu Sam" che possiamo dire essere il primo Ice-o-lator della storia. È affascinante conoscerla per capire l'Ice-o-lator che forma aveva prima dell'avvento degli ormai famosi setacci.
Sostanzialmente la tecnica di Sadu Sam si basa sulla separazione per densità delle ghiandole mature da quelle immature e dai residui vegetali della pianta. A vederla con gli occhi del giorno d'oggi sembra un poco un incrocio tra Dry Sift e ce-o-lator perché filtra la parte vegetale a secco e poi purifica in acqua il filtrato. Secondo la ricetta si introducono in un contenitore alto dell'acqua molto fredda e della cannabis precedentemente triturata. Si agita o mescola e infine si lascia riposare il tutto avendo cura di rimuovere le parti vegetali che affiorano a pelo d'acqua e andando a filtrare per conservare tutto ciò che si deposita sul fondo del contenitore. Ai giorni nostri, 35 anni dopo, vi sono estrattori che neanche fumerebbero un prodotto del genere talmente grezzo perché ora si arriva a gradi di purezza mai raggiunti prima.
La ricetta, tradotta dall'inglese, è la seguente:
Materiali d’uso
- un setaccio pulito, come una zanzariera per finestre ad esempio - svariati barattoli dalla bocca larga - acqua fredda - cucchiaio e filtri da caffèProcedimento
Senza eccessivamente scaldare il materiale, seccarlo il più possibile prima di farlo a pezzettini. Triturarlo e quindi passarlo attraverso il setaccio pulito e asciutto, avendo cura soprattutto di raccogliere bene tutta la polvere e le briciole che cadono. Riempire un quarto del barattolo col materiale triturato e riempirlo con acqua fredda. Avvitare il tappo saldamente e se non è possibile mescolare energicamente il tutto per circa una trentina di secondi. Lasciare riposare il contenitore per 5 o 10 minuti e poi rimuovere le particelle vegetali che galleggiano sulla superficie. Versare il liquido in un altro barattolo e ripetere l'operazione. Dopo aver lasciato decantare per 5 o 10 minuti rimuovere tutta l'acqua a parte gli ultimi pochi centimetri. Versare il liquido rimasto in un filtro da caffè aperto e aspettare che scoli. Dopo che tutta l'acqua è scolata dal filtro, usare un cucchiaio per concentrare la resina nel filtro da caffè. La resina deve avere la consistenza della sabbia bagnata. Senza forzarlo, strizzare il filtro per permettere all'acqua di uscire dalla palla di resina raccolta. Utilizzare se serve una t-shirt o un panno per assorbire l'umidità in eccesso mentre si strizza il filtro ed evitare che si rompa per la pressione. Se non si vuole strizzare la resina si può comunque lasciarla asciugare una notte intera in un posto fresco ed asciutto. Riaprire attentamente il filtro e rimuovere la resina andando a pressarla tra i palmi sino a formarne un solo pezzetto. Con un pezzetto nel palmo della mano, usare il pollice dell'altra mano e ripetutamente pressare e smanacciare il pezzetto di resina sul palmo applicando una grande pressione. Ripiegare su se stesso più volte il pezzetto, nel palmo della mano. La resina umida ha la consistenza di una cicca ben masticata, quando è molto collosa può impiastrare i palmi delle mani facilmente. Riscaldando la resina con una fiammella leggera si può velocizzare il processo di essiccatura, però attenzione che quando inizia a odorare significa che la fiamma è troppo vicina e sta bruciando la resina. L'Ice-o-lator moderno è più o meno la stessa cosa: sfruttando la medesima caratteristica fisica riesce a separare meglio i tricomi maturi grazie all'affinamento che questa tecnica ha subito da parte di Mila e di altri grandi appassionati delle estrazioni cannabiche. Il difetto principale del segreto di Sadu Sam è che richiede delle infiorescenze molto secche per poter venir estratte con sufficiente resa, l'evoluzione è stata mettere le infiorescenze già triturate a bagno nell'acqua fredda e agitarle e poi andare a filtrare quell'acqua. Così facendo si è andati verso rese maggiori. Col tempo poi arrivarono i differenti setacci di differenti misure, calcolate secondo la grandezza media dei tricomi maturi di cannabis. Ultimamente sto rivalutando le estrazioni in acqua full spectrum, ossia gli Ice-o-lator con tutte le maglie da 160 a 45 mischiate, perché ritengo sia un'estrazione molto piacevole e al contempo completa. Da questa vecchia ricetta scritta su carta siamo arrivati alle stupende estrazioni che si vedono su Instagram, in soli 35 anni. Chissà cosa fumeremo fra altri 35! di CBG
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Soft Secrets