Cannabis Street Parade
Breve resoconto dell'iniziativa antipro dello scorso 24 aprile a Catania
Breve resoconto dell'iniziativa antipro dello scorso 24 aprile a Catania
Si è svolta lo scorso 24 aprile a Catania un'importante iniziativa antiproibizionista. Un paio di centinaia di persone hanno infatti preso parte alla prima edizione della "Cannabis Street Parade".
Un corteo che ha sfilato per le vie del centro della città etnea con l'intento di sensibilizzare le istituzioni e la cittadinanza nel suo insieme al disastro che le politiche proibizioniste generano criminalizzando una pianta che in sempre più numerosi paesi è invece valorizzata soprattutto per le sue proprietà terapeutiche.
Gli organizzatori del collettivo "Catania e al Cannabis" e i manifestanti hanno voluto dare un segnale simbolico ma forte al tempo stesso, evidenziando le contraddizioni dell'attuale sistema con cartelli e slogan che richiamavano i punti su cui era incentrata la piattaforma politica dell'iniziativa.
Decriminalizzazione e legalizzazione.
Guardare a quei modelli virtuosi come la politica uruguaiana della legalizzazione o i Cannabis Social Club spagnoli con cui le istituzioni di quei paesi hanno dall'alto regolamentato una materia e dei comportamenti personali per cui in Italia invece spesso si finisce in galera.
Lavoro e nuove opportunità.
Guardare al mondo della cannabis e dei suoi derivati come opportunità per incoraggiare un modello di sviluppo sostenibile e nuovi posti di lavoro soprattutto rispetto ad un tessuto difficile ma ricco di potenzialità come quello siciliano.
Informazione e consapevolezza.
L'esigenza di permettere alle persone una sana informazione sulla cannabis, un'informazione che non risenta dei pregiudizi ideologici e politici che sono il perno dell'attuale politica proibizionista in atto nel nostro paese.
Libertà e socialità pacifica.
Combattere i pregiudizi e quelle dinamiche che criminalizzano chi fuma uno spinello etichettandolo come emarginato e precludendogli spesso opportunità nella vita quotidiana.
Controllo, qualità e salute.
L'attuale situazione non può che rendere quasi impossibile il controllo sulla qualità della cannabis che i consumatori riescono a procurarsi. L'unica soluzione in tal senso è quella di legalizzarne la produzione a livello personale permettendo l'autocoltivazione.
Come Soft Secrets abbiamo creduto in questa iniziativa come crediamo in tutte quelle opportunità create da persone di buona volontà spinte da una genuina motivazione e un coraggioso attivismo nel portare avanti una chiara e corretta informazione sulla cannabis.