Canapa medica a Pavia
Specialista pavese in terapia del dolore abbracia la cannabis terapeutica
Specialista pavese in terapia del dolore abbracia la cannabis terapeutica
PAVIA. Scordiamoci le sigarette che anche il dottor House, tra le tante "cure", si è concesso qualche volta per placare il dolore nella celebre serie tv. La terapia con la cannabis ora si può fare anche a Pavia. Ma la marijuana non si fuma, si beve come un infuso. E' la novità, introdotta da Giuseppe Mentegari e Simona Capra, infermiere e medico specialista nella terapia del dolore, che hanno attivato un nuovo servizio, in via Lombroso, per offrire un'ulteriore possibilità di cura del dolore.
«La terapia con la cannabis , può essere indicata per pazienti nei quali i trattamenti convenzionali, dagli oppiacei alle infiltrazioni, non abbiano dato una risoluzione ottimale dei sintomi, ad esempio spasticità, dolore, nausea, vomito e perdita di appetito» spiega Simona Capra.
«I medicinali a base di cannabis terapeutica devono mantenere certi criteri di qualità - spiega ancora Capra -. Non devono contenere pesticidi, metalli pesanti, funghi o batteri. Perciò i nostri farmaci sono sottoposti a stretti controlli. Le ricerche hanno dimostrato che la cannabis venduta all'estero nei coffee shop difficilmente rispetta i criteri di qualità della cannabis terapeutica, la quale viene coltivata in specifiche e controllate condizioni e sotto la licenza del Ministero della Salute Olandese».
Si segue un protocollo molto rigido. L'accesso alla terapia segue precisi passaggi, a cominciare dalla valutazione del caso da parte dello specialista. Una volta impostata la terapia su misura, il paziente può rivolgersi a una farmacia "attrezzata" per acquistare le bustine di cannabis.
«E' un preparato galenico - spiega Mentegari - che deve essere preparato da una farmacia, con il dosaggio indicato dal medico. Abbiamo fatto una ricerca sul territorio e al momento l'unica farmacia in grado di prepararlo è la Fapa di Strada Nuova».
Il costo mensile della terapia oscilla tra i 65 e i 75 euro.
«Si comincia con una bustina, preferibilmente la sera per testare l'effetto ed evitare disturbi sul lavoro alla guida - spiegano i tecnici che possono essere contattati anche tramite il sito www.cannabis-terapeutica.it -. Ma poi viene dosata a seconda delle esigenze, sotto controllo del medico. Non è risolutiva da sola, si affianca ad altri interventi, ma ha dimostrato efficacia in molti ambiti: uno studio pubblicato su "European Neurology" ha dimostrato un miglioramento nel 70% dei pazienti con spasticità a causa della sclerosi multipla dopo un mese di trattamento. Ma viene impiegata anche per nausea e vomito indotti dalla chemioterapia, per trattare l'anoressia, fibromialgia, artrosi e artite. I cannabinoidi risultano essere particolarmente efficaci nella gestione del dolore cronico neuropatico ma hanno un limitato effetto nel dolore acuto». Il preparato galenico è sottoforma di bustina. Per essere efficace deve essere bollito o comunque arrivare a una temperatura di 198°. «La combustione generata dalla sigaretta è così bassa che non ha effetti terapeutici» spiegano.
Fonte: laprovinciapavese