Associazione Luca Coscioni
XI Congresso dell'associazione Luca Cosicioni
XI Congresso dell'associazione Luca Cosicioni
ROMA - Libertà di scelta, dall'inizio alla fine. Da come si nasce, a come ci si cura, a come e quando si esce di scena dalla vita. Si parlerà di libertà e diritti civili al XI Congresso dell'associazione Luca Coscioni che parte oggi all'hotel Radisson di Roma. Si discuterà di fecondazione eterologa e marijuana terapeutica per i malati, di testamento biologico ed eutanasia, due temi al centro di una legge di iniziativa popolare che da oltre un anno giace in parlamento senza essere stata fissata la discussione.
Dibattito politico e servizio per la gente. Così ci sarà la possibilità di autenticare gratuitamente il proprio testamento biologico e quella di avere una prescrizioni per la cannabis terapeutica. Nel giorno di apertura, dalle 16 alle 18 un notaio sarà infatti disponibile per le autentiche: basterà avere 2 copie del testamento biologico che si intende sottoscrivere con allegate copie del documento d'identità tesserino del codice fiscale o della tessera sanitaria.
Mentre sabato mattina l'Associazione Luca Coscioni metterà a disposizione un gruppo di medici, per la prescrizione di cannabis terapeutica. "I pazienti, o coloro che assumono cannabinoidi in cronico e a rischio giuridico, dovranno presentarsi con un minimo di documentazione essenziale - quali relazioni di degenza, referti, terapie in corso oppure una diagnosi presunta o certa. Per facilitare le operazioni si richiede una pre-registrazione scrivendo a info@associazionelucacoscioni. it - l'Associazione naturalmente garantisce l'anonimato del paziente assegnandogli un codice alfa numerico".
Una scelta, quella di offrire il servizio per la prescrizione nata dal fatto che in italia sono meno di sessanta le persone che riescono ad avere la prescrizione gratuita dalle Asl nonostante negli ultimi anni i consigli regionali di Puglia, Liguria, Veneto, Toscana, Friuli, Marche, Abruzzo, Umbria, Sicilia, Basilicata ed Emilia Romagna hanno approvato dei provvedimenti per garantire l'erogazione gratuita dei farmaci cannabinoidi ai propri assistiti.
LA TESTIMONIANZA
"Io vinco tutti i giorni la sclerosi multiplia grazie alla marijuana: Ma migliaia di altri continuano a soffrire per colpa della burocrazia". Andrea Triscuoglio, 36 anni e dodici di malattia vive a Foggia con moglie e figlio di 5 anni che gioca per casa indicando le stampelle che aiutano il papà a camminare.
"Avevo 24 anni quando la sclerosi è entrata nella mia vita, ma all'inizio nessuno capiva: diagnosi sbagliate si sono susseguite mentre i dolori crescevano e la mia capacità di muovermi diminuiva giorno dopo giorno. Ho passato periodi infernali tra sofferenze indicibili alla schiena, le gambe rigide, immobili". Per lui tutto è cambiato grazie ad internet, alla scoperta che in altri paesi, Olanda e Canada usavano legalmente il principio della cannabis per curare gli effetti di diverse malattie. Da quelle con forti spasticità e rigidità, come la sclerosi multipla, la Sla, la fibromialgia, la neuropatia, al glaucoma o chi soffriva di dolori oncologi o affetto da Hiv. Si calcola che potrebbero essere oltre seicentomila i pazienti interessati a questo medicinale in Italia. Contro i 60 che riescono a farne uso dopo anni di battaglie.
"La burocrazia è pazzesca, non si trovano medici che ti fanno la prescrizione come se uno volesse la marijuana per farsi le canne. Un controsenso il principio attivo se la fumassi verrebbe dimezzato e quindi anche gli effetti benefici ridotti. E nel mio caso sono tanti: finalmente riesco a dormire, riesco a muovermi, anche se con le stampelle mentre prima ero ormai bloccato sulla sedia a rotelle".
Fonte: repubblica.it