Come si prepara un contenitore di alimentazione?

16 Sep 2020

Se volete fare un contenitore di alimentazione, riempite d’acqua un contenitore e munitelo di una pompa dell’acqua. Mettete in funzione la pompa e aggiungete le sostanze nutritive. In seguito regolateil valore del pH per innaffiare subito dopo le piante. Vorreste aver finito prima possibile questo lavoretto, vero? Ma la fretta è cattiva consigliera. Perché è meglio dedicare più tempo e attenzione? Soft Secrets ve lo spiega.


Provateci nel modo seguente:

Riempite d’acqua un contenitore e munitelo di un elemento riscaldante (20 gradi) e lasciatelo scoperto per 24 ore. Dopo 24 ore inserite nel contenitore una pompa dell’acqua e azionatela. In seguito aggiungete il fertilizzante A e mescolate per 5 minuti. Poi aggiungete la stessa quantità di fertilizzante B e mescolatelo per 5 minuti. Poi versate gli additivi e mescolate ancora per 5 minuti.

Prima di irrigare il pH dell’acqua deve essere regolato. Dopo averlo fatto mescolare ancora l’acqua per 10 minuti. Lasciate riposare il contenitore per 20 minuti. Dopo il tempo trascorso, controllate ancora il valore del pH e regolatelo di nuovo se necessario. Mescolate ancora per gli ultimi 5 minuti. Avrete così un contenitore di alimentazione che piacerà molto alle vostre piante!

Pompa sommersa

Perché è una buona idea lasciare scoperto il contenitore per 24 ore?

Generalmente nell’acqua di rubinetto non è presente il cloro. Tuttavia, il cloro viene applicato spesso quando si fanno riparazioni urgenti alla rete di distribuzione idrica. Per esempio in caso di una perdita, sostituzione di vecchi tubi o quando vengono collocati nuovi tubi sulla superficie stradale. Si aggiunge cloro per contrastare la diffusione di legionella e dei batteri escherichia coli. Tuttavia un eccesso di cloro è dannoso per le piante. Per questo motivo lasciate il contenitore di alimentazione scoperto per 24 ore dopo averlo riempito. In tal modo il cloro può evaporare dall’acqua. Non è necessario fare altro, l’evaporazione avviene da sola.

Fra l’altro le società di depurazione delle acque comunicano anche sempre più spesso che fanno più fatica a depurare l’acqua. Vengono rilevate concentrazioni sempre più elevate di pesticidi e insetticidi nella falda freatica, ma anche sostanze chimiche come sostanze poli- e perfluoroalchiliche (GenX, PFOS, PFOA). Si tratta di sostanze create dall’uomo che non sono presenti naturalmente nell’ambiente e che evaporano ugualmente dall’acqua riscaldata nell’arco delle 24 ore.

Tutto quel mescolare è proprio necessario?

La maggior parte dei coltivatori utilizza fertilizzanti a 2 componenti (A e B). Alcuni coltivatori usano anche fertilizzanti a un solo componente. Una pianta ha sempre bisogno di 12 elementi (NPK, Ca, Mg, S, Bo, Co, Mn, Fe, Zn e Mo) per poter crescere e fiorire in modo ottimale. E se mancasse uno di questi 12 elementi? Allora la vostra pianta prima o poi mostrerà dei difetti. Un fertilizzante a 2 componenti (A e B) è composto da 12 elementi mentre un fertilizzante a un componente è composto da 10 elementi. Un fertilizzante ad un componente viene usato più spesso nei substrati di terra. Questi substrati di terra (Light Mix, Full Mix, Pro Mix, ecc.) sono stati spesso già premiscelati con fertilizzanti (in polvere), per cui con l’uso di un ulteriore fertilizzante ad un componente i difetti saranno assenti più a lungo.

Infine, torniamo al contenitore di alimentazione. La temperatura ideale dell’acqua per aggiungere i fertilizzanti è compresa fra 16 e 20 gradi centigradi. Questa è anche la temperatura ideale per poter misurare accuratamente il pH. Azionate la pompa dell’acqua ed assicurarsi che la pompa stia sul fondo e che pompi l’acqua verso l’alto.

Preparate le bottiglie dei vostri fertilizzanti A e B e un misurino per liquidi e mettete il vostro misuratore di EC nel contenitore prima di dosare i fertilizzanti nel contenitore. Preferite un misuratore di EC con un cavo lungo e un elettrodo all’estremità. Non accontentatevi di uno strumento a basso costo. Prima o poi fluttuerà nell’acqua come una boa. Investite in un buon misuratore di EC! Con o senza misuratore integrato di pH.

Utilizzate sempre la stessa proporzione per il dosaggio dei fertilizzanti A e B. Se usate 100 ml di fertilizzante A, allora usate anche 100 ml di fertilizzante B. In questo modo le proporzioni fra i fertilizzanti rimangono equilibrate.

Perché non si può semplicemente aggiungere insieme il fertilizzante A e quello B? In caso di aggiunta contemporanea dei fertilizzanti, ci sono alcuni elementi dei fertilizzanti che reagiscono insieme. Questo è anche il motivo per cui gli elementi sono separati in una bottiglia A e una bottiglia B. Si tratta principalmente dell’elemento calcio. Quest’ultimo non si combina bene con gli elementi zolfo (solfato) e fosforo (fosfato) in concentrazioni elevate. Questi elementi precipitano nel contenitore di alimentazione e quindi sono difficilmente assimilabili dalle piante. Tuttavia il calcio è un elemento importante per le piante, che ha un grosso influsso sulla resa finale nonché sul peso a secco.

E così comprendiamo anche il motivo per cui è necessario mescolare proprio per 5 minuti prima di poter aggiungere una nuova dose di fertilizzante. In questo modo la concentrazione elevata di fertilizzante viene mescolata bene con l’acqua e non si verificano precipitazioni!

Vale lo stesso principio per tutti gli additivi (stimolatori di fioritura, stimolatori della crescita, enzimi, stimolatori delle radici, ecc.) che vengono aggiunti. Dopo aver mescolato i fertilizzanti A e B, aggiungete uno per uno gli additivi e mescolate per altri 5 minuti dopo ciascuna aggiunta.

Una volta aggiunti tutti i fertilizzanti additivi prodigiosi si può regolare il valore del pH.

Consiglio: quando si utilizza un misuratore di EC durante l’aggiunta del fertilizzante e degli additivi, collocate il suo elettrodo il più lontano possibile dal punto in cui i fertilizzanti sono aggiunti nell’acqua. In questo modo non vi sono concentrazioni elevate di fertilizzanti in prossimità del misuratore e potrebbero danneggiare l’elettrodo.

Misuratore di pH ed EC

Regolazione del valore del pH

La regolazione dell’acidità nel contenitore di alimentazione generalmente non è così difficile. Dopo aver mescolato tutti i fertilizzanti e gli additivi, lasciate continuare la pompa dell’acqua a pompare e mescolare. Quindi prendete un regolatore di pH liquido che normalmente è venduto in 2 flaconi diversi, pH meno e pH più. Utilizzate un buon misuratore calibrato con sufficiente carica della batteria.

Appendete dall’altra parte del contenitore il misuratore di pH nell’acqua e cominciate ad aggiungere il pH meno o il pH più goccia a goccia finché si raggiunge il corretto valore di pH. Anche in questo caso è importante che le sostanze non vengano aggiunte rasente il misuratore di pH perché può distruggere il misuratore. Perfino i modelli più costosi non sono resistenti.

Per ottenere un contenuto ottimale del contenitore di alimentazione misurate ancora una volta il valore del pH dopo 20 minuti. Perché 20 minuti? Tutte le sostanze presenti e aggiunte nell’acqua, come i fertilizzanti, gli additivi, gli innalzatori o gli abbassatori del pH e l’ossigeno reagiranno fra loro. Si verificano ancora legami chimici dopo la prima misurazione del valore del pH, per cui lo stesso può fluttuare.

Consiglio: calibrate una volta alla settimana il misuratore di pH che utilizzate. Pulite l’elettrodo del pH dopo ogni uso sciacquandolo con acqua demineralizzata. In seguito soffiate sull’elettrodo per pulirlo, immergete l’elettrodo in KCL liquido e collocate nuovamente il tappo di copertura sull’elettrodo. È pronto per essere usato la prossima volta!

Il vostro contenitore di alimentazione adesso è perfettamente a posto. Le piante possono essere finalmente innaffiate.

Photos: TWC The Water Company