Ascophyllum nodosum

Exitable
26 Sep 2014

Gli Yankees la chiamano "il crack delle piante" per il suo effetto sulla cannabis. In Europa è tra gli stimolatori o booster più utilizzati per promuovere la radicazione, la crescita e la fioritura. Sto parlando di Ascophyllum nodosum, un'alga bruna facilmente rintracciabile sulle coste atlantiche dalla Norvegia al Portogallo e nelle coste dell'Atlantico nord occidentale. La raccolta di quest'alga è volta principalmente alla produzione di stimolatori e fertilizzanti per le piante, alla produzione di alginati (un additivi addensanti, emulsionanti o stabilizzanti alimentari) e alla produzione di integratori alimentari per il consumo umano ed animale.


Gli Yankees la chiamano "il crack delle piante" per il suo effetto sulla cannabis. In Europa è tra gli stimolatori o booster più utilizzati per promuovere la radicazione, la crescita e la fioritura. Sto parlando di Ascophyllum nodosum, un'alga bruna facilmente rintracciabile sulle coste atlantiche dalla Norvegia al Portogallo e nelle coste dell'Atlantico nord occidentale. La raccolta di quest'alga è volta principalmente alla produzione di stimolatori e fertilizzanti per le piante, alla produzione di alginati (un additivi addensanti, emulsionanti o stabilizzanti alimentari) e alla produzione di integratori alimentari per il consumo umano ed animale.

Gli Yankees la chiamano "il crack delle piante" per il suo effetto sulla cannabis. In Europa è tra gli stimolatori o booster più utilizzati per promuovere la radicazione, la crescita e la fioritura. Sto parlando di Ascophyllum nodosum, un'alga bruna facilmente rintracciabile sulle coste atlantiche dalla Norvegia al Portogallo e nelle coste dell'Atlantico nord occidentale. La raccolta di quest'alga è volta principalmente alla produzione di stimolatori e fertilizzanti per le piante, alla produzione di alginati (un additivi addensanti, emulsionanti o stabilizzanti alimentari) e alla produzione di integratori alimentari per il consumo umano ed animale.

In questo articolo andrò ad illustrare l'utilizzo agricolo e quindi sulla cannabis delle alghe brune e nella fattispecie di Ascophyllum nodosum. Quest'alga contiene tracce di macro e micronutrienti, una gran quantità di acidi organici e altri componenti molto interessanti per il corretto mantenimento della pedofauna, ma la sorpresa è nel contenuto di fitormoni che altro non sono se non le molecole capaci di fornire stimoli alle piante. Ed è proprio sul contenuto di fitormoni che dovrebbero rizzare le antenne i growers che desiderano un prodotto capace di stimolare la cannabis in ogni stadio – dal radicamento alla fioritura – e capace di risanare piante deboli donandogli vigore.

La prima classe di ormoni che andiamo ad approfondire sono le auxine. L'acido indol-3-acetico, conosciuto come IAA, è stato il primo composto scoperto tra le auxine; provate a guardare sulle etichette dei vostri booster, se c'è l'ingrediente IAA molto probabilmente si tratta di un estratto di alghe brune. I benefici delle auxine sono numerosi, ad esempio aumenta l'elasticità dei rami così da garantire una maggiore resistenza alle rotture dovute ad agenti esterni (come vento, grandinate, passaggio di animali, etc etc) e anche permettere molto più facilmente il posizionamento delle piante sotto una rete da scrog. Inoltre le auxine sono responsabili di accelerare la differenziazione e la crescita delle cellule, caratteristica questa utilissima in caso di rotture accidentali o in caso di un eccessivo supercropping (supercropping è la tecnica di HST o High Stress Technique applicata alla cannabis). Ulteriori utilizzi delle auxine – se vogliamo, più mirati – sono il ritardare la senescenza dei frutti, impedire la cascola dei fiori inducendo maggiore resistenza agli stress ambientali e, soprattutto per i growers, la stimolazione delle nuove radici nei cloni.

Un dettaglio non trascurabile di Ascophyllum nodosum è che contiene differenti molecole della classe delle auxine, integrando sia molecole che provocano distensione cellulare sia, cosa importantissima, molecole auxiniche che provocano maggior divisione cellulare: questo significa che le piante crescono sia perché le loro cellule si allungano di più sia perché le loro cellule si dividono maggiormente. Quest'ultima caratteristica da me descritta è tipica delle auxine ricavate dalle alghe.

Un'altra classe di composti fitormonici, promotori della crescita, sono le citochinine.

Le citochinine sono composti organici sintetizzati negli apici radicali e, come le auxine, svolgono differenti funzioni sulle cellule vegetali che sono per noi coltivatori interessantissime. Le citochinine stimolano la divisione cellulare e la distensione in senso radiale di quest'ultime, inducono la produzione di germogli ascellari (quindi rendono le piante più simili a cespugli), ritardano la senescenza dei tessuti, aumentano il trasporto effettivo di nutrienti verso i tessuti trattati e inducono una maggiore produzione di fotosintetizzanti così da fornire più vigore alle piante. 

Le Gibberelline sono un'altra grande famiglia di composti ad azione fitormonale prodotte dalle piante per regolare la crescita stimolando la divisione cellulare, sono capaci di indurre allungamento degli internodi, di regolare la fioritura e di stimolare la germinazione dei semi.

Fin qui non ho parlato degli effetti degli ormoni sulle radici (che chiaramente ci sono) perché rimando i growers interessati ad approfondimenti personali sul tema: ai coltivatori inesperti basti sapere che se vogliono sperimentare somministrando ormoni in purezza dovrebbero utilizzare piante con un apparato radicale ben sviluppato.

Ascophyllum nodosum contiene inoltre altri composti organici dalle proprietà benefiche tra cui polisaccaridi, acidi organici ed amminoacidi che se aggiunti al terreno contribuiscono in maniera effettiva all'attivazione ed allo sviluppo della vita nella rizosfera. Questo significa che la pianta quando riceve un estratto di questa alga riceve sia nutrienti che stimoli per acquisire vigore in qualsiasi stadio sia (radicazione, vegetativa o fioritura).

Ascophyllum nodosum può esser usata in qualsiasi momento: può esser usata come soluzione pregerminativa per i semi (agisce come i comuni seed booster in vendita sul mercato, lasciare in ammollo i semi da 12 a 24 ore), si può utilizzare come fertilizzante direttamente spruzzato sui cotiledoni senza paura di uccidere le giovani nate, si utilizza come bagno in cui mettere i cloni prima di spostarsi al clonex e poi metterli nel substrato di radicazione. In fase vegetativa si può somministrare o al substrato, quindi aggiungendolo al normale fertilizzante in uso, o per via fogliare in quanto induce una crescita rapidissima fin dalle prime applicazioni. Personalmente considero obbligatorio Ascophyllum nodosum per via fogliare durante la vegetativa perché aiuta le piante a superare molti stress ambientali e accelera la crescita esponenzialmente.

In fase di fioritura la differenza maggiore si avrà se utilizzato in fertirrigazione come stimolatore della fioritura. Io di solito lo applico per via fogliare anche in fioritura fermandomi alla quarta o quinta settimana. L'effetto di stimolazione della fioritura è incredibile, basti pensare che è il costituente base della stragrande maggioranza degli stimolatori di fioritura presenti sul mercato (ancora una volta invito a leggere gli ingredienti riportati in etichetta).

Personalmente utilizzo Ascophyllum nodosum per tutto, dai trapianti al superamento degli stress, alla stimolazione in genere di qualsiasi organo vegetale. Se per esempio incontro un ramo spezzato o debole, lo irroro di Ascophyllum nodosum appena spente le luci per tre giorni, al quarto giorno già avrà acquisito forza e starà tornando al suo vigore originario con poco o pochissimo stress.

Provatela anche voi quest'alga e verificherete dopo pochi giorni perché gli americani la chiamano "la droga per le piante". Hanno proprio ragione, una stimolazione cos forte rende gli estratti di Ascophyllum nodosum obbligatori tra i prodotti da comprare per coltivare buona cannabis.

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