TASSO DI VENTILAZIONE

Con che frequenza dovrei arieggiare l'area di coltura? In che momento è più benefico, quando le luci sono accese o spente, durante la crescita vegetativa o durante la fioritura?

Con che frequenza dovrei arieggiare l'area di coltura? In che momento è più benefico, quando le luci sono accese o spente, durante la crescita vegetativa o durante la fioritura?

David B.,

Internet

La ventilazione è usata con due finalità: rinfrescare l'area e fornire alle piante aria ricca di anidride carbonica (CO2). Se si utilizzano fonti di luce raffreddate ad aria, arriverà poco calore dalle stesse all'area di coltura ed è relativamente facile rinfrescare la stanza quando fuori fa più fresco che all'interno.

D'altro canto gli spazi non isolati talvolta sono ampiamente influenzati dal clima. Nelle aree fredde bisogna fornire calore all'area di coltura per tenerla calda. Al contrario, se il clima è caldo, l'aria esterna potrebbe essere troppo calda per rinfrescare una coltura.

Tenendo presente questi fattori, oltre al numero di fonti di luce e la dimensione dell'area, si possono capire i parametri necessari per il flusso d'aria. Se non si usa un arricchimento di CO2, la temperatura ideale è di 21-22°C durante le ore di luce e di non oltre 5°C più bassa nel periodo di buio. Con un arricchimento di CO2 l'area può essere mantenuta a una temperatura di 30-32°C, il che favorisce una crescita rapida.

Durante la fase di buio le piante non effettuano la fotosintesi, quindi non usano CO2 ma traspirano, quindi l'umidità deve essere rimossa utilizzando un flusso costante.

Dato che avrete notato che la CO2 fa parte dell'equazione di ventilazione, la CO2 è uno dei due ingredienti utilizzati dalle piante per produrre zuccheri, con l'ausilio della luce per potenziare il processo. L'aria contiene circa 380 PPM di CO2. Sotto fonti di luce potente come quella di un'assolata giornata estiva o sotto a una fonte da 1000 watt che copre 1,5 metri all'interno, le piante possono usare fino a 1200-1300 PPM. La combinazione di luce elevata, aria arricchita di CO2 e calde temperature crea le condizioni favorevoli a una crescita più rapida e maggiore delle piante, che così arrivano a maturazione in meno tempo.

Quando si arieggia l'area, si apporta aria con un livello di CO2 dell'aria nell'ambiente. A prescindere da quanto sia buono il sistema di ventilazione, questo non può consentire la crescita garantita dai sistemi che utilizzano l'arricchimento di CO2. Le piante usano tutta la CO2 nello spazio a disposizione molto rapidamente, quindi bisogna rifornirla costantemente, altrimenti le piante smetteranno di crescere. Si può controllare la quantità di CO2 disponibile alle piante posizionando un misuratore di PPM di CO2 nel canopo. Quando diminuisce la quantità d'aria, il tasso di fotosintesi delle piante decrementa. Per fare in modo che non accada, utilizzate un ventilatore per creare un flusso costante, che porti aria fresca al canopo e mantenga l'attività di fotosintesi delle piante. Sia la ventilazione, ossia l'apporto di aria fresca nell'area, che la circolazione, che sposta l'aria fresca al canopo, rimuovono l'aria viziata e sono necessarie per la pianta.

Per questi due motivi, consiglio un sistema chiuso dotato di fonti raffreddate ad aria che prelevano l'aria dall'esterno per lo spazio di coltura e che espellono l'aria calda verso l'esterno.

La soluzione ideale sarebbe quella di raffreddare lo spazio con un condizionatore d'aria e riscaldarlo con un generatore di CO2, che brucia il gas naturale o il propano ed emette CO2, calore e umidità.

L'aria sarà arricchita utilizzando il generatore di CO2 quando l'area ha bisogno di calore e utilizzando dei serbatoi di CO2 durante i periodi di caldo. I serbatoi sono collegati a un misuratore di PPM a dei comandi di emissione. Il generatore è collegato a un termostato e si attiva ogniqualvolta sia necessario del calore.