Lavare le cime dopo il raccolto per fumare più pulito

23 Feb 2020

Potrebbe sembrare strano quando se ne sente parlare per la prima volta, e può sembrare spaventoso, ma lavare le cime dopo il raccolto può migliorare notevolmente la qualità del prodotto finale, soprattutto se si sono verificati problemi di parassiti o si è coltivato in un ambiente polveroso.


Durante le settimane del periodo di fioritura, le piante accumulano ogni sorta di sostanze contaminanti. Possono essere polvere, sporcizia, insetti, che incideranno sul sapore e sulla qualità finali delle cime.

Per ottenere un buon prodotto pulito, si possono lavare le cime dopo il raccolto, affinché si eliminino i contaminanti dalle cime. È facile da fare e non lava via oli, cannabinoidi o terpeni.

Tutti i coltivatori sono inizialmente scettici sul lavaggio delle cime, ma tutti quelli che l’hanno provato hanno giurato di non voler più raccogliere senza lavare le cime. Sostengono che la differenza è davvero enorme. Quindi, perché non provarci e vedere cosa ne pensate?

Seguite questa guida e fateci sapere cosa avete fatto.

Lavare le cime dopo il raccolto

La preparazione è importante. Assicuratevi di avere tutto ciò di cui avete bisogno, prima di raccogliere la pianta. Tagliate un ramo, potate se volete, quindi lavare la cima e appendetela nella stanza di essiccatura.

Assicuratevi che la zona di essiccatura sia pulita e pronta e preparate gli strumenti necessari per lavare le cime dopo averle raccolte.

Cosa vi serve per lavare le cime

Avrete bisogno di 3 contenitori, preferibilmente secchi, per metterci l’acqua. Questi contenitori devono essere abbastanza grandi da poter coprire completamente con l’acqua le cime. 

Secchio A

Nel secchio A, avrete bisogno di acqua calda, non troppo calda. Una temperatura di 20°C circa va bene. Per ogni litro d’acqua nel contenitore, aggiungete 2 cucchiaini di lievito in polvere e 2 cucchiaini di succo di limone.

Questi due agiranno insieme per contribuire a sminuzzare sporco e altri contaminanti per eliminarli dalle cime, ma non scioglieranno o spezzeranno i tricomi.

Secchio B

Nel secchio B avrete solo acqua calda, anche qui intorno ai 20°C, ma non aggiungete altro. Questo secchio verrà utilizzato per risciacquare l’acqua del primo secchio.

Secchio C

Il secchio C conterrà acqua fredda. Questo è l’ultimo secchio e viene utilizzato per assicurarsi che sia stato risciacquato tutto dalle cime.

Come lavare le cime dopo il raccolto

Assicuratevi che sia tutto pronto prima di tagliare qualsiasi parte della pianta. Tagliate, lavate e poi appendete a essiccare. Più siete preparati, più sarà facile e senza stress l’operazione che andate a svolgere.

Tenete tutti i secchi allineati pronti e fate in modo che l’area di essiccatura sia pulita, oltre che pronta per appendervi le cime.

Una volta che siete pronti, è tempo di procedere alla raccolta!

Passaggio 1: Tagliate un ramo dalla pianta

Togliete un ramo dalla pianta. Cercate di no toccare le cime, quindi tagliate abbastanza gambo per poter gestire il ramo, senza maneggiare le cime stesse.

Passaggio 2: Potate le cime

Se tagliate le cime mentre sono umide, conviene potarle adesso, prima di lavarle. Questo consentirà di eliminare la clorofilla che è gocciolata sulle cime dalle foglie tagliate e di rimuovere eventuali piccoli frammenti di fogliame che potrebbero essere rimasti.

Se avete intenzione di potare la pianta a secco, andate al passaggio 3.

Passaggio 3: Immergete nel secchio A

Prendete il ramo e immergetelo completamente nell’acqua nel secchio A. Il succo di limone e il bicarbonato di sodio agiscono insieme per rimuovere sporco e detriti dalle cime. Vedrete che le particelle emergono fino alla superficie sull’acqua.

Scuotete delicatamente le cime da un lato all’altro e lasciatele immerse per circa 30 secondi, agitandole costantemente nell’acqua. Siate delicati, ma più riuscite a scuotere, più agenti contaminanti potranno essere rimossi.

Passaggio 4: Scrollate via l’eccesso d’acqua

Dopo trenta secondi, togliete il ramo dall’acqua e scuotetelo per altri trenta secondi circa per eliminare le gocce d’acqua più grandi e qualsiasi detrito ancora attaccato alle cime.

Una volta soddisfatti vedendo che la maggior parte dell’acqua è stata scrollata via, immergete di nuovo il ramo, ma questa volta nel secchio B.

Passaggio 5: secchio B

Ripetete i passaggi 3 e 4, ma nel secchio B. Questo serve a eliminare tutta l’acqua rimasta dal secchio A. Agitate in acqua per circa 30 secondi e scuotete poi di nuovo per altri trenta secondi circa fuori dall’acqua.

Eliminate tutta l’acqua possibile prima d’immergere infine il ramo in un secchio d’acqua fredda, il secchio C.

Passaggio 6: secchio C

Per fare in modo che tutti i contaminanti vengano rimossi dalle cime, va effettuato un risciacquo finale in acqua fredda. Avrete ormai notato l’accumulo di particelle sula superficie dell’acqua presente nei secchi A e B.

La rimozione di queste particelle dalle cime darà un prodotto finale molto più pulito e gustoso, soprattutto se si sono verificati problemi con insetti o polvere nella stanza di coltivazione.

Passaggio 7: Appendete a essiccare

Dopo che le cime sono state lavate e tutta l’umidità in eccesso è stata tolta, bisognerebbe appendere il ramo a essiccare, con un forte flusso d’aria puntato su di esso.

Accendete i ventilatori a massimo regime per circa un’ora in modo tale che le gocce d’acqua più grandi evaporino. Un buon flusso d’aria è fondamentale per tenere muffa e ascomiceti lontani dal raccolto.

Quando tutte le gocce d’acqua grandi sono scomparse, diminuite la velocità dei ventilatori e mantenete un leggero flusso d’aria costante nella stanza di coltivazione.

Il lavaggio delle cime aumenta le possibilità di muffa?

No, non è così. Potrebbe sembrare strano per i coltivatori indoor, ma dovete capire che le piante di cannabis coltivate all’aperto riceveranno pioggia e saranno costantemente umide. Non sono le cime bagnate ciò che provoca la formazione di muffe e marciume, bensì l’aria viziata e l’elevata umidità.

Finché si mantiene un buon flusso di aria fresca verso la pianta e si mantengono i livelli di umidità al di sotto del 55%, le probabilità di muffa sono minime.

Il lavaggio delle cime lava via THC e terpeni?

Si potrebbe pensare che lavare le cime tolga qualcosa dalla pianta, ma la pianta di cannabis è abituata a bagnarsi nel suo habitat naturale e questo non incide sulle resine e sugli oli.

Per rimuovere i cannabinoidi e gli oli da una pianta di cannabis, in genere vengono utilizzati solventi che li sciolgono o temperature basse che li scindono. Il solo lavaggio delle cime seguendo il procedimento descritto non farà che migliorare la qualità delle cime.

E non preoccupatevi, il sapore delle cime non sarà influenzato neanche dal succo di limone e dal bicarbonato di sodio.

Lavare via il marciume radicale e le muffe

Anche se lavare le cime contribuirà a pulirle, se la pianta è stata colpita da marciume delle cime, non potrà essere lavata e non dovrebbe essere utilizzata in nessun caso. Neanche per produrre oli ed estratti.

Fumare o ingerire particelle di muffa può essere estremamente dannoso per la salute. Se trovate del marciume nelle cime, le stesse dovrebbero essere gettate via, in quanto lavarle non risolverà il problema.

L’oidio è un altro tipo di muffa che può attaccare una pianta di cannabis. In alcuni casi limitati in cui l’oidio attacca solo le foglie, può essere lavato via con perossido di idrogeno al 3% in soluzione acquosa.

Se trovate un certo tipo di marciume o muffa sulle cime della pianta, è vivamente consigliato buttarli via, perché lavarle non eliminerà tutta la muffa dalle stesse.

Si dovrebbero lavare le cime dopo il raccolto?

Dipende da voi, ovviamente. Tuttavia, se si è verificato qualche tipo di problema durante il ciclo di fioritura, si consiglia di lavare le cime dopo averle raccolte.

Se gli insetti avessero infestato la pianta durante la fioritura, sarebbero morti sulle cime, avrebbero deposto le uova, prodotto degli scarti e si sarebbero riprodotti. Tutto ciò rimane poi sulle cime. Ovviamente non volete questo genere di cose sulle cime e lavarle permetterà di rimuoverle.

Inoltre, se avete notato un grande accumulo di polvere sul ventilatore durante la crescita, lo stesso vale per le cime, anche se non si vede così chiaramente. Se avete coltivato in un ambiente sporco o se arriva sporcizia dall'esterno, dovreste lavare le cime.

Lavate la frutta e la verdura prima di mangiarle, forse dovreste quindi provare a lavare le cime prima di essiccarle.

Provateci!

Se avete già pensato in passato di lavare le vostre cime, ma come la maggior parte delle persone eravate restii a farlo, non dovete necessariamente lavare l’intero raccolto per provare. Perché non lavare solo alcuni rami e lasciarne alcuni non lavati?

Potete quindi vedere la differenza tra i due e verificare se ci sono risultati diversi a livello di qualità. Sono certo che non rimarrete delusi.