La finta depenalizzazione
Ecco cosa ha stabilito il governo con il provvedimento della scorsa settimana
La depenalizzazione riguarderà soltanto le violazioni di delle prescizioni nella coltivazione per scopi terapeutici. Saranno interessati da questa finta depenalizzazione soltanto i centri di ricerca autorizzati alla coltivazione per scopo terapeutico. Quando la montagna partorisce il topolino. Nel decreto depenalizzazioni che il governo ha approvato la scorsa settimana, infatti, si aspettava un segnale importante e deciso rispetto al tema della cannabis e della sua coltivazione. Ma il provvedimento, appunto, riguarderà soltanto le violazioni delle prescrizioni nella coltivazione per scopi medici che dall'entrata in vigore di questo provvedimento diventeranno semplici illeciti amministrativi.
Ad accollarsi "il merito" di questa frenata è stato il partito dell'attuale ministro della Salute, il Nuovo Centro Destra (NCD). Queste le dichiarazioni del ministro Beatrice Lorenzin:"Non c'è nessuna depenalizzazione della cannabis, abbiamo già autorizzato la produzione a uso terapeutico". "L'impianto che produce la cannabis (come l'Istituto farmaceutico militare) a titolo terapeutico ha un processo autorizzatorio. Se ci sono delle prescrizioni in cui ci sono delle violazioni, alla prima violazione scatta un'ammenda amministrativa molto pesante, e se non si ripristina la procedura viene revocata l'autorizzazione".