Il risveglio della vita

Soft Secrets
13 May 2011

Pensate a come germina un seme nel suo stato naturale. Immaginate che questa nascita ci dà la chiave per capire quello di cui ha bisogno un seme per una corretta germinazione: umidità, buio e una temperatura non aggressiva.


Il fenomeno che accade in natura è che cada sul terreno e rimanga sotterrato superficialmente. Con la primavera, arrivano un caldo moderato e le piogge primaverili. L'acqua entra nell'embrione del seme che si sveglia e nasce, si apre il rivestimento e nasce la pianticella che si fa strada nel terreno, fino ad arrivare in superficie.

Questo ci indica anche le migliori condizioni per conservare i semi senza rovinarli: devono stare al riparo dalla luce, con poca umidità e temperature basse. A questo si deve la consuetudine di alcuni centri di giardinaggio di conservarli in frigorifero, sebbene in alcuni casi possa essere peggio il rimedio della malattia, poiché di solito nei frigoriferi c'è molta umidità e questo è estremamente dannoso per la conservazione. Per questo motivo, bisogna utilizzare un frigorifero speciale o un recipiente a tenuta stagna che possa tenere i semi isolati dall'umidità.

All'interno del rivestimento c'è un piccolo feto della pianticella.

Metodi di germinazione

Questo è dovuto al fatto che seminare la cannabis costa, per cui si cerca di curare i semi al massimo sin dall'inizio per contribuire al successo della coltivazione. Se la cannabis fosse legale, il prezzo dei semi si ridurrebbe molto, in quanto la produzione industriale sarebbe agevolata. In questo caso, non ci sarebbero problemi a irrigare il terreno e a mettere i semi direttamente. Nel terzo numero del 2010 abbiamo pubblicato un articolo completo sui semi F2 di White Dwarf e su come i responsabili dei test hanno utilizzato molti semi. In questo caso i semi sono stati fatti germinare direttamente nella terra madre, con un indice di successo molto elevato.

Uno dei metodi di germinazione più noti prevede l'utilizzo di carta inumidita. Si può anche usare un panno o una garza. Si mettono i semi su tre o quattro strati di carta da cucina e li si ricopre con altri tre o quattro strati. In seguito, s'inumidisce con un nebulizzatore e si fa uscire l'umidità in eccesso perché non si producano infezioni. Bisogna mettere il tutto in un recipiente che mantenga l'umidità costante e che protegga i semi dalla luce: la procedura più diffusa è quella di mettere il tutto in un tupperware o fra due piatti. Per mantenere una temperatura media, ma senza esagerare, si possono scegliere luoghi come la parte superiore degli elettrodomestici, come la televisione o il frigorifero. Non usate mai luoghi troppo caldi, come una stufa o un camino. Se la temperatura è troppo alta, i semi germogliano male e si secca il substrato, il che costituisce un grande pericolo per le piccole pianticelle appena nate.

Controllate quotidianamente per verificare che l'umidità sia costante. Non appena si rompe il rivestimento e fa capolino la piccola radice, bisogna trapiantare. Agite con molta attenzione, facendolo a mano, sebbene alcuni utilizzino delle pinzette. Irrigate il substrato, praticate un'apertura molto superficiale, mettete il seme e ricoprite con un po' di substrato. L'apertura non deve essere molto grande: basta il doppio delle dimensioni del seme. Se il seme rimane molto sotterrato, si riducono le possibilità che raggiunga la superficie. Conviene irrigare il substrato prima di mettervi il seme, perché se lo fate dopo, la forza dell'acqua può scoprire il seme o sotterrarlo in modo sbagliato.

Un altro sistema di pregerminazione è quello di mettere il seme in un bicchier d'acqua per 24 ore. I semi pieni d'aria galleggiano e di certo daranno pessimi risultati. Tenete i semi in acqua solo un giorno e passate poi al substrato preinumidito. Con questa tecnica, l'acqua entra nel seme e sveglia l'embrione. Se si allunga troppo questo processo, può essere controproducente. Un altro sistema è quello di germinare in Jiffy, nome commerciale di alcune pastiglie di torba compresse. Una volta inumidite, l'ammasso di torba è spugnoso ed è dunque un substrato ideale per la germinazione.

Un'altra possibilità è quella di germinare in semenzai di plastica. Ricordatevi di preinumidire il substrato e di non sotterrare a gran profondità. Utilizzate un seme in ogni apertura. Si può anche germinare direttamente in piccoli vasi. Si può mettere della pellicola di plastica trasparente sul vaso in modo che trattenga l'umidità. Bisogna controllare costantemente e non appena fuoriescono le pianticelle, togliete la copertura.

In commercio si trovano semenzai in cartone che si possono trapiantare direttamente nella terra. Ad ogni modo questo sistema non garantisce vantaggi provati, dato che serve per non stressare la pianta, ma il processo per passare attraverso il cartone e uscire dal substrato richiede uno sforzo al seme. Può essere che tale sforzo sia maggiore di questo richiesto nel trapianto. Un altro sistema sconsigliato è quello di germinare vari semi nello stesso contenitore e separarli durante il trapianto. Le radici tendono a ingarbugliarsi e possono essere danneggiate durante la separazione.

Prime cure

Chi ha fra le mani un bebè di marijuana, deve comportarsi di conseguenza. Ha poche riserve, per cui bisogno controllare che la pianticella non secchi. Attenzione però: la pianta respira attraverso la radice, per cui se è a contatto con troppa acqua affogherà.

Per questo motivo bisogna verificare che tutti i contenitori o semenzai che utilizziamo abbiano dei fori di drenaggio. In commercio, nei centri di giardinaggio, si trovano vari substrati concepiti per i semenzai, con una struttura molto fine, un buon drenaggio e poco concime, che permette alla radice di svilupparsi facilmente e senza soffrire.

Bisogna fornire luce dall'inizio. In indoor si sviluppano molto bene con fluorescenti: i tubi devono stare a circa dieci centimetri di distanza. In outdoor, se il sole è molto forte, si può utilizzare un filtro per l'ombra, ma bisogna lasciare che la pianta si adatti al sole il più velocemente possibile. Se non hanno luce, crescono sottili e deboli.

La prima coppia di germogli della nostra pianticella si chiamano foglie false o cotiledoni. La pianticella mangia da questa riserva e poi la elimina, quando spunta la prima coppia di foglie reali. Questa prima coppia di foglioline reali mostra l'inizio del passaggio seguente: la crescita vegetativa.

 

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