In Francia è multa per i consumatori di cannabis nelle città

05 Sep 2020

Alcuni osservatori economici pensavano che Emmanuel Macron sarebbe stato costretto a legalizzare la cannabis dopo la crisi sanitaria, ma questo è tutt'altro che vero. La Francia ha 5 milioni di consumatori di cannabis, regolari o occasionali, e secondo alcuni economisti, la legalizzazione potrebbe far guadagnare allo Stato diversi miliardi di euro all'anno.


In Francia si prende facilmente una multa qualora si fosse consumatori di cannabis. La sperimentazione del governo francese sta prendendo sempre più piede di città in città con molti disagi per tutti i consumatori. L'editoriale a cura di Olivier di Soft Secret France

In Francia è multa per i consumatori di cannabis

 La cannabis legalizzata creerebbe anche decine di migliaia di posti di lavoro. Secondo alcuni analisti, la legalizzazione potrebbe aiutare a uscire dalla crisi e rilanciare l'economia francese. Ma il governo ha invece scelto di intensificare la repressione sia dei trafficanti che dei consumatori. Qualche mese fa il ministro dell'Interno Christophe Castaner ha presentato il suo piano governativo per la lotta al narcotraffico con la creazione dell'Ofast (Ufficio antidroga). Secondo Castaner, la lotta al traffico degli stupefacenti dovrebbe essere la priorità al termine del quinquennio, ma il governo ha deciso anche di far fronte alla domanda emettendo, dopo diversi anni di attesa, la famosa multa forfettaria per consumo di droga. Mentre l'uso della cannabis ricreativa e terapeutica diventa un luogo comune tra il grande pubblico, il governo sta intensificando la cosiddetta "guerra alla droga". È una telenovela che va avanti dal 2016 e che abbiamo seguito da molto vicino noi di Soft Secrets. Nel suo libro "Revolution", pubblicato pochi mesi prima delle elezioni presidenziali, Emmanuel Macron si è detto favorevole alla depenalizzazione dell'uso della cannabis. Ma il presidente ha giocato un terribile scherzo ai consumatori di cannabis francesi. Questa misura, presentata all'inizio come uno sviluppo positivo, finisce per  risultare invece particolarmente repressiva. L'obiettivo di questa nuova legge non è depenalizzare la cannabis ma, al contrario, sanzionare meglio i consumatori. La legge è stata approvata in Senato e in Assemblea alla fine del 2018, poi pubblicata in Gazzetta ufficiale il 24 maggio 2019. Ma il provvedimento, inteso tra l'altro ad alleggerire il lavoro di ufficiali di polizia e magistrati, non ha fatto altro che peggiorare la situazione.  Dal 16 giugno 2020, l'esperimento è iniziato nelle città di Créteil, Boissy-Saint-Léger Rennes e Reims e dovrebbe durare tutta l'estate. Da metà luglio è stato esteso alle città di Lille e Marsiglia, successivamente all'intero territorio nazionale. L'importo della multa, che dovranno pagare i consumatori colti in flagrante, è di 200 euro, ridotti a 150 se pagati entro 15 giorni e portati a 450 se pagati dopo 45 giorni. Contrariamente a quanto originariamente annunciato, il reato verrà iscritto nel casellario giudiziario. Le sanzioni saranno raccolte dal Centro nazionale per il trattamento automatizzato delle infrazioni stradali. La cannabis con CBD (o cannabis light) potrebbero essere un problema. Le infiorescenze che contengono meno dello 0,2% di THC non sono proibite dalla legge. Tuttavia è difficile per un agente di polizia distinguere visivamente il prodotto industriale dalla cannabis illegale. Dovranno quindi essere effettuati dei test. La prima infrazione è stato emessa il 16 giugno a Rennes, Place de la République. "Vogliamo far capire ai consumatori che acquistando una tavoletta di resina di cannabis o qualche grammo di cocaina, stanno partecipando a reti criminali" ha dichiarato il pubblico ministero di Rennes (OF). Prosegue imperterrita l'inutile retorica proibizionista in Francia.

Leggi il numero 4 del 2020 di Soft Secrets Italia