Dry Sift Hash e static tech
Come fare il Dry Sift Hash e come migliorarlo
Il Dry Sift Hash è un tipo di concentrato di cannabis ottenuto attraverso la separazione della resina dalla pianta utilizzando degli screen specifici. Il nome deriva proprio dalla tecnica utilizzata per estrarre questo tipo di hashish. Il Dry Sift rappresenta per i consumatori di cannabis una delle esperienze migliori che possa avere un fumatore. Questo tecnica di separazione della resina è il metodo migliore per preservare tutte le sue proprietà organolettiche, a differenza di altri metodi come l'Ice-o-lator, il BHO oppure il Rosin, che durante il processo di estrazione la resina subisce delle alterazioni significative.
COME FARE IL DRY SIFT HASH
Per eseguire questa tecnica di estrazione sono necessari solo dei Dry Sift screen e un po' di marijuana di buona qualità. I Dry Sift screen sono dei telai dotati di una maglia che hanno dimensioni differenti, espresse in micron; le dimensioni della maglia variano dai 220 micron ai 38 micron. Questo genere di telai nasce per l'industria serigrafica ma oggi diverse aziende del settore della cannabis ne producono modelli specifici.
La marijuana da utilizzare per l'estrazione deve essere ricca di resina, disidratata ma non molto secca, in questo modo i tricomi ghiandolari si staccano più facilmente senza contaminare l'estrazione con materiale vegetale troppo secco. Se avete delle piante di marijuana recentemente raccolte ma ancora da trimmare sono la soluzione migliore.
Di seguito troverete una lista di tutto l'occorrente:
- Dry Sift screen 220-180-73 micron
- 500 grammi di marijuana
- lastra di plexiglass
- tavolo da lavoro
- spatola o schede telefoniche
- pennello
- carta forno
- alcool
- forbici di precisione
La quantità di marijuana è indicativa, per il nostro esperimento abbiamo utilizzato la quantità su indicata. È possibile lavorare anche con gli scarti della pelatura delle cime. La resa e la qualità dell'estrazione dipendono dalla qualità della materia prima utilizzata. Le dimensioni del tavolo e della lastra di plexiglass devono essere proporzionali alla grandezza dei Dry Sift screen.
Vediamo passo per passo come procedere:
- posizionare la lastra di plexiglass sul tavolo
- pulire con alcool la lastra di plexiglass
- posizionare i Dry Sift screen sulla lastra di plexiglass in modo che i lati combaciano
- i Dry Sift screen vanno incolonnati in ordine crescente, più in basso lo screen da 73 micron, poi quello da 180 e infine quello da 220 micron
- spargere la marijuana sullo screen superiore da 220 micron
- nel nostro caso i fiori di marijuana erano ancora da pelare perciò abbiamo eseguito le operazioni di pulizia dei fiori usando lo screen come base
- con la spatola o con la scheda smuovere i fiori per tutta la superficie dello screen
- battere delicatamente con le mani la superficie dello screen in modo da agevolare la caduta della resina
- raccogliere la marijuana dalla superficie del Dry Sift screen e conservala
- rimuovere lo screen da 220 micron dalla colonna
- la superficie del Dry Sift screen da 180 micron si presenta piena di resina
- con la spatola muovere delicatamente la resina da un lato all'altro per filtrarla dalla materia vegetale residua
- sono sufficienti 1-2 minuti per filtrare i tricomi ghiandolari di dimensioni inferiori a 180 micron
- quando la separazione è completa raccogliere la resina mista a residui vegetali rimasta sullo screen e conservarla nella carta forno
- rimuovere lo screen da 180 micron
- ripetere l'operazione con la resina depositatasi sullo screen da 73 micron
- con una scheda muovere delicatamente la resina da un lato all'altro dello screen
- in pochi minuti il Dry Sift Hash completamente filtrato è pronto
A questo punto è possibile raccogliere la resina dalla superficie dello screen da 73 micron e conservarla oppure proseguire con ulteriore miglioramento attraverso la "static tech".
STATIC TECH
La static tech è un metodo di separazione della resina attraverso il quale si possono ottenere concentrati fino al 99% di purezza. Questa tecnica sfrutta la carica elettrostatica di alcuni materiali per separare i tricomi ghiandolari dalle parti vegetali che contaminano il concentrato.
Eseguire questa estrazione è relativamente facile, i materiali con carica elettrostatica che si possono impiegare sono vari, nel nostro caso utilizziamo della carta forno avvolta intorno alla custodia di un DVD, ma anche un guanto di lattice gonfiato come un palloncino risulta essere efficace. Vediamo come procedere:
- avvolgere un foglio di carta forno intorno alla custodia di un DVD in maniera tale che sia aderente
- utilizzare la custodia come una spatola per muovere la resina da un lato all'altro dello screen da 73 micron
- la resina va mossa delicatamente in una sola direzione in piccole quantità
- durante il movimento la resina si separa su i due lati opposti della custodia, la parte di scarto rimane sul lato a contatto con la superficie dello screen e i tricomi ghiandolari si accumulano sul lato superiore separandosi grazie alla carica elettrostatica posseduta dalla carta forno
- i tricomi ghiandolari separati vanno raccolti ogni volta che compiamo il movimento della resina da un lato all'altro dello screen
- con un pennellino spolverare il lato della custodia dove si accumulano i tricomi su un foglio di carta forno per una successiva conservazione
- ripetere l'operazione di movimento della resina più volte per cercare di catturare quanti più cristalli possibile
- raccogliere e conservare la resina rimasta sulla superficie dello screen da 73 micron
- rimuovere lo screen da 73 micron da sopra il tavolo
- raccogliere la resina depositatasi sulla lastra di plexiglass
Il risultato finale è un full melt hash al 99% di purezza, formato da soli tricomi ghiandolari di grandi dimensioni. Questo genere di concentrato è molto sensibile alle temperature perciò è consigliato conservalo in frigo in un contenitore ermetico. Il resto delle resine raccolte rappresentano qualità inferiori, ma sempre buone da consumare.
Enjoy your hash!