Dalla cura proibita alla cura possibile

Iniziativa dell'associazione LapianTiamo in favore della libertà di cura

Andrea Trisciuoglio è un giovane che sta combattendo la sua personale battaglia contro un temibile mostro: la sclerosi multipla. Inesauribile caparbietà e voglia di vivere sono le armi con cui Andrea lotta strenuamente, alle quali associa un medicamento speciale: l'assunzione di cannabinoidi a scopo terapeutico.

Dopo aver intrapreso le cure a base di cannabis, Andrea è diventato il segretario dell'associazione LapianTiamo, che si prefigge la conquista della libertà di cura oltre alla ricerca e diffusione di informazioni sull'uso della pianta. È accaduto anche ieri sera, quando il movimento salentino ha tenuto presso la biblioteca comunale un incontro dal titolo emblematico: "Cannabis terapeutica: dalla cura proibita alla cura possibile". Al fianco di Andrea e del moderatore Michele Tarantini sedeva anche il senatore grillino Lello Ciampolillo.

Lo scorso luglio, la proposta del consigliere regionale Pd Blasi è stata convertita in legge regionale e la Puglia è diventata tra le primissime regioni italiane ad autorizzare la sperimentazione della produzione di cannabis sul proprio territorio.

In Italia sono circa 70mila i pazienti affetti dallo stesso male di Andrea, ma solo sessanta di loro hanno accesso a questo tipo di cura. Già dal prossimo anno, l'infiorescenza nella sua versione curativa potrebbe essere in vendita in tutto il Paese. Dopo il via libera dei ministri Lorenzin e Pinotti è cominciata la coltivazione nell'impianto fiorentino dell'esercito. Lo scopo è quello di ridurre le importazioni dall'estero - e in particolare dai Paesi Bassi - che ne elevano i costi di circa dieci volte.

La militarizzazione della produzione è di per sé una svolta, ma non soddisfa ancora il senatore barese, secondo il quale alla base del provvedimento «c'è un inganno di base, poiché parlare di cannabis e malati non fa di certo piacere alle case farmaceutiche e alle lobby». Il potere legislativo sarebbe solo costituito da «una finta maggioranza e una finta opposizione» che sfruttano «i trucchi della disinformazione». Il parlamentare sottolinea gli effetti dannosi di altre due sostanze legalizzate che possono considerarsi droghe a tutti gli effetti: l'alcol e la nicotina, che mietono milioni di vittime ogni anno: «Dovremmo rendere illegale anche la vigna?», si chiede provocando il pubblico.

La cannabis, questo è noto, è una pianta dai molteplici usi: settore tessile, carta e addirittura combustibile per mercato dell'automobile, con la Lotus che anni fa ha prodotto un veicolo eco-friendly sfruttando ogni parte della pianta. L'imperativo di Ciampolillo è «guardare al futuro e pensare a chi sta male».

A condividere la lotta del senatore, di Andrea e di tanti altri c'è anche Francesco Menduni, uno dei promotori dell'evento, commosso dal ricordo del papà scomparso pochi mesi fa per un cancro ma curato con la cannabis, perché «qualche medico ha ammesso che può servire».

Proprio l'assenza di medici e rappresentanti dell'amministrazione è stata evidenziata con delusione nel corso dell'evento.

Nel frattempo, "LapianTiamo" va avanti senza alcun timore nel portare nuove istanze all'interno dell'opinione pubblica e nelle attività di ricerca, attraverso la partnership instaurata tra il proprio comitato medico-scientifico e diversi presidi ospedalieri.

L'Organizzazione Mondiale della sanità, infatti, riconosce le proprietà benefiche della pianta, ma invita gli scienziati a proseguire con le ricerche. Il periodo delle risposte univoche non è ancora giunto.

Pochi giorni fa, il Cile è diventata la prima nazione dell'emisfero australe a consentire al settore non profit di piantare i semi di canapa per alleviare le sofferenze di duecento malati di cancro.

Per essere decostruiti, i pregiudizi impiegano spesso lungo tempo, come accaduto con la lotta al razzismo e all'omofobia. Questi pionieri dovranno dotarsi di immensa pazienza per insinuarsi tra le pieghe della storia.

Fonte: Coratolive.it