American Beauty

Soft Secrets
09 Jan 2017

Alcuni anni fa una banca dei semi dell’Oregon nota in tutto il mondo, TGA Subcool, immetteva sul mercato uno dei suoi gioielli, che presto molti avrebbero conosciuto con il nome di Plushberry.


Dall’ottica di TGA si trattava di un lavoro di selezione molto interessante ed avvincente in quanto una delle genitrici, la famosa Black Cherry Soda, esisteva solo sotto forma di clone. Inoltre questa linea era fra le prime a presentare caratteristiche variabili da Berry a Kush. L’origine di questa talea non è perfettamente nota. Secondo alcuni si tratta di una variante di Purple Kush, altri dicono che sia imparentata con Bubba Kush: logicamente anche questa ipotesi è plausibile poiché si potrebbe trattare di una variante della celebrata Purple Kush. Black Cherry Soda è famosa negli USA per il suo uso in ambiente sanitario e per la sua potenza. Tornando a Plushberry, il lavoro di selezione consisteva nel creare un incrocio fra una talea del tipo summenzionato, un vero fenomeno noto come Space Queen. A partire da questa base genetica, ottenuta incrociando diverse varietà di chiara fama come Romulan e Cinderella 99, il risultato non poteva che essere straordinario. Romulan è in buona parte di origine indica; la sua genetica esatta è però incerta e sono state avanzate svariate teorie per poterne ricostruire la provenienza. Per contro, la provenienza della C99 è un po’ più certa. Secondo la leggenda si tratta di una femmina eccezionale, selezionata da semi prelevati a loro volta da un bud di Jack Herer, a cui fu dato il nome di Princess. Dopo averla fecondata con un ibrido di Shiva Skunk x Jack Herer, Princess fu poi impollinata, per 3 generazioni consecutive, con maschi di propria discendenza; pertanto la sua progenie è al 99% di genetica Princess, di qui il nome “Cinderella 99”. Princess x ( Shiva Skunk x Jack Herer ) = Princess 50% = P50 Princess x P50 = Princess 75 % = P75 Princess x P75 = Princess 88 % = P88 Princess x P88 = Princess 99 % = Cinderella 99 Alcuni anni dopo il nostro partner della comunità cannabis TGA smise di produrre Plushberry rimuovendola dal suo catalogo. Questa mossa colse di sorpresa molti consumatori – basti leggere le critiche positive su questa genetica nei vari forum web: alcuni persino indicano Plushberry come varietà preferita, in un catalogo all’epoca di soli 20 varietà o giù di lì. Questa notizia colse alla sprovvista anche noi. Fortunatamente, però, avevamo ancora un po’ di scorta (alcuni pacchetti acquistati a suo tempo dall’unico grow shop che vendesse i semi di questo produttore in Spagna). Cominciammo così a lavorare a questo progetto, che culminò con la creazione di American Beauty. Prima di tutto, germinammo tutti i semi che avevamo a disposizione, oltre ad alcuni esemplari di Plushberry x Plushberry, prodotti alcuni anni prima dal nostro amico Nacho, con un maschio molto resinoso (alcune foto di questo maschio eccezionale sono riprodotte nell’International Cannagraphic Magazine). Fra le piante ottenute dalla germinazione, selezionammo poi alcune madri ma, per le ulteriori fasi del nostro progetto, la scelta cadde infine sulla numero 22. La quantità di resina prodotta dalla pianta fu eccezionale, altrettanto fu il suo aroma con note di Cherry e Kush. Andiamo fieri della presenza di questa varietà nel nostro catalogo. È una pianta davvero eccellente, con abbondante resina che fuoriesce dalla pagina inferiore delle foglie e tonalità cangianti dal rosso vivo al rosso scuro. Il “fieno” verde che cresce ha un aroma più forte e penetrante, i calici sono talmente grandi da sembrare fecondati. Durante la crescita la pianta forma torrette a forma di coda di volpe e la fioritura non supera le 9 settimane. Nella progenie abbiamo potuto riscontrare alcuni esemplari di grosso calibro e ad alto rendimento. Se si tiene anche presente che è possibile coltivare i propri ibridi a partire da questa genetica di base, non possiamo che raccomandare vivamente di provarla: ciò vale tanto per i coltivatori che non abbiano mai avuto l’opportunità di coltivare la versione regolare quanto per quelli che, dopo averla provata la prima volta, se ne sono innamorati e desiderano ora ripetere l’esperienza. Esprimiamo la nostra profonda gratitudine ai nostri amici di Softsecrets per il loro aiuto. Un forte abbraccio dal team di Dr. Underground a tutti i coltivatori ed amici del nostro straordinario mondo del cannabis! Text: Dr. Underground

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