VIDEO. Matteo Salvini e lo spacciatore.

22 Jan 2020

Un improbabile Matteo Salvini affronta il porta a porta nel quartiere del Pilastro a Bologna. Per togliere i voti alla sinistra sta volta si è davvero spinto dove non ci saremmo mai aspettati. Forza Capitano! #citofoniantipro


Salvini e lo spacciatore 

Matteo Salvini ieri ha citofonato a una famiglia tunisina della periferia di Bologna con tanto di interrogatorio filodiffuso. «Lei spaccia?», chiede l'ex ministro dell'interno al suo interlocutore all’ultimo giro di elettorato prima delle Regionali di Emilia Romagna. Il tutto in diretta Facebook.

Il suo gesto ha provocato migliaia di reazioni sul web: in tanti ricordano quando strinse la mano a Luca Lucci, ultras del Milan che ha patteggiato 1 anno e 6 mesi per traffico di droga e ha subito un sequestro di un milione di euro. Tra chi ha ricordato quella vicenda anche il governatore della Toscana Enrico Rossi e Nicola Morra presidente della Commissione parlamentare antimafia. Il modo vigliacco di intraprendere campagne diffamatorie verso le persone, senza una vera e propria sicurezza delle loro attività, da parte di Matteo Salvini continua imperterrito.

L'ipocrisia, che unisce il suddetto a contesti di dubbia moralità con personaggi condannati per spaccio, dipinge a tutti gli effetti l'incoerenza e la pura arroganza del soggetto in questione. Matteo Salvini continua a non smentirsi mai.

Come quando ebbe la sua fuorviante uscita sulla cannabis light, rischiando di mettere in crisi un settore in fortissima crescita e che sta riportando una grande dose di ecologità e genuinità nel business. La politica italiana, nonostante ormai sia noto da diverse inchieste e speciali che sia anch’essa abbondantemente contaminata dall’utilizzo di sostanze stupefacenti, continua sul tema della cannabis a stringere l’occhio alla criminalità organizzata e uccidere la libertà dei cittadini e di tanti medio-piccoli imprenditori.

La trasversalità sopra riportata nell’essere contrari per tanti schieramenti, aldilà della nota posizione di Salvini (NON condivisa da tutti all’interno della Lega), porta questi soggetti continuamente a scappare davanti alla nostra libertà, ai nostri diritti e alla nostra storia. Salvini e lo spacciatore [1] Salvini e lo spacciatore.