Outdoor con le autofiorenti - Coltivazione Pampa Guerrilla

Soft Secrets
30 May 2018

Le piante autofiorenti coltivate sia indoor sia outdoor stanno diventando sempre più famose. Le genetiche basate sull’incrocio con la Ruderalis erano più deboli, ma l’attuale successo nella selezione sta contribuendo a colmare questa lacuna.


Le genetiche autofiorenti stanno migliorando giorno dopo giorno, con rese sempre maggiori e una fioritura estesa anche all’estate, a condizione che le piante siano esposte a sufficienza alla luce del sole. Le stesse qualità che si riscontrano nella coltivazione indoor si possono trovare anche negli spazi outdoor. Questo è il motivo per cui questo articolo descrive anche alcuni metodi per coltivare le autofiorenti all’aperto. Le autofiorenti sono particolarmente adatte alle location esterne perché fioriscono a prescindere dal fotoperiodo e maturano piuttosto in fretta. Essendo piante che crescono rapidamente, le autofiorenti possono essere coltivate in campo, in un prato o sul ciglio della strada con ottimi risultati. Per conseguire questi risultati, si dovrebbero comunque prendere in considerazione alcuni aspetti metodologici.

Germinazione delle piante ed esposizione outdoor

La maggior parte dei coltivatori fa germinare le proprie autofiorenti outdoor. In pratica, si applica la stessa procedura utilizzata con i semi convenzionali ed è quindi inutile descriverla in questa sede. Dato che queste piante raggiungono presto la fase di fioritura, dovrebbero essere messe outdoor dopo poco tempo, in genere quando raggiungono una dimensione massima di 15 cm o non oltre le tre settimane di età.

Naturalmente, ogni volta che si va a piantare, la pianta è sottoposta a stress, dato che deve formare un nuovo sistema radicolare. C’è quindi il rischio che la pianta secchi e quindi avvizzisca. Il rischio è dovuto al fatto che, in genere, il seme viene fatto germinare in un terricciato aerato, che si secca facilmente. Questo tipo di terricciato è progettato per le coltivazioni in cui le piante vengono irrigate regolarmente. Senza irrigazione, le piante si seccano facilmente.

Se una pianticella piantata da poco deve ancora formare il sistema radicolare nel terreno, non riceverà acqua. Ma c’è un metodo per evitare che il terricciato asciughi in fretta. La pianticella dovrebbe essere piantata più in profondità nella terra e la superficie del terricciato dovrebbe essere coperta da terriccio più pesante. Per facilitare l’irrigazione, si dovrebbero creare delle buche e non dei dossi, attorno alla pianta, per trattenere l’acqua che deve arrivare alle radici della pianta.

Assicuratevi d’inumidire un po’ la terra prima di togliere le piante. Non è inoltre consigliabile esporre la pianticella alla luce del sole, se eccessivamente forte. In questa fase, le piogge sarebbero più benefiche per la crescita della pianta. Andrebbe scelto con attenzione il momento in cui si pianta, perché ci siano piogge moderate nei due giorni seguenti.

Questo porterà le piante a svilupparsi generosamente. Le piante si radicano con la pioggia e crescono sotto il sole. Le piante appena piantate dovrebbero dapprima radicarsi e solo dopo, crescere.

Se coltivate i vostri semi autofiorenti, le pianticelle germinate dovrebbero dapprima essere lasciate crescere e poi, a distanza di tre settimane, dovrebbero essere piantate in un luogo in cui si svilupperanno e diventeranno piante adulte. Le pianticelle dovrebbero essere travasate prima dell’inizio della fioritura. Non bisognerebbe utilizzare alcun fertilizzante in questa fase, poiché le piante si radicano meglio con poca fertilizzazione. I fertilizzanti a rilascio lento sono superflui, perché le piante non rimarranno in questo luogo a lungo.

Quando le piante si sono radicate, possono essere irrigate con un po’ di soluzione nutriente. Tuttavia, se vengono piantate in un campo di mais non serve alcun nutriente, poiché ci ha già pensato l’agricoltore. Molti agricoltori, comunque sia, possono causare danni con l’irrigazione a maggio o all’inizio di giugno. Bisognerebbe quindi piantare solo dopo questa fase, usando gli stessi solchi in cui è stato coltivato il mais. Nel caso del ciglio della strada o di un manto erboso non arato, nel terreno sono già presenti i nutrienti derivanti dalla vegetazione marcita. Nonostante ciò, non è una cattiva idea aggiungere della soluzione nutriente.

Molti coltivatori outdoor hanno anche un problema completamente diverso. Se vogliono coltivare le piante su una distesa erbosa, il rischio che vengano mangiate dalle lumache è elevato. Per evitarlo, la copertura erbosa dovrebbe essere rimossa per preparare il terreno. I pellet antilumaca, che si trovano in qualsiasi centro di giardinaggio, potrebbero essere disposti sul terreno per proteggere le pianticelle. I cervi sono un altro pericolo, poiché generalmente sono ghiotti di queste piante.

Per risolvere questo problema, un coltivatore potrebbe acquistare della rete di fil di ferro pollame e tagliarla per farla diventare un rotolo. La protezione della rete può essere posta facilmente attorno alla pianticella e sarà sufficiente a tenere lontani i cervi affamati. Va notato che la rete non deve dare nell’occhio, perché potrebbe essere notata da forestali e proprietari di cani. Assicuratevi quindi di metterla solo in aree nascoste o dove il mais è già abbastanza alto da coprirla.

Molti coltivatori tendono a piantare outdoor in aprile, anche se sarebbe troppo presto, per lo meno nell’Europa del Nord. Chi ‘ha fretta’ dovrebbe avvolgere la rete in pellicola aderente prima di metterla attorno alla pianticella. È un modo semplice per creare, per così dire, una piccola ‘stanza di coltura’ per una pianta. La parte superiore dovrebbe essere curvata verso l’interno ed essere forata per consentire il passaggio dell’acqua piovana.

Dopo tutto, al di sotto della pellicola aderente, le pianticelle hanno anche bisogno di essere irrigate dall’acqua piovana. Se è possibile mettere le pianticelle outdoor già a metà aprile, le piante autofiorenti sarebbero già mature a fine maggio, le pianticelle seguenti potrebbero anche essere piantate nella stessa area protetta e, alla fine dell’anno, la resa potrebbe essere il triplo. Ad ogni modo, il secondo raccolto sarebbe il migliore. 

Altri suggerimenti per le autofiorenti outdoor

Andrebbe considerato che lo stresso dovuto al travaso potrebbe rallentare le genetiche autofiorenti e di tanto in tanto portare a piante più piccole, con una resa ovviamente inferiore. I suggerimenti seguenti saranno utili per minimizzare questo stress. Useremo vasi Jiffy, che consistono in torba pressata e che permettono alle piante di essere piantate tutte insieme.

Le radici crescono attraverso i lati dei vasi e quando vengono spostate, praticamente non sono esposte a stress. Tuttavia, questi vasi presentano uno svantaggio iniziale: le prime radici che fuoriescono dalla torba tendono ad avvizzire. Per evitare questo inconveniente, dovreste avvolgere il vaso in pellicola aderente, che lo terrà umido e, di conseguenza, le radici che fuoriescono dal vaso rimarranno intatte. La pellicola a contatto con il pavimento deve ovviamente essere forata per far defluire l’acqua.

Fate attenzione a non versare troppa acqua. Il terricciato nel vaso dovrebbe essere umido ma non irrigato eccessivamente. Quando il terricciato è umido, le radici non hanno aria e non riescono a respirare e le piante smettono di crescere. Più acqua potrebbe ridurre le dimensioni delle vostre piante e, di conseguenza, il vostro raccolto.

I coltivatori dovrebbero alzare ogni vasetto, quotidianamente, per controllarne il peso e verificare se abbia o meno bisogno di maggiore irrigazione. Se lo si fa con regolarità, non dovrebbero esserci problemi nella crescita di buone pianticelle, che saranno pronte per essere messe in esterni più tardi. Dopo il travaso, il terricciato dovrebbe essere nuovamente ricoperto con terriccio pesante. Per cercare la posizione migliore per coltivare le vostre pianticelle, considerate alcuni aspetti: l’area dovrebbe essere coperta da terriccio pesante e non troppo argilloso.

Il radicamento è difficile in un terriccio argilloso e, con l’acqua, le piante possono praticamente annegare se l’acqua non viene drenata correttamente. Evitate anche terreni eccessivamente sabbiosi. Se il terreno è sabbioso, assicuratevi che non asciughi, poiché una diminuzione d’acqua porterebbe la pianta a un rallentamento della crescita. Un buon sistema radicolare si sviluppa solo nel terriccio, poiché porta l’acqua alle radici e immagazzina i nutrienti necessari. I coltivatori che hanno la possibilità di scegliere lo spazio di coltura dovrebbero dare la precedenza a quelli con terriccio molto scuro.

Il sole è un altro aspetto da tenere in considerazione, perché anche la miglior pianticella non sarà produttiva se non esposta alla luce del sole. Le aree boschive o le pendenze non sono dunque adatte, perché le pianticelle avranno più probabilità di crescere all’ombra di altre piante. Per evitarlo, bisognerebbe prediligere spazi aperti o spazi erbosi con arbusti.

Oltre a ciò, bisognerebbe lasciare aperti il lato est e sud, per favorire l’esposizione solare. Non serve a nulla che non ci siano piante alte a nord. L’esposizione al sole di mattina e a mezzogiorno è particolarmente vantaggiosa. Ma, naturalmente, gli spazi aperti sono decisamente la scelta migliore. I campi di mais sono ideali, perché in genere non sono infestati da lumache e gli animali selvatici li evitano e, di conseguenza, non li danneggiano.

Le pianticelle, che di solito non sono alte quanto il mais, dovrebbero essere piantate quando sapete che il mais non sarà più nebulizzato con acqua. Potreste cercare di togliere un paio di piante di mais affinché la cannabis riceva aria e sole a sufficienza. Quando il mais è più basso di una persona adulta e il coltivatore sta in piedi in un campo di mais, potrebbero nascere sospetti.

Bisognerebbe scegliere campi estremamente distanti e isolati. In genere, i poliziotti cercano le piante di cannabis in autunno usando elicotteri e droni. Questo significa che potete piantare senza problemi un paio di piante autofiorenti, ma che dovreste spargerle su una vasta area. Anche se viene scoperta la vostra coltivazione guerrilla, avrete comunque a disposizione un altro spazio per non essere visti.

Seminare autofiorenti in aperta campagna

Sono pochi i coltivatori che piantano i semi di marijuana direttamente in aperta campagna, eppure non è una scelta sbagliata, perché i semi germinabili possono svilupparsi con facilità in un terreno ricco di nutrienti. I semi germinano negli spazi outdoor solo a partire da metà maggio, a condizione che il terreno sia stato precedentemente preparato allo scopo. Quando si scava per poi piantare, aggiungere un po’ di terra da giardinaggio non è una cattiva idea.

L’ottimizzazione del terreno non è comunque sia necessaria se non è eccessivamente pesante. Si dovrebbe comunque arare l’area e mettere i semi a uno o due centimetri di profondità. I semi possono essere piantati direttamente in spazi di coltura protetti, dove inoltre fioriranno. Affinché i coltivatori riescano a dirigersi verso le loro colture guerrilla, ci devono essere segni chiari. Molti ritengono che il metodo di semina diretta non funzioni.

Perché non dovrebbe? Anche gli agricoltori seminano direttamente nei campi e ogni seme germina. Lo stesso vale per la canapa. Il seme assorbirà umidità dalla terra e germinerà. Si formerà la radice principale e, dato che si è piantato in uno spazio aperto, non ci saranno restrizioni. Più il seme si trova in profondità, meno sarà probabile che la pianta secchi. Per i semi di marijuana, tuttavia, dovreste scegliere solo aree ottimali oppure, in alternativa, fare germinare i semi in vaso outdoor in uno spazio protetto, se non potete farlo a casa.

Le pianticelle poste all’esterno corrono sempre il rischio di seccarsi. Non succede se vengono lasciate a crescere direttamente in uno spazio aperto e sviluppano un sistema radicolare molto profondo. Naturalmente, potete proteggerle con pellet antilumaca e una rete. I coltivatori che non seminano nei campi di mais ma preferiscono i prati, dovrebbero togliere il manto erboso dall’area.

Non è fondamentale irrigare, a condizione che il terreno non asciughi. I semi coltivati dagli agricoltori non vengono irrigati con regolarità e, anche in questo caso, crescono molto bene. Chi è scettico, dovrebbe semplicemente fare una prova con alcuni semi per vedere cosa porta al miglior risultato, per avere comunque la possibilità di coltivare le piante outdoor anche se non si possono fare germinare preliminarmente i semi. 

Regole procedurali per la coltivazione outdoor con le autofiorenti

Nella maggior parte dei Paesi, coltivare marijuana è illegale e pertanto perseguito legalmente. Molti lo considerano un reato da denunciare senza pensarci un momento, il che ovviamente è una vergogna. Per questo motivo, i coltivatori outdoor dovrebbero sempre evitare sguardi indiscreti. Se si coltivano le piante in un’area con vegetazione, conviene assicurarsi che sia davvero nascosta e, quando si lavora durante il giorno, controllare che non ci sia nessuno in zona.

Quando andate a controllare le piante al buio e vi vede qualcuno, questo attirerà ancora di più l’attenzione delle persone. In poche parole, vanno sempre considerati i rischi collaterali. Non parcheggiate l’auto vicino a dove piantate, è sempre meglio lasciarla a una certa distanza percorribile facilmente a piedi. Il numero di targa può essere una maledizione, perché si può ovviamente risalire al proprietario della vettura. Non portate con voi uno smartphone, anche dopo averlo spento, perché può essere facilmente localizzato.

Se vi vede qualcuno, in genere sarà intimorito e non cercherà di acciuffarvi. In questo caso, non dite mai chi siete. Le piante possono andare perse, ma questo è il peggio che vi potrebbe capitare. Non sarete certo condannati alla prigione per la coltivazione outdoor. In genere non vengono lanciate indagini per poche piante.

I coltivatori outdoor dovrebbero considerare l’evenienza in cui la metà delle piante, o più, vada persa se scoperta, quindi sarebbe il caso di coltivarne il più possibile in luoghi diversi. In questo modo, tutto dovrebbe andare per il meglio e si potrà ottenere una quantità ragionevole di erba di qualità.

Robert B.

 

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