Cannabis Hero - Intervista esclusiva a Rick Simpson

Soft Secrets
12 Sep 2017

Di Fabrizio Dentini

“Vietare la cannabis è stato il più grande crimine contro l’umanità.” Rick Simpson, Berlino 2017. Durante la fiera Mary Jane svoltasi a Berlino lo scorso giugno ho avuto il piacere di conoscere e chiacchierare con Rick Simpson, cittadino canadese e icona internazionale del movimento per la cannabis in medicina. Rick è un uomo molto spiccio, una persona che ha fatto della propria determinazione un cammino e che a causa del suo genuino attivismo ha sofferto la repressione delle forze di polizia del suo paese. Il suo paese, il Canada, che attualmente resta comunque fra gli stati piú avanzati riguardo la distribuzione di farmaci a base di cannabis, uno Stato con 52 produttori autorizzati, che permette ai pazienti di coltivare la propria medicina, ma che, con molta disillusione, Rick ritiene ancora non in grado di sfruttare le piene potenzialità della sua scoperta: la potenza terapeutica dell’olio di cannabis, il famoso Rick Simpson oil [ Ndr.per semplicità RSO]. Cannabis Hero - Esclusiva intervista a Rick Simpson

SSIT: Buongiorno Rick, cominciamo. Per i nostri lettori che ancora non ti conoscono ci racconti chi è Rick Simpson?

Buongiorno a voi! Sono nato a Spring Hill in Nuova Scotia, Canada, il 30 novembre del 1949 e sono un ingegnere elettrico, specializzato nella distribuzione di energia. Nel 1997 ho avuto un incidente sul lavoro: ho battuto violentemente la testa e ciò mi ha provocato un ronzio continuo e intollerabile che nessuna terapia riusciva a togliermi. Alla fine ho compreso che l’unica soluzione sarebbe stata la cannabis o meglio il suo estratto. È stato proprio l’estratto di cannabis che ha salvato la mia vita mentre le medicine che ho preso per 5 anni mi stavano uccidendo.

SSIT: Ti ricordi che tipo di terapia ti avevano prescritto?

Sono passati più di 16 anni da quando ho smesso di usare quei farmaci pericolosi che creano dipendenza e per questo motivo non ricordo bene i nomi delle medicine. Mi ricordo però di aver ingerito grandi dosi di Tegretol, Valium, Paxil etc. e ricordo anche gli effetti orribili che questi farmaci ed altri cosidette medicine avevano sulla mia salute. Gli effetti collaterali di uno di questi farmaci erano talmente severi che consultai un farmacista per ricevere un’opinione di esperto. Quando vide cosa mi avevano prescritto disse di essere scioccato che un dottore potesse considerare tale sostanza per la cura di un essere umano. Questo era il sistema medico al quale ero costretto a rivolgermi e per questo motivo dico sempre al pubblico che sarebbe molto più indicato (per chiunque ami pensare razionalmente) utilizzare medicine prodotte dalla natura per affrontare problemi di origine medica.

SSIT: Cosa significa essere diventato un simbolo per il riconoscimento della cannabis in medicina?

Non mi vedo né mi sento veramente come se avessi fatto qualcosa di speciale. Semplicemente ho fatto una scoperta che non potevo tenere per me. Nel corso degli anni per condividere quanto scoperto, mi sono rivolto al Governo, alle Nazioni Unite, alle Società di cura del cancro del mio paese e nessuno voleva fare nulla e così abbiamo girato il film “ Run for the cure”. A dirla tutta però, è stato Jack Herer a darmi visibilità perché ha cominciato lui a chiamare le sue estrazioni con il mio nome (RSO) e tutto è successo al di fuori del mio controllo. Nelle mie intenzioni, in fondo, non ho mai avuto l’intento di diventare un attivista della cannabis, ma alla fine è questo quel che mi è successo! La gente mi considera un attivista per la marijuana terapeutica ed effettivamente le attività degli ultimi anni confermano questa percezione, ma in realtà io mi considero un attivista per i diritti naturali e non vedo alcuna differenza quando mi applicano questi termini per descrivere il mio lavoro. Cannabis Hero - Esclusiva intervista a Rick Simpson

SIIT: Qual’è il tuo messaggio per la comunità italiana di pazienti in cura con la cannabis?

Principalmente questa pianta è nostra, questa medicina è nostra: è di proprietà delle persone e le restrizioni che i vari Governi vogliono applicare sono semplicemente assurde perché non hanno diritto di limitare l’uso di una pianta che non crea dipendenza e che non ha nessuna pericolosità, ma che anzi, al contrario, produce numerosissimi benefici.
E il discorso non si ferma al livello medicinale perché dovremmo vivere in un’econonomia basata sulla canapa. Quando ci parlano di depenalizzare e legalizzare significa mettere delle regole, una tassazione pesante, ma io credo che la miglior cosa che possano fare sia revocare le leggi proibizioniste in vigore ( un mucchio di sciocchezze basate sull’avidità come se i nostri dirigenti fossero dei gangstars) e lasciare libertà a questa pianta allo stesso modo col quale non viene regolato il consumo di patate, pomodori o fagioli.

SSIT: Qual’è la tua posizione nel dibattito fra produzione di cannabis da parte dell’industria farmaceutica e autoproduzione del farmaco?

Credo che sino a quando non lo si faccia per trafficare, dobbiamo essere lasciati liberi di coltivare tutte le piante che vogliamo e quindi non credo che questa materia debba essere un campo di interesse per il Governo. Semplicemente non dovrebbe interferire perché noi e solo noi siamo gli unici che possiamo determinare quello che useremo come medicina. Per quel che riguarda la farmaceutica, essa dipende dal mercato, dagli affari e quindi non produrranno mai un’estrazione potente come la puó produrre un malato. Gli interessi evidentemente sono differenti. È arrivato il momento di liberare questa pianta e di riservare il discorso dei controlli di qualità esclusivamente alle ditte che producono su grande scala [Ndr. Secondo l’attuale legge canadese Access to Cannabis for Medical Purposes Regulations (ACMPR) i produttori autorizzati devono analizzare ogni lotto di cannabis prodotta ed etichettarli segnalando i livelli di cannabinoidi contenuti prima della messa in vendita], ma senza intromettersi nella produzione individuale, ripeto, su questo livello il Governo non deve interferire, anche perché con il nostro lavoro di autoproduzione forniamo una medicina di alta qualità e potenza, abbassiamo i prezzi sul mercato e permettiamo ai pazienti di ricevere un trattamento anti cancro completo, del quale hanno drammaticamente bisogno, ad un prezzo abbordabile.

SSIT: Se avessi una licenza e potessi produrre su larga scala a che prezzo pensi arriveresti a produrre l’olio?

Se potessi disporre di una produzione in grande scala, diciamo di 500 ettari, potrei arrivare a produrlo ad un costo di 2 dollari al grammo.

SSIT: Tu dici che se avessi 500 ettari potresti produrre olio a 2 euro al grammo. Allo stesso tempo però la regione dalla quale tu provieni è una delle poche in tutto il Canada dove non esistono produttori autorizzati? Non è un paradosso? Come ti senti rispetto a questo fatto?

Ci sono molti paesi che godono di un clima che potrebbe permettere di coltivare tutto l’anno ed in alcuni di questi paesi i salari sono piuttosto bassi. Pertanto se qualcuno come me avesse 500 ettari di terreni agricoli decenti e strutture di produzione a disposizione non vedo alcuna ragione per la quale non si possa arrivare a produrre estrazioni di cannabis di alta qualità al prezzo che ho detto. Per quel che riguarda svolgere qualunque attività riguardante la cannabis nella mia provincia di origine e cioé Nova Scotia o in qualsiasivoglia altra parte del Canada non mi vedo in alcun modo mettere i miei sforzi in tale attività. Il Governo canadese attualmente è corrotto fino all’osso ed al giorno d’oggi non intendono ancora permettere a nessuno di produrre un’estrazione della stessa qualità di quella che ho sempre prodotto. Per questo motivo nel 2013 sono ritornato in Europa e anche per questo non intendo tornare a vivere nuovamente in Canada. Cannabis Hero - Esclusiva intervista a Rick Simpson

SSIT: In Italia guardiamo al tuo paese, il Canada, come un modello, ma in cosa il vostro sistema può ancora migliorare?

Anche in Canada dovrebbero abrogare la maledetta legge, prodotto del gangsterismo politico, che mette fuori legge la cannabis e finalmente distribuire estrazioni di buona qualità, invece il grande problema è che il Governo ha messo un limite alla potenza degli estratti [Ndr. L’attuale legislazione canadese (ACMPR) limita il livello di THC a non più di 30 mg di THC per millilitro di olio e non più di 10 mg di THC per le capsule o per supporti similari] il piú potente che io abbia visto arrivava al 17% di THC e al 2% di CBD, mentre le estrazioni che faccio io hanno un THC all’85-90% ed è a queste concentrazioni che il THC diventa un vero killer per il cancro. Non si puó scherzare con pazienti terminali somministrando un olio con bassa concentrazione e bassa potenza, per me questo è un crimine perché persone che avrebbero potuto vivere al contrario sono morte! Se il Canada fosse un paese decente come tu sembri credere perché pensi che io viva in Europa? Il punto è che bisogna dare la medicina alle persone e senza troppi discorsi.

SSIT: Nel corso degli anni hai sviluppato nuove tecniche di estrazioni che migliorano la produzione del tuo famoso RSO?

Le estrazioni con Super Oil e cioè estratti senza solventi: la più pura e più potente medicina su questo pianeta, la resina di cannabis.

SSIT: Ci puoi spiegare la differenza fra l’RSO e le estrazioni con Super Oil?

Premetto che prodotti propriamente seguendo le mie istruzioni, gli estratti di cannabis, oggi conosciuti comunemente come RSO, hanno proprietà curative sorprendenti. Queste stesse estrazioni oggi hanno guadagnato molto riconoscimento per la loro efficacia nel trattamento di una vasta schiera di complessi problemi medici, cancro incluso. Un pò di tempo fa insomma mi sono imbattuto in un metodo estrattivo che sembra aumentare i poteri terapeutici di tali estratti sino ad un livello molto più alto. Questo nuovo metodo include l’utilizzo di estratti o di resina pura dalla pianta stessa e necessita l’utilizzo di supporti per la vaporizzazione che chiunque abbia un minimo di capacità meccaniche dovrebbe poter produrre nel proprio laboratorio. Per chiunque fosse interessato a conoscere meglio questi Super Oil, potete far riferimento al mio sito www.phoenixtears.ca e cliccare sopra Rick Simpson Oil RSO e poi guardare sotto l’intestazione come funziona e cosa fa.

SSIT: Nonostante in vitrio e a livello pre clinico la cannabis dimostri effetti incredibilmente positivi nella cura del cancro, per la medicina ufficiale è ancora difficile accettare che la cannabis possa svolgere un ruolo molto interesante nel trattamento oncologico anche e sopratutto in chiave pre radio e pre chemioterapica. Che opinione hai di questa difficoltà?

Online si possono trovare svariate persone con una documentazione medica della loro patologia che sono guarite dal cancro grazie alle estrazioni di cannabis. Allo stesso tempo la medicina ufficiale continua ad assicurare la necessità di trial clinici, di studi condotti in doppio cieco o con placebo. Per me questo è un atteggiamento basato sopra un sacco di sciocchezze e sugli interessi dell’industria farmaceutica per conto della quale il Governo cerca di nascondere la potenza della cannabis come se fosse un racket che rimanda il momento nel quale la cannabis sarà libera per tutti. È ormai tempo per loro di andare ad occuparsi di altre questioni.

SSIT: Quanto costa oggi un trattamento completo con le tue estrazione?

Nelle attuali condizioni di illegalità, il prezzo è di 2.400 dollari per ottenere 60 grammi di olio. In media una libbra (453 grammi) di Indica di alta qualità produrrà 60 grammi di olio vischioso e condensato. Bisogna anche considerare che ci sono molte varietà di Indica e quindi scoprirete che a seconda dello strain utilizzato la quantità di estrazione prodotta può variare enormemente. Ho lavorato con alcune Indiche che producevano solo 45-50 grammi di estrazione da una libbra di cannabis secca, ma ho anche lavorato con alcune genetiche di Indica che producono sino a 90-100 grammi di estratto partendo dalla stessa quantità di materiale. Quindi come si può comprendere la quantità di olio prodotta da strain a strain puó variare enormemente. In fondo non esiste una maniera per sapere con certezza l’esatta quantità di estratto che una certa qualità permetterà di ottenere sino a che non si è proceduto con l’estrazione. Cannabis Hero - Esclusiva intervista a Rick Simpson

SSIT: Nei 2.400 euro, a parte il costo del materiale, sono inclusi altre spese?

Se il produttore di olio di cannabis deve comprare le infiorescenze di alta qualità da un coltivatore illegale sicuramente i costi di produzione potranno essere abbastanza alti. Inoltre, il tempo di produzione, il costo dei solventi e delle altre strumentazioni devono essere inclusi nel computo. In realtà, comunque, se fosse permesso agli agricoltori di coltivare strain di cannabis per scopi medicinali, si potrebbe comprare un chilo di infiorescenze di ottima qualità a 10 dollari. La colpa è l’atteggiamento del Governo che ha creato questo mercato nero da quando ha deciso di mettere fuori legge questa pianta e sino a quando non riusciremo a forzare i nostri Governi a ritirare queste leggi, tale rimarrà la situazione: il prezzo scandaloso che bisogna pagare ai coltivatori nell’illegalità sarà sempre lo stesso. Francamente penso che 2.400 euro per 60 grammi di olio di cannabis sia un prezzo da rapina e credo che nessuno dovrebbe pagare più di 600 euro per un trattamento anti cancro completo.

SSIT: A parte la qualità del materiale, hai altri consigli per produrre un olio di cannabis per scopi medici?

Oltre ad usate una pianta Indica di alta qualità, raccomanderei di seguire le istruzione sul mio sito web www.phoenixtears.ca ed imparare a lavorare autonomamente questi estratti salvavita. Mettersi nelle mani del prossimo per ricevere queste estrazioni di cannabis spesso può diventare un gioco in perdita che è già costato la vita a molte persone a causa del fatto che le estrazioni fornite avevano un leggero o nessun effetto curativo. Malauguratamente ci sono molti fornitori che usano il mio nome per vendere i loro estratti ed alcuni di loro addirittura affermano di essere me, nonostante in realtà io non abbia niente da spartire con queste persone o con queste ditte. In questo momento non mi è possibile fornire a nessuno la medicazione, quindi se trovate qualcuno che sostiene di vendere RSO, esiterei a mettermi in contatto con loro ed invece di perdere soldi per colpa di un artista della truffa preferirei produrre l’estratto personalmente.

SSIT: Cosa penserebbe Jack Herer degli sviluppi che gli Stati Uniti stanno affrontando riguardo alla legislazione sulla marijuana? Cosa criticherebbe secondo te?

Se oggi Jack Herer fosse ancora con noi, sono sicuro che sarebbe molto felice che la pianta di cannabis, finalmente stia guadagnando il riconoscimento che merita. D’altra parte come io stesso credo, immagino che Jack sarebbe completamente disgustato dalla maniera in cui questo processo si stia sviluppando negli Stati Uniti, in Canada ed in altre nazioni. Organizzazioni come il NORML [Ndr. Organizzazione Nazionale statunitense per la Riforma della Legge sulla Marijuana], si sono inginocchiate e mendicano al Governo una legalizzazione regolamentata, tassando una pianta totalmente non nociva e messa in terra da Dio e che nessun governo aveva il diritto di mettere fuori legge. Non possiamo non restare delusi da questa narrazione doppiogiochista riguardo quello che chiamano legalizzazione o decriminalizzazione e che invece è semplicemente fumo negli occhi che il Governo cerca di sfruttare per continuare ad imporre un controllo. Nessun Governo su questo pianeta ha il diritto di privare il pubblico dall’utilizzo medico di questa pianta. In aggiunta nessuno ha il diritto di impedire a nessun altro di coltivare ed adottare liberamente questa pianta per soddisfare le proprie esigenze mediche. Qualsiasi legge o decreto che abbia mai proibito alla cittadinanza di coltivare liberamente e di utilizzare la cannabis sono basate su niente meno che bugie, corruzione ed inganno. Privare il pubblico dall’uso di questa pianta per così tanti anni è certamente stato il più grande crimine commesso contro l’umanità. Per questo motivo sono convinto che Jack Herer sarebbe d’accordo che sia ormai giunto il tempo per tutti noi di mettere un punto a questa pazzia e che finalmente si possano interrompere queste sofferenze senza necessità. Se i Governi vogliono mantenere ancora un poco di credibilità è arrivato per loro il momento di ritirare queste leggi assurde a livello mondiale. In questa maniera, forse, i loro cittadini potrebbero cominciare a perdonarli per tutto il dolore che le loro politiche distorte hanno causato alle loro famiglie.
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