La Stella Rossa di Belleville

Bob Marley tra un joint e una canzone non rinunciava mai a una sana partita di calcio. Secondo il suo guaritore il cancro, che poi se lo portò via, gli sarebbe entrato da una ferita al piede rimediata proprio giocando contro dei giornalisti, a Parigi. Forse per questo dalla Ville Lumière parte il movimento «Cannabis Social Club», che promuove non solo la liberalizzazione della marijuana, ma anche quella del calcio ganja.

Sconvolti in campo
Ovvero calcio di quartiere, senza stress e soprattutto con un bello spinello alle labbra prima, dopo e magari pure durante i 90′. Stile inimitabile concretizzatosi nella Dynamo di Belleville, nata nel 1999, squadra di amici patiti per il calcio e la «marija». Una squadra di sconvolti, presentata così al sito del mensile So Foot da uno dei suoi fondatori, nonché attaccante, Farid Ghehioueche: «In spogliatoio girava di tutto, dalla marijuana all'ecstasy, dall'hashish alla cocaina. Il nostro motto era: calcio, droga e rock'n'roll, con un po' di sesso». E risultati catastrofici in campo: «Ricordo la partita contro il Paris Foot Gay: drogati contro froci, ci volevamo bene, ma loro correvano troppo per noi e ci hanno umiliato».

La Dynamo si fonde
Così dal 2010, la Dynamo di Belleville si è fusa con lo Spartak Menilmontant, del quartiere confinante, dando vita alla Stella Rossa di Belleville che sfoggia come un trofeo da bacheca il 14 a 0 incassato dal Passy-Nuls. Ma Marley cantava Don't Give Up e poi, ricorda l'attaccante, «pure Barthez fumava e ha vinto il Mondiale. I portieri secondo me fumano di più perché il ruolo li spinge ad essere contemplativi». Anni fa, complice la comune militanza nei Verdi, Ghehioueche scese in campo con Daniel Cohn-Bendit, ex leader del maggio francese. «Giocava bene. Poi l'ho ritrovato quando aveva superato i 50 anni, correvo il doppio di lui... Ora vuole ritirarsi dalla politica, farà il commentatore tv per il prossimo Mondiale».

Così tra una canna e una canzone di Marley, la Stella Rossa fa da vetrina al Cannabis Social Club, che sostiene la depenalizzazione della marijuana, con associazioni che spuntano come funghetti in Francia. Perseguitate dalla giustizia che ha condannato il portavoce Dominique Broc, 44 anni, guarda caso giardiniere, a otto mesi con la condizionale.

Fonte: calciofrancese.gazzetta.it