Colorado: la chiesa internazionale della cannabis

Maria Novella De Luca
16 Oct 2021

Situata tra una fila di case nel quartiere di Washington Park a Denver, sorge una chiesa in mattoni marroni che vista da fuori non ha niente d’insolito, sembra una chiesa come tante, se si tralascia una Statua della libertà in miniatura un po’ sballata sul prato davanti alla facciata. Ma appena si entra non c’è dubbio che si tratti di un luogo speciale, dove ì visitatori non vanno per aderire a un credo o dogma, ma per crogiolarsi nella convinzione che la cannabis li guiderà alla scoperta di sé.


É la Chiesa Internazionale della Cannabis, nata il 20 aprile del 2017, una coloratissima chiesa “multi-fede” che ha come obiettivo quello di offrire una casa agli adulti che vogliono creare la “migliore” versione” di se stessi attraverso la pianta sacra, ovvero la cannabis.

"Crediamo che il viaggio spirituale di un individuo, e la ricerca di significato, sia un viaggio alla scoperta di se stessi che può essere accelerato con l'uso della cannabis", scrivono sul loro sito gli elevazionisti, adepti di questa chiesa aperta a tutti. "Persone di qualsiasi religione e background sono benvenuti a visitare la nostra cappella e prendere parte alle nostre celebrazioni".

I membri di qualsiasi religione possono diventare elevazionisti  senza la necessità di convertirsi, poiché l'elevazionismo è visto come un supplemento piuttosto che un sostituto della fede esistente. L'unica restrizione è che le persone di età inferiore ai 21 anni non possono entrare in chiesa quando la cannabis viene bruciata.

A differenza delle tradizionali religioni organizzate, l'Elevazionismo non proclama leggi divine, né una dottrina inconfutabile. Tutti sono liberi di seguire il proprio cammino, purché si ricordino di vivere secondo la Regola Aurea. E questa Regola Aurea è piuttosto semplice: trattare gli altri come si vorrebbe essere trattati. Non occorre “convertirsi” all'Elevazionismo; se lo volete, avete solo da unirvi a esso.

La chiesa è ospitata in una struttura di 113 anni fa nel quartiere di Washington Park a Denver: un edificio inizialmente costruito come luogo di culto luterano, precedentemente nota come Mount Calvary Apostolic Church. La proprietà della chiesa è stata acquistata nel luglio del 2015 dai genitori di uno dei cofondatori  della chiesa, Steve Berke, con l'intenzione di trasformarla in appartamenti. Tuttavia, i colleghi e gli amici di Berke, che in seguito divennero membri fondatori della chiesa, scontenti della religione organizzata, e allettati dalla legalizzazione della marijuana ricreativa nello Stato del Colorado, lo convinsero a fondare una nuova chiesa invece di convertire l'edificio in condomini.  

Nove mesi più tardi, il 20 aprile 2017, la Chiesa Cannabica Internazionale apriva le sue porte, e la cappella di Denver, riconvertita, ne diventò il quartier generale. La chiesa accoglie chiunque e non aderisce ad alcuno specifico dogma o dottrina.

Fu inaugurata proprio il giorno 20 poiché 420 è un numero significativo per la cultura della cannabis, infatti oltre questo, vennero invitati i membri a consumare cannabis alle 16:20. L'uso rituale di cannabis nella chiesa avviene solo su invito e la celebrazione del “sacramento cannabico” si tiene ogni venerdì. Questo è il solo servizio regolare della chiesa. La chiesa non vende in alcun modo marijuana.

Steve Berke, Angie Hargot, Adam Mutchler e Briley Hale sono stati i fondatori iniziali della chiesa, i quali hanno lavorato per diversi anni per portare la chiesa dove è oggi. Attualmente, l'International Church of Cannabis è la seconda destinazione di Denver su Atlas Obscura, un sito dedicato a evidenziare attrazioni insolite e uniche in tutto il mondo. Ma la popolarità della chiesa non si è fermata  solo a Denver, o al Colorado, ma come hanno scritto molti media è arrivata in ogni "continente abitabile del pianeta".

"Ovunque è conosciuta, dal Giappone all’Australia, dal Sud Africa all’Europa come in Sud America".

Al posto delle vetrate, le pareti della cappella sono ricoperte da un coloratissimo e prismatico murales surrealista raffigurante animali in technicolor, figure mitologiche e motivi appartenenti al mondo naturale tra cui un orso, un toro  e due figure simili a uccelli in mezzo a una finestra tempestata di stelle.

Queste grandi pareti sono state dipinte in soli sei giorni da un artista di strada di Los Angeles, Okuda San Miguel, famoso per il suo caratteristico stile colorato, fatto venire in città per l’occasione.

Il celebre artista e la sua squadra hanno  realizzato in questa speciale chiesa un lavoro davvero stupefacente e  non c'è bisogno di essere necessariamente  degli Elevazionisti per apprezzarne la bellezza.

E non è solo l'interno della chiesa a vantare l'opera di un artista di fama internazionale. Anche la facciata, infatti, dipinta con murales ispirati ai graffiti, è stata realizzata dall’artista americano Kenny  Scharf che ha esposto anche al Guggenheim Museum di New York City, al Museum of Modern Art di New York e nelle collezioni private di "milionari e miliardari di tutto il mondo".

Le porte della Chiesa Cannabica Internazionale sono aperte a tutti. Se volete diventare membri, incontrare gente meravigliosa, e godere dell'accesso ad uno dei luoghi del mondo più belli, pacifici, e capaci di elevarvi, potete unirvi alla chiesa visitando il loro sito web: https://elevationists.org/

Inoltre dal 2017 la chiesa si è aperta anche alle celebrazioni dei matrimoni quindi, se state pensando di sposarvi e volete farlo in un luogo “cannabis friendly” e in maniera del tutto originale questo è sicuramente un luogo da visitare e tenere in considerazione

 

 

 

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Maria Novella De Luca