Kalamata

Exitable
15 Apr 2015

La Grecia ha una lunga storia di coltivazione della Cannabis, principalmente varietà di sativa che potevano essere selezionate per la fibra e i semi, oltre a produrre cultivar a THC più elevato. È probabile che il fenotipo prevalente per secoli, se non per millenni, sia stato una sativa compatta con alcune caratteristiche di indica, simile ad altre varietà del Mediterraneo orientale che tuttora esistono (per esempio in Libano ed Egitto). Le vaste esplorazioni dei greci nella loro epoca d’oro, nonché l’importanza del paese come destinazione per i marinai provenienti da tutti gli angoli del pianeta, deve aver portato genetiche da molte origini diverse. Si ritiene inoltre che le varietà greche originali possano essere state influenzate anche da alcune delle più pure varietà di sativa africane, così come da quelle asiatiche.


La Grecia ha una lunga storia di coltivazione della Cannabis, principalmente varietà di sativa che potevano essere selezionate per la fibra e i semi, oltre a produrre cultivar a THC più elevato. È probabile che il fenotipo prevalente per secoli, se non per millenni, sia stato una sativa compatta con alcune caratteristiche di indica, simile ad altre varietà del Mediterraneo orientale che tuttora esistono (per esempio in Libano ed Egitto). Le vaste esplorazioni dei greci nella loro epoca d’oro, nonché l’importanza del paese come destinazione per i marinai provenienti da tutti gli angoli del pianeta, deve aver portato genetiche da molte origini diverse. Si ritiene inoltre che le varietà greche originali possano essere state influenzate anche da alcune delle più pure varietà di sativa africane, così come da quelle asiatiche.

La Grecia ha una lunga storia di coltivazione della Cannabis, principalmente varietà di sativa che potevano essere selezionate per la fibra e i semi, oltre a produrre cultivar a THC più elevato. È probabile che il fenotipo prevalente per secoli, se non per millenni, sia stato una sativa compatta con alcune caratteristiche di indica, simile ad altre varietà del Mediterraneo orientale che tuttora esistono (per esempio in Libano ed Egitto). Le vaste esplorazioni dei greci nella loro epoca d’oro, nonché l’importanza del paese come destinazione per i marinai provenienti da tutti gli angoli del pianeta, deve aver portato genetiche da molte origini diverse. Si ritiene inoltre che le varietà greche originali possano essere state influenzate anche da alcune delle più pure varietà di sativa africane, così come da quelle asiatiche.

Molti dei segreti della Cannabis che cominciano a essere svelati solo ora erano noti migliaia di anni fa agli antichi greci. Malgrado molte di queste conoscenze siano andate perdute a causa di una politica interna molto dura sulle droghe, un manipolo di varietà è riuscito a svilupparsi fino ai giorni nostri. A Creta c’è una discreta quantità di coltivazioni oggigiorno: l’atteggiamento verso la politica continentale greca è ostile e molti cretesi sono pronti a sfidare la legge. Sulla terraferma, la popolazione dei fumatori d’erba si affida in gran parte all’hashish importato dal Marocco o dalla Spagna e all’erba di bassa qualità dell’Albania. Le cultivar locali di alta qualità che erano ampiamente disponibili negli anni ’80 sono ora quasi impossibili da trovare a causa della repressione della coltivazione outdoor da parte della polizia e delle sanzioni eccessivamente dure. 

Una che sembra essere rimasta (sebbene in quantità molto ridotte) è una varietà sviluppata e resa famosa per molte generazioni nella zona di Kalamata, seconda città del Peloponneso (regione sulla costa meridionale della Grecia continentale che gode di un clima molto gradevole). La varietà Kalamata è un segreto ben custodito e sono molto rari i suoi esemplari. Si tratta di una sativa e la sua origine si può far risalire all’Asia orientale del 1.100 dC, quando gli eserciti mongoli invasero l’Asia Minore. Portarono le proprie genetiche di Cannabis, che incrociarono con le varietà locali di sativa dell’epoca. 

La Kalamata ha un contenuto elevato di THC con un effetto intenso e acuto. Si dice che abbia un sapore che va dagli agrumi al legno, fiori lunghi e compatti che possono avere una colorazione rosata o rossastra e un tempo di fioritura di circa 14 settimane (descrizione molto simile a quella di molte genetiche africane, come di alcune tailandesi e cambogiane). Può raggiungere i 400 centimetri di altezza e avere una resa anche di due chili per pianta nelle condizioni di coltivazione migliori.

Accanto alle (e probabilmente a causa delle) azioni repressive della polizia, i coltivatori che riescono comunque a portare a termine una coltivazione sempre più spesso scelgono varietà di Skunk a fioritura più rapida e con molte delle eccezionali varietà a disposizione, l’esclusiva sativa Kalamata è praticamente scomparsa dal panorama. Ma se vi dovesse capitare di trovarvi lì e se doveste trovare un contatto fidato che vi aiuti a orientarvi tra le complesse politiche della coltivazione locale di erba, cercate di scovare gli ultimi coltivatori e pregateli di darvi un campione di semi. 

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