Il progetto FreeWeed

Soft Secrets
28 Mar 2013

Raccolta di firme per l'abrogazione della legge Fini-Giovanardi


CASERTA - Sta per partire in Italia la raccolta firme per proporre il Referendum per l'abrogazione della legge Fini-Giovanardi, al fine di poter puntare alla legalizzazione della cannabis. A portare avanti questa battaglia è il progetto ‘FreeWeed' che, nato da Facebook nella pagina ‘Legalizziamo la Cannabis Indica e Sativa' (www.facebook.com/CanapaLibera), si è sviluppato prima nel web, con la nascita del sito internet www.freeweed.it ed ora sta per arrivare ad operare su tutto il territorio nazionale.
Il progetto ‘FreeWeed' nasce da un'idea di Stefano Auditore che, insieme a Luigi, Antonio e Jessica, ha iniziato a sviluppare una vera e propria organizzazione, determinata a raggiungere il suo scopo. Il progetto ha una sua sede fissa sul gruppo Facebook ‘Progetto FreeWeed - Tutti Uniti per la Legalizzazione della Cannabis'.

Sulla pagina web la gente potrà trovare numerose informazioni sul progetto, con quotidiani aggiornamenti sulla realtà dell'antiproibizionismo e tutte le notizie relative alla cannabis. Inoltre, con la nascita del sito web www.freeweed.it, il progetto ha ottenuto finalmente la sua base operativa, dove illustrare le procedure per la raccolta delle firme, come aiutarsi, come intervenire e come agire attivamente per poter realmente prendere parte a questo ormai imminente cambiamento. Il progetto ‘FreeWeed' non vuole incentivare il consumo di cannabis in Italia, ma esporre, con chiarezza, che il sistema legislativo attuale valuti le scelte politiche sulle droga come superflue e inadeguate.

Infine, oltre allo scopo prefissato di portare avanti un referendum e la relativa raccolta firme, altro scopo ‘FreeWeed' è creare una visione nuova della risorsa e gettare le basi per ispirare una nuova Legislazione.

Il progetto si basa su pochi ma chiari punti, dal quali bisogna partire. In primis spingere verso la ricerca scientifica, che approfondisca le proprietà terapeutiche della cannabis, ancora sconosciute in Italia, affinché si arrivi a permettere un'applicazione medica che equipari l'Italia ai tanti paesi occidentali dove si è già giunti ad una rivalutazione come farmaco e soprattutto che possa riconoscere al malato una dignità che ad oggi non viene garantita, grazie ad un sistema burocratico che, quotidianamente, cancella le speranze di chi cerca di arrivare a cure alternative; sfruttare la nascita di punti di vendita autorizzati e la conseguente nascita di nuovi posti di lavoro per la coltivazione e la vendita affinché ne tragga vantaggi il sistema economico nazionale; concentrare il lavoro delle Forze dell'Ordine alla lotta contro i crimini e i traffici di droghe che realmente strappano la vita, soprattutto ai giovani, e di conseguenza intensificare la lotta alle mafie, evitando un dispendio di energie e risorse economiche risultato del tutto inutile; rivalutazione del sistema carcerario con l'abrogazione della Fini-Giovanardi.
FreeWeed sta quindi reclutando referenti sul territorio, che portino avanti la battaglia pro-legalizzazione e che aiutino lo svolgimento della raccolta firme che ha come data di inizio Ottobre 2013.

Il Progetto ha di recente ufficializzato l'evento che si terrà a Torino, dove per tutti si potrà conoscere il "team" organizzativo che sta al timone di questa grande nave.

Ulteriori informazioni sul Progetto FreeWeed sono disponibili online sul sito freeweed.it
Per contatto diretto con il Progetto FreeWeed:
Organizzazione Progetto Referendario FreeWeed
Stefano Auditore Armanasco (Milano)
Cellulare: 342 1377980
e-mail: direzione@freeweed.it
Facebook: www.facebook.com/StepDaBoss

 

 

Fonte: interno18.it

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