Nuova Zelanda, vince il No al referendum consultivo sulla legalizzazione della cannabis

06 Nov 2020

In Nuova Zelanda, per una manciata di voti, vince il no al referendum consultivo sulla legalizzazione della cannabis.



La notizia era nell'aria dal 31 ottobre quando i risultati preliminari, pubblicati dalla Commissione elettorale neozelandese, avevano mostrato 1.114.485 "Kiwi" (46,1%) a sostegno dell'entrata in vigore del disegno di legge sulla cannabis, mentre 1.281.818 (53,1%) risultavano contrari. I sostenitori della legalizzazione della cannabis dello Stato oceanico, quindi, vivevano nella speranza che ci sarebbero stati abbastanza voti speciali a favore per ribaltare queste percentuali inizialmente stimate. Secondo quanto riportato dai media locali neozelandesi, dopo il conteggio dei voti speciali, il 50,7% dei neozelandesi ha votato contro il disegno di legge e il 48,4% si è dichiarato favorevole.

In Nuova Zelanda vince il no al referendum sulla cannabis per poco.

La Nuova Zelanda ha respinto il referendum sulla legalizzazione per una manciata di voti.

Come si evince dai dati sul referendum pubblicati dalla Commissione elettorale neozelandese, rispetto a quelli preliminari, è stato nettamente ridotto il margine di vittoria per coloro che inizialmente si erano espressi per il "no". Tuttavia i voti speciali spogliati nelle scorse ore non sono stati sufficienti per far cambiare l'ago della bilancia del referendum a favore della legalizzazione. I risultati finali hanno mostrato 1.406.973 (48,4%) di neozelandesi a favore del disegno di legge, mentre 1.474.635 (50,7%) si sono dichiarati contrari. Altre 26.463 persone (lo 0,9 per cento) non hanno indicato chiaramente l'opzione per la quale desideravano votare.

La sconfitta della cannabis per via referendaria dovrebbe significare che la legge sulla legalizzazione e il controllo della cannabis non sarà presentata in Parlamento e il possesso e il consumo di cannabis rimarranno illegali ai sensi della legge neozelandese (il Misuse of Drugs Act del 1975).

Mentre negli Stati Uniti hanno approvato la legalizzazione in ulteriori aree del Paese, in Nuova Zelanda abbiamo purtroppo perso un'importante opportunità di progresso globale del movimento cannabico.