Gessica Berti titolare di Weedoteca ha querelato Salvini e dà le linee guida per fare altrettanto

Soft Secrets
28 Jun 2019

Gessica Berti titolare del dispensario di CBD "Weedoteca" a Budrio (Bologna) ha querelato il Ministro dell'interno Matteo Salvini, a seguito delle farsesche e assurde prese di posizione sulle attività commerciali legati al mondo della cannabis light


Vi riportiamo per intero l'intervista rilasciata da Gessica Berti a Fanpage in merito alla querela a Matteo Salvini “Come può permettersi un ministro che fa parte di un partito che ha rubato negli anni passati 49 milioni di euro, a diffamare una categoria che legalmente esiste, paga le tasse e ha garantito un introito di milioni di euro che si sono tradotti in tasse, economia e migliaia di posti di lavoro? Vogliamo avere l’attenzione dei media per poter spiegare che non siamo criminali, ma onesti commercianti e che le persone capiscano che cos’è veramente questa pianta. Poi, se riusciamo a costituirci come parte civile e saremo un po’ di persone, ben venga. Ho già i dati di altri negozianti che mi hanno inviato le copie delle querele che hanno fatto: in una mattina me ne sono arrivate 15, e ho iniziato a cercare dei referenti regionali per raccogliere tutti quelli che stanno procedendo in questa direzione.  Stiamo lavorando per andare a verificare la giungla di cannabis e canapa shop che hanno aperto come funghi e che in un caso su due, in caso di controlli, si rivelano centri dello spaccio. Più che la minaccia in sé, sono rimasta colpita dal fatto che un ministro della Repubblica italiana sia andato in televisione a dire che i canapa shop, dai quali lo Stato che lui rappresenta sta regolarmente prendendo le tasse, e che lo stesso stato ha regolarmente fatto aprire, vendono droga. Come non si può dire che questo tipo di negozi fomentino l’uso di stupefacenti, al massimo è il contrario: facciamo anche prevenzione, nei confronti di ragazzini che entrano in negozio raccontando che fanno uso di eroina, cocaina, psicofarmaci dei genitori, senza nemmeno sapere ciò che stanno assumendo". "Chi ha aperto un negozio di questo genere, l’ha fatto anteponendo la canapa al business”, sottolinea Gessica. “Siamo un esercizio commerciale dove si trovano prodotti legali derivati dalla lavorazione della canapa industriale, dalle infiorescenze, passando per prodotti alimentari, cosmetica, tessile etc…”La nostra categoria è riuscita, tra produttori, commercianti, distributori e grossisti, a produrre un introito di circa 360 milioni di euro nel solo 2018: sono le stime di settore raccontate a una recente conferenza dove ci siamo trovati per discutere della situazione”. "Questa denuncia non è un atto di coraggio, ma un atto di coscienza, che è una cosa ben diversa. Dobbiamo far capire che non siamo degli spiantati o degli spacciatori, siamo degli imprenditori. Io sono una mamma, ho due lauree, ho vissuto e lavorato all’estero e sono tornata in Italia perché credo in questo mercato e credo nel mio paese. Non vorrei dovermi ricredere. Voglio che la gente, invece che pensare alla canapa con i vecchi dogmi che ci sono stati inculcati, inizi ad informarsi senza essere in balia della disinformazione. Il nostro è un grido di protesta, siamo qui per mano tutti uniti e nessuno può permettersi di diffamarci e passarla liscia”. Linee guida per querelare Matteo Salvini Vi riportiamo per intero le linee guida consigliate da Gessica Berti  Ciao a tutti, sono Gessica, la titolare di Weedoteca e la persona che per prima ha deciso di querelare Salvini per diffamazione nei confronti del nostro settore. Premessa : lo scopo di queste querele non è tanto quello di avere un risarcimento ( che probabilmente non ci sarà, ma se accadrà ben venga), ma è principalmente quello di scuotere e sensibilizzare l'opinione pubblica, facendoci puntare i riflettori addosso perchè abbiamo fatto una cosa che nessuno ha mai fatto in Italia, cioè un'intera categoria invece di subire o di reagire violentemente ai soprusi del suo governo, usa le legge per querelare un ministro che l'ha offesa e diffamata, impedendole di lavorare in pace. Il nostro scopo è quello di arrivare a portare dalla nostra parte chi si trova a metà strada tra i proibizionisti e gli antiproibizionisti e non sa cosa pensare o addirittura al momento nemmeno è interessata. Vogliamo alzare l'asticella del consenso popolare per diventare la maggioranza. Operativamente come ci organizziamo? Una persona per regione dovrebbe rendersi disponibile a fare da referente in questa occasione per tutto il settore canapa della sua regione e dovrebbe raccogliere i dati delle querele fatte sul file excell creato appositamente. L'avvocato Simonetti mi ha fortemente consigliato di darci un tempo limite stretto, onde evitare dispersioni di forze e di tempo (in parole povere : chi lo vuole fare lo faccia e in fretta) Io credo che darci come limite il 15 luglio 2019 potrebbe essere l'ottimale. Tutti questi dati raccolti saranno poi girati a me e verranno fatti confluire in un unico file che sarà subito girato all'avvocato Simonetti. QUESTI DATI SERVIRANNO SOLO PER QUESTO SCOPO. Vi ricordo che la querela che ho sporto io si basa su uno dei tanti video della conferenza stampa del Viminale, indetta l'8 maggio 2019 dopo l'incontro di Salvini e Fontana con le comunità di recupero ( questo è il link al video a cui ho fatto riferimento io https://www.youtube.com/watch?v=NoxgF15yglI ) Se trovate video precedenti o successivi in cui Salvini offende e diffama i negozi di cannabis o tutta la categoria del settore canapa, vi prego di rendermene edotta, in quanto possono servirci per dare seguito ad ulteriori querele. La cosa essenziale è scaricare tutti questi video, perchè sicuramente potrebbero essere “casualmente” rimossi dalla rete. Parallelamente inizieremo anche ad informare i media di questo, andando a contattare radio, telegiornali e testate giornalistiche, oltre che eventuali personaggi pubblici. Sto facendo appositamente un ulteriore file di tutti i media/personaggi da contattare, ma vi esorto a mandarmi segnalazioni e suggerimenti per implementare questa lista. PER GLI OPERATORI DEL SETTORE CANNABIS I motivi per cui io ho querelato Salvini e che possono utilizzare tutti quelli del settore sono i seguenti, come si evince dalla querela : nel video in questione Salvini dice che i negozi di cannabis “sono luoghi di diseducazione di massa”, che “i negozi di cannabis sono un incentivo all'uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti” e che “sono negozi dove ci sono droghe”. PER TUTTI COLORO CHE NON SONO OPERATORI (CLIENTI, AMICI, FAMIGLIARI...) Anche i clienti/amici/famigliari possono, se vogliono, querelare Salvini, sostenendo questo : “Siccome il ministro Salvini ha detto nel video della conferenza stampa del Viminale, indetta l'8 maggio 2019 che i negozi di cannabis sono luoghi di diseducazione di massa, che i negozi di cannabis sono un incentivo all'uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti e che sono negozi dove ci sono droghe, allora di riflesso e per logica il ministro sostiene implicitamente anche che chi entra in quei negozi è uno sprovveduto che frequenta posti diseducativi, che compra droghe, che foraggia il mercato delle droghe e degli stupefacenti e che incentiva lo spaccio. Personalmente, in base a quanto il ministro sostiene, io come cliente e frequentatore dei cannabis shop mi sento offeso, umiliato e diffamato dalle parole del ministro, nonchè , in quanto consumatore ed utilizzatore di canapa legale e suoi derivati, intimorito, minacciato e preoccupato da eventuali azioni repressive che potrebbero essere arbitrariamente operate nei miei confronti.” N.B: 1 La querela è gratuita. 2. Essendo noi l'accusa e la parte lesa, non ci serve un avvocato, se non per costituirci poi eventualmente parte civile. 3. L'avvocato Lorenzo Simonetti di Tutela Legale Stupefacenti si è offerto di seguire personalmente a titolo gratuito queste querele. 4. Stando aperti i sequestri li rischiamo comunque ogni giorno fino a che non ci sarà una regolamentazione fatta a dovere. Quindi non abbiate paura di ritorsioni, al massimo potreste essere i primi della lista se e quando dovessero esserci controlli dalle vostre parti, ma se avete tutto in regola e la coscienza a posto, che problema c'è ??? 5. Capisco chi non si vuole esporre perchè ha paura e sa di essere in una zona calda ( intendo in una città o provincia dove i prefetti sono particolarmente accaniti contro il settore, vedi Forlì, Macerata e Reggio Emilia, ad esempio), ma chiedo comunque a chi se la sente,nonostante tutto questo, di fare questa querela. 6. Non è possibile fare una Class Action al momento , ovvero non è possibile depositare un'unica querela con centinaia di firme perchè la legge sulla class action entrerà in vigore dopo 12 mesi dalla pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, quindi si parla di Aprile 2020. Quello che possiamo fare è portare sul tavolo della Procura di Roma (perchè il “reato” è stato commesso lì da Salvini) centinaia di querele a firma singola fatte tutte contro la stessa persona e per gli stessi motivi. 7. Inutile dirvi che più siamo meglio è, ma mi piace sottolinearlo. Grazie mille a tutti, a chi ci sarà in questo viaggio, a chi ci sosterrà pur non sentendosela di esporsi in prima persona e anche a chi è contrario, purchè non ci metta i bastoni tra le ruote. Siamo tutti sullo stesso carro e abbiamo tutti gli stessi obbiettivi, stiamo solo cercando di raggiungerli utilizzando ogni strada e mezzo che abbiamo a disposizione. Gessica LINK

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