Lavorare green, lavorare tutti

Soft Secrets
15 May 2019

Alla fine del mese saremo chiamati a decidere il nuovo Europarlamento. Un appuntamento spesso sottovalutato - lo storico sull'affluenza non è certo impressionante - ma cruciale in quest'anno in cui due versioni antitetiche e inconciliabili di Europa si sfidano. Da un lato l'Europa che si piace unita, l'Europa dell'accoglienza, della socialdemocrazia e della responsabilità ecologica


Dall'altro gli euroscettici di "Europe of Nations and Freedom Group", che invocano l'uscita dall'Euro, la chiusura dei confini e, a dispetto del loro stesso nome, molta meno libertà per tutti. Libertà sui nostri corpi, libertà di scegliere, libertà dal controllo: la cannabis incarna perfettamente uno dei topic che racchiudono queste tre istanze e la cannabis è innegabilmente uno dei punti caldi in agenda. Certo la campagna elettorale per le europee non ha i toni e i colori di quando si gioca in casa e l'antiproibizionismo, si sa, non aiuta a portare voti. La recessione però incombe e quale modo migliore di fare campagna elettorale sulla cannabis, se non parlando di posti di lavoro? Beppe Grillo deve aver pensato questo quando sul suo blog ha pubblicato un lungo post in cui loda il cannabusiness e la sua formidabile capacità di creare occupazione. Lungi dal voler appoggiare il partito del comico genovese, è innegabile che il mercato che ruota attorno alla canapa sia un modello di sviluppo economico sostenibile e assolutamente vincente. Basta guardare oltre oceano: a partire dal 2019, la cannabis legale ha creato 211.000 posti di lavoro a tempo pieno in America. La forza lavoro è aumentata del 21% nel 2017, del 44% nel 2018 e si prevede almeno un’altra crescita del 20% in termini di posti di lavoro nel 2019, con una previsione di crescita del 110% in soli tre anni. Se in Europa in modello Olanda ha forse fatto il suo tempo, il boom della canapa medica ha toccato diversi Stati e ha portato ingenti investimenti dall'estero. In Italia, la voluta ambiguità delle leggi vigenti sta provando a scoraggiare la rinascita della canapa industriale ma la risposta è stata comunque enorme: nel giro di cinque anni, il bel paese ha visto aumentare di dieci volte i terreni coltivati a canapa, dai 400 ettari del 2013 agli oltre 4000 censiti nel 2018. Nei prossimi 10 anni l'Europa potrebbe vantare il più grande mercato di cannabis al mondo. Lo sostiene l'European Cannabis Report stilato annualmente da Prohibition Partners che prevede che il continente avrà il più grande mercato legale entro il 2028 e che potrebbe valere la cifra enorme di 123 miliardi di euro (58 miliardi nel mercato medico e 65 miliardi in quello ricreativo). L'Europarlamento pare già ben disposto a discutere di cannabis - a inizio anno una direttiva europea caldeggiava la legalizzazione della cannabis medica in tutti e 28 i paesi membri -, bisogna vedere quale sarà la maggioranza a deciderne. Vogliamo farlo un salto alle urne stavolta? di Giovanna Dark

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