L'albero del paradiso

Soft Secrets
15 Sep 2017
Sarbaroganibarini ovvero che cura tutti i mali. Cosi viene descritto l'albero di Neem, dall'Ayurveda, la medicina tradizionale indiana risalente ad alcuni millenni fa. Il neem, un albero tipico delle zone tropicali e sub tropicali, è conosciuto da millenni dalle popolazioni provenienti da queste zone, in occidente invece è stato introdotto da pochi secoli e sono molteplici le applicazioni che può avere quest'albero sacro.

Descrizione

Il neem, conosciuto anche come Azadirachta indica, è un albero appartenente alla famiglia delle Meliaceae; è un albero resistente al clima arido, infatti il neem proviene precisamente da India e Birmania ma si è esteso in tutto il subcontinente indiano, dal Bangladesh allo Sri Lanka fino al Pakistan ed anche in alcune zone a sud dell'Iran. Nel secolo scorso è stato introdotto anche in alcune regioni dell'Africa occidentale, per impedire l'estensione del deserto del Sahara. L'albero di neem raggiunge un'altezza media di 20 metri, con un tronco basso e retto che può raggiungere i 120 cm di diametro; la chioma è molto densa e di forma rotonda che arriva ad avere un diametro di 15-20 metri. Le foglie possono essere lunghe fino a 40 cm e ognuna è formata da 20-30 foglioline di circa 3-8 cm di lunghezza, con tonalità verde scuro e rosso porpora le foglie più giovani. Ogni infiorescenza è formata da una media di 200 fiori, bianchi e fragranti; il frutto è simile ad un oliva, con una forma che varia dall'ovale al rotondo, la superficie è liscia e sottile, la polpa è amara e fibrosa e all'interno il nocciolo legnoso racchiude da uno a tre semi. [caption id="attachment_5108" align="alignnone" width="500"]L'albero del paradiso Alberi di neem ancora giovani.[/caption] Cresce molto rapidamente, è resistente alle siccità, infatti è raro che perda le sue foglie ed ha bisogno di poche cure.

Storia

Neem è una parola Hindi che deriva dal Sanscrito Nimba. È solo una delle tante parole con cui viene indicato quest'albero. Ad esempio, nella tradizione araba veniva chiamato con il nome di Shajar-e-Mubarak cioè l'albero benedetto. Nella mitologia indiana esistono diverse versioni sull'origine sacra del neem; un antico testo appartenente ai Veda descrive come Garuda, un Dio-uccello, lasciò cadere dal cielo alcune gocce di ambrosia, elisir dell'immortalità, sull'albero di neem. Un'altra antica tradizione ritiene che sia stato Indra, Dio dei fulmini, della pioggia e delle tempeste, a bagnare la Terra con Amrita dando origine al neem. Altri miti mettono in relazione Dhanvantari, conosciuto come il Dio della medicina e l'albero di neem. Le prime testimonianze sull'utilizzo terapeutico del neem risalgono al 4500 a.C., in una grotta in Pakistan sono state rinvenute delle foglie di neem insieme ad altri manufatti appartenenti alla medicina ayurvedica. La farmacopea tradizionale indiana sin dalle sue origini inserisce il neem in numerose soluzioni, infatti era considerato come un rimedio universale. L'Ayurveda è l'antica medicina tradizionale e ad oggi è ben integrata nel sistema sanitario indiano e si trovano facilmente in commercio un consistente numero di preparati ayurvedici contenenti neem, come il jatyadi taila un olio contro l'ulcera, dhattur tailam un olio per dermatiti e dolori muscolari oppure il palit nasya un rimedio contro la calvizie.

Principi attivi

Nella composizione del neem incontriamo numerosi terpeni, tra cui l'azadiractina, che è un regolatore della crescita e dell'alimentazione degli insetti, facendolo risultare un valido insetticida. La nimbina, è un altro terpene, che si ritiene sia responsabile di gran parte dell'attività biologica del neem, con proprietà antiinfiammatoria, antisettico, antistaminico e fungicida.

1000 utilizzi del neem

In India alcune parti dell'albero di neem, vengono utilizzate come vegetali, i fiori sono consumati come verdura preparati in una zuppa, invece le foglie vengono fritte o marinate prima di essere mangiate.La medicina tradizionale prevede tuttora un largo utilizzo delle sue parti. Gli steli più giovani sono utilizzati come spazzolini per i denti, efficace per l'igiene orale. La linfa viene adottata per la cura di dermatiti, mentre la gomma, una sostanza simile alla gomma arabica è impiegata per alleviare il mal di gola. I fiori hanno un potere vermifugo come anche i frutti, impiegati anche per curare infezioni alle vie urinarie. L'olio oltre ad essere utilizzato nei massaggi per combattere i dolori reumatici, trova una via di impiego anche contro alcune malattie della pelle come la psoriasi. Le foglie hanno una vasta gamma di utilizzi, per il mantenimento dell'igiene intima, per indurre il parto e la lattazione, ma anche per la cura di altri disturbi, come ad esempio il diabete. Il neem è utilizzato in cosmetica per creme facciali; l'olio trova largo impiego nella produzione di saponi, shampoo e balsami. È utilizzato anche come lubrificante. L'albero di neem è adottato in molte zone del mondo contro il processo di desertificazione. La resina ottenuta dal neem ha un alto valore proteico ed è utilizzata come additivo alimentare. L'olio di neem, ricavato dalla spremitura a freddo dei semi, è uno degli insetticidi naturali più efficaci e diffusi. La torta di neem è un prodotto residuo dalla spremitura dei semi di neem; la torta è utilizza come fertilizzante e come sostanza ad azione repellente. Il miele ottenuto dai fiori dell'albero di neem, è tra i più pregiati dell'Asia meridionale. [caption id="attachment_5109" align="alignnone" width="500"]L'albero del paradiso Foglie di neem.[/caption]

Utilizzo in agricoltura

I sottoprodotti del neem si stanno convertendo rapidamente nei migliori amici dell'agricoltore, essendo tra i pochi ammessi in agricoltura ecologica. Il più diffuso sicuramente è l'olio di neem, ricavato dalla spremitura dei semi di neem; l'olio ottenuto da una spremitura a freddo risulta migliore di un olio processato a caldo. Il principio attivo più importante presente nell'olio di neem è l'azaradictina, un regolatore della crescita e dell'alimentazione che agisce per contatto e ingestione provocando uno squilibrio ormonale che impedisce all'insetto di completare il suo ciclo vitale. È efficace contro più di 200 tipi di piaghe, tra le quali afidi, acari, mosca bianca e bruchi perforatori. Ma allo stesso tempo non risulta essere pregiudizievole per la salute di esseri umani, animali e insetti benefici. Il neem estratto dalle foglie è un insetticida idrosolubile, a base di azaradictina. L'estratto di neem è più facile da utilizzare, si può anche somministrare via irrigazione, ma risulta essere meno efficace dell'olio di neem. Entrambi i sottoprodotti del neem sono biodegradabili. La torta di neem è un prodotto residuo della spremitura dei semi ed è un ottimo fertilizzante organico; è ricco di micro e macro nutrienti, svolge un'azione repellente contro nematodi e parassiti terricoli e promuove la fertilità del terreno.

Cannabis e neem

Spesso è necessario proteggere il nostro giardino dai nemici della cannabis; polizia, mosca bianca, ragnetto rosso e oidio sono tra gli avversari più frequenti. Il neem è un ottimo alleato dei coltivatori di marijuana. Il neem è un insetticida ad amplio spettro, cioè efficace contro una vasta gamma di parassiti e malattie. L'estratto di neem è adatto per un'applicazione preventiva, il contenuto di vitamine, carboidrati, amminoacidi e oligoelementi rinvigorisce le piante e stimola la formazione di tessuti più resistenti. È efficace contro gli insetti immaturi e in stato giovanile; raccomandato contro la larva della mosca bianca, bruchi e sciaridi. Non è efficace contro il ragnetto rosso. L'estratto di neem è idrosolubile e può essere aggiunto alla soluzione nutriente rafforzando l'azione del neem che diventa sistemica penetrando a fondo nei tessuti della pianta. L'olio di neem risulta essere più efficace nella lotta ai parassiti, adatto a contrastare afidi, sciaridi e ragnetto rosso, ed è anche indicato contro varie malattie fungine. La torta di neem è utilizzata sia per controllare i parassiti nei terreni, soprattutto di nematodi e larve terricole ma anche come fertilizzante. Innanzitutto rallenta la conversione di composti azotati in azoto ammoniacale, rendendolo disponibile per le piante per un periodo più lungo. La presenza di micro e macro nutrienti nella sua composizione, previene i disordini nutrizionali. L'origine vegetale della torta di neem, lo rende un fertilizzante 100% biologico che promuove la fertilità e la produttività del terreno. Un buon substrato è la chiave per ottenere della marijuana di altissima qualità.

Come applicare il neem alla cannabis

L'estratto di neem è idrosolubile perciò è possibile aggiungerlo alla soluzione nutriente nella dose di 0,01% per litro. Sia l'estratto di neem che l'olio di neem si possono applicare come spray fogliare; per preparare lo spray fogliare utilizzare sempre acqua con ph non superiore a 7.0, aggiungere circa 2-3 ml per ogni litro di acqua. Per rendere più efficace lo spray è necessario aggiungere alcune gocce di sapone di potassio, che funge da agente tensioattivo-aderente, rendendo l'applicazione dello spray più omogenea e persistente. Nebulizzare le piante completamente, con particolare attenzione per la zona della pagina inferiore delle foglie. Il ragnetto rosso si muove soprattutto in questa zona, dove deposita le sue uova. Applicare lo spray nelle ore di luce meno intense, nei giardini indoor è preferibile a luci spente. Lo spray a base di neem è biodegradabile e non è nocivo per gli esseri umani; il neem si può applicare fino a pochi giorni prima di raccogliere le infiorescenze, senza rappresentare un pericolo per l'uomo. Nonostante ciò, alcuni coltivatori affermano che nebulizzare il neem pochi giorni prima della raccolta conferisce alla marijuana un sapore sgradevole. La torta di neem è utilizzata nella preparazione dei substrati; aggiungere 3-5 grammi per ogni litro di terra o cocco e mescolare. Per le piante già in dimora si può applicare ricoprendo la superficie del terreno. Inoltre è consigliato aggiungere la torta di neem ad ogni trapianto. In conclusione, il neem è un amico dell'ambiente, il suo utilizzo nelle pratiche agricole garantisce dei prodotti più sani e allo stesso tempo riduce il consumo di pesticidi e sostanze di sintesi, salvaguardando maggiormente l'ambiente dalla loro contaminazione. Nei paesi del terzo mondo, gli agricoltori avendo a disposizione l'albero di neem, producono da sé gli estratti di neem con tecniche rudimentali per combattere alcune piaghe. Questo tipo di pratiche hanno un grande impatto per il riscatto economico-sociale di questi paesi. di botanicaunderground@gmail.com
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