Lampade al plasma e a induzione magnetica

Soft Secrets
01 Mar 2016

Lampade al plasma Le lampade al plasma sono di due tipi: (1) lampade interne o LEP (plasma a emissione di luce), che utilizzano le onde radio per alimentare lo zolfo o gli alogenuri metallici in una lampadina e (2) le lampade esterne o a induzione, che utilizzano l’induzione fluorescente, con un tubo pieno di fosforo fluorescente.


Coltiva con Jorge Cervantes

Le fonti LEP sono piccole e molto luminose. La lampada LEP è la forma originaria e più diffusa di lampade a induzione (interne). La radiofrequenza viene utilizzata per eccitare i gas all’interno di un piccolo rivestimento in ceramica e produrre luce molto chiara. Le lampade piccole sono grandi come una memory card di una piccola macchina fotografica. Le lampade con induttore esterno (plasma) sono tubi tondi o rettangolari con diametro simile alle fluorescenti T12. Le luci a induzione elettromagnetica (plasma) sono efficienti e producono 81 lume per watt. Fonte al plasma di un punto vendita di oggettistica.

Oggigiorno, le fonti luminose per la coltivazione delle lampade LEP sono di gran lunga diverse dalle fonti al plasma diffuse negli anni Ottanta. Inventate da Nikola Tesla negli anni 1890, le prime fonti al plasma promettenti erano fonti allo zolfo sviluppate da Fusion Lighting. Queste luci avevano qualche difficoltà tecnica ed erano troppo luminose con uno spettro luminoso insufficiente per coltivare piante. Attualmente, varie società stanno risolvendo i problemi tecnici e stanno rendendo lo spettro luminoso adatto alla coltivazione. Varie soluzioni HEP (plasma ad alta efficienza) sono state lanciate sul mercato. Queste fonti, compresi alcuni modelli di Ceravision e Luxim, producono 140 lumen per watt. Le fonti LEP in commercio sono disponibili in un range di watt compreso fra i 40 e i 300. Plasma International inoltre produce una fonte al plasma allo zolfo da 730 watt controllata con microonde. Gavita-Holland è l’unica società di orticoltura nota ad applicare la tecnologia luminosa al plasma alla coltivazione.Lampade LEP (Plasma a emissione di luce)

Le fonti luminose utilizzano un gas nobile o una miscela di questi gas e alogenuri metallici, sodio, mercurio o zolfo. La famiglia delle fonti al plasma genera luce eccitando il plasma all’interno della lampadina utilizzando le radiofrequenze (RF). La fonte ha dimensioni inferiori ai 2,5 cm quadrati ed è posizionata in un risonatore in ceramica. Un amplificatore a transistor, con driver RF e un microcontroller sono posizionati in una fonte luminosa sigillata con elettrodi e filamenti. La fonte al plasma non ha un ballast, ma un generatore RF (magnetron) e dei semiconduttori che hanno la stessa funzione. Ha un’efficienza di conversione superiore al 90 percento e il driver a transistor elimina le avarie. Il plasma a emissione di luce è l’unica fonte luminosa ad alta intensità che può essere dimmerizzata fino al 20 percento della produzione luminosa, con comandi analogici e digitali. La dimmerizzazione aumenta inoltre la longevità della fonte luminosa. Il prezzo si aggira attorno ai $1000 per una fonte LEP da 300 watt. Le fonti LEP a transistor utilizzano l’elettricità per alimentare gli alogenuri metallici e l’argon anziché lo zolfo. Queste fonti luminose non hanno elettrodi e non hanno dunque le rispettive avarie. Nel complesso, le fonti al plasma hanno una vita lunga, che arriva fino a 50.000 ore (7,7 anni se accese 18 ore al giorno) e hanno un mantenimento luminoso del 70 percento. L’efficacia delle fonti LEP va da 115 a 150 lumen per watt. La natura direzionale della fonte di luce permette di evitare perdita di luce, che non rimane intrappolata fra la fonte e il riflettore, e la luce può essere distribuita omogeneamente sull’area di coltura senza eccessi. I costi annui di energia e manutenzione sono fino al 45 percento inferiori rispetto alle lampadine MH. Un ballast a transistor senza parti mobili viene alloggiata in un’area sigillata con una presa per la ventilazione Gore-Tex. Un riflettore con fascio di luce quadrato con un filtro in vetro UVC convoglia la luce alla coltura. La fonte Gavita dura 30.000 ore (4,5 anni se accesa 18 ore al giorno). I bassi livelli di luce UVB passano attraverso uno schermo protettivo e la luce UVC viene filtrata. La luce UVB viene prodotta dalla luce naturale del sole ed è fondamentale per una crescita sana della pianta. Lo spettro luminoso contiene inoltre più luce blu. Vedi “Luce UV” a pagina 256. Non cercate di raffreddare le fonti al plasma con aria. Se viene raffreddata artificialmente, la lampadina non riesce a raggiungere la piena temperatura di funzionamento e non raggiunge la brillantezza o lo spettro completi.

Lampade a induzione magnetica

La fonte LEP da 300 watt con attacchi Gavita-Holland Pro 300 è l’unica fonte luminosa in commercio per la coltivazione indoor. Con un CRI di 94, la temperatura di colore (spettro) di 5600 K è come la luce naturale. La fonte è fredda, così fredda che si può appoggiare la mano sul vetro protettivo senza bruciarsi. Non è possibile con una fonte HID! Le fonti a induzione magnetica sono simili alle fonti fluorescenti, ma gli elettromagneti sono posti attorno a una sezione del tubo luminoso. L’energia ad alta frequenza emessa da una bobina a induzione produce un campo magnetico estremamente forte ed eccita gli atomi di mercurio nel tubo di vetro. Gli atomi di mercurio emettono luce UV che è convertita in luce visibile dal rivestimento in fosforo sulla parte interna del tubo. Le fonti luminose non contengono elettrodi e le avarie provocate dall’erosione del filamento, dalle vibrazioni o dalla rottura del sigillo sono impossibili. Non essendoci elettrodi che si possono logorare, le fonti sono estremamente efficienti e hanno una vita più lunga. Le lampadine a induzione magnetica rotonde o rettangolari da 300 watt hanno una temperatura di colore diurna di 5000 K e producono 24.500 lumen, 81 lumen per watt e hanno una vita di 100.000 ore. Un sistema di fonti a induzione da 300 watt costa circa $300. Hanno un ballast incluso o a distanza. Le fonti a induzione da 300 watt andranno probabilmente a sostituire le fonti HID da 600 watt. Le piccole fonti a induzione circolari da 80 watt con ballast a distanza producono 6.000 lumen di luce con una temperatura di colore (spettro) di 5000 K. Hanno una vita di 100.000 ore. Le fonti a induzione magnetica generano poco calore e i ballast hanno una vita di 40.000 ore o più. E’ possibile avere diverse temperature di colore modificando la composizione del fosforo all’interno delle lampade a induzione. Lo spettro del plasma contiene una quantità relativamente bassa di luce rossa. Almeno una società a sviluppato luci di coltura con doppio spettro per produrre metà della lampadina a 2700 K e l’altra metà all’altra estremità dello spettro.   Questo è un brano tratto dal capitolo 17 “Light, Lamps & Electricity” (“Luce, fonti luminose ed elettricità) della Cannabis Encyclopedia (596 pagine, oltre 2.000 immagini a colori, formato grande A4) di Jorge Cervantes, disponibile ovunque in inglese. L’edizione in spagnolo sarà disponibile da gennaio 2017. Per maggiori informazioni, visitate il sito di Jorge, www.marijuanagrowing.com.

S
Soft Secrets