Sir Canapa e Cannabistrò

Soft Secrets
31 Jan 2016

Milano-Napoli e ritorno. Per tutti gli appassionati di canapa hanno aperto i battenti due negozi innovativi che presentano la nostra pianta preferita in tutte le sue dimensioni e che ce la raccontano in tutte le sue potenzialità. Quasi 800 chilometri separano le due realtà, ma il filo logico che li sorregge e la passione che li unisce li può far apparire molto più vicini di quanto non siano geograficamente.


Milano-Napoli andata e ritorno.

Oggi parliamo direttamente con loro i due fondatori, all’avanscoperta, pionieri di un mercato già florido all’estero e che in Italia aspetta solo un contesto relativamente più al passo col tempo.

SSIT: Sir Canapa come ti è venuta la pazza idea di aprire un negozio come il tuo?

Lavoravo già nel settore presso un grossista, così ho deciso di scommettere su di me per far capire alle persone che la canapa non è solo grow e seeds e che nonostante la canapa sia conosciuta perché la si fuma, questo utilizzo ne rappresenta lo sfruttamento meno utile. Personalmente cerco di lavorare contro la disinformazione – che in materia è profonda – con l’obiettivo di restituire interamente la pianta alla società in tutti i suoi aspetto meno conosciuti.

SSIT: Sulla vostra pagina Facebook ho visto un’iniziativa molto originale, ce ne vuoi parlare?

È un’iniziativa di sensibilizzazione del pubblico che si chiama “Cannabis VS fumo”, praticamente dal 30 ottobre sino alla fine dell’anno per ogni persona che ci porta un pacchetto di sigarette integro io regalo un seme di cannabis. Al momento abbiamo delle accoppiate molto speciali come Chesterfield/Cream Caramel, come Camel/Big Devil o Malboro/AutoOpium. L’idea di base è sottolineare il paradosso che il fumo uccide in tutta legalità, mentre la cannabis che non uccide e che anzi è una sostanza terapeutica invece continua ad essere osteggiata al massimo.

SSIT: Un negozio che racconta una pianta? Come fai passare le informazioni fra i tuoi clienti?

Ogni mese organizziamo un evento, un aperitivo, per creare un momento di incontro durante il quale posso presentare un nuovo prodotto, ne abbiamo più di 500 a base di canapa. Spaziamo dagli alimentari (gallette, taralli, piadine, crostate, cioccolata, biscotti, pasta), ai fitocosmetici per le case di cura ed i centri benessere, ai tessuti ed abbigliamento, fino al materiale per la bioedilizia e a breve anche la possibilità di una stampante 3D che produce oggetti in plastica di canapa, grazie a Giovanni Milazzo un giovane imprenditore di Catania che ci permetterà di fare per esempio grinder personalizzati per i clienti. Lasciamo il nostro Lord della canapa e spostiamoci adesso dalla Lombardia alla Campania, per ascoltare Marco Manfredini anima e fact totum di Cannabistrò nel centro storico del capoluogo campano.

SSIT: Allora Marco come nasce la vostra idea?

Il Cannabistrò fa parte di un percorso cominciato nel 2012 con la coltivazione di un ettaro di canapa in provincia di Salerno. In seguito a questa esperienza nasce Sativa Alimentari che si occupa di vendere i prodotti che nascono nel nostro campo. Al momento abbiamo clienti in Italia, ma anche in Danimarca, Spagna e Olanda e siamo arrivati a coltivare 7 ettari! Oltre all’aspetto di rivendita abbiamo cominciato ad occuparci, divertendoci, di intrattenimento e di fornire servizio catering e così Cannabistrò nasce dalla confluenza naturale di queste due attività riunite in un unico punto.

SSIT: Insomma cosa trova chi vi viene a trovare?

Noi proponiamo un menu semplice e di qualità dove convergono tutte le prelibatezze di Sativa Alimentari: la farina, l’olio, i semi, la pasta,il caffé e grissini ed i biscotti, ma anche il babà e il mitico Hemp Burger un hamburger vegano fatto con farina di ceci, semi e farina di canapa che ultimamente sta riscuotendo un bel successo.

SSIT: Questo per quel che riguarda il mangiare. E per il bere?

Ovviamente ci sono le birre che ormai conoscono in tanti, visto che già nel 2013 alla Fiera Cannafest di Praga siamo arrivati secondo miglior alcolico e alla Spannabis di Barcellona, dell’anno successivo, primi, e comunque per chi non le conoscesse ne abbiamo 3 tipi: l’Original, una birra ambrata a 7 gradi, l’Easy Hemp la bionda classica a 5,5 gradi preparati con lieviti del Belgio ed infine la Dark Hemp, una stout con note di caffé e liquirizia. Insomma c’è ne per tutti i gusti, preparate con infusione di fiori di canapa 100% campani, ne vendiamo un 300 litri a settimana!

SSIT: E oltre alla birra?

Oltre alle birre abbiamo gli alcolici e i super alcolici che, o sono a base di canapa, o vengono aromatizzati da noi sul momento, come il rum affumicato con il fiore di canapa o il mitico Canapito.

SSIT: Oltre a far bene da bere e da mangiare, svolgete altre attività?

Oltre alla dimensione gastronomica siamo fieri di organizzare a cadenza settimanale degli incontri musicali e degli eventi informativi su questa pianta, come il recente work shop per cui ringraziamo le ragazze di Hemp made che ci hanno parlato della canapa in cosmetica o presentazione di libri sull’argomento. Insomma abbiamo conosciuto due ambasciatori di un mondo nuovo: Marco a Milano e Marco a Napoli, due giovani imprenditori che hanno deciso di investire nella pianta da noi tanto amata, la canapa. Le sue immense potenzialità sono adesso a portata di tutti i curiosi che vorranno visitare i loro negozi che hanno come comune denominatore proprio la pianta per la quale combattiamo.  

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