MUFFA DELLE RADICI E ASCOMICETO

Exitable
10 Sep 2015

La muffa grigia e un po’ di ascomiceto hanno infettato questa cima di sativa.

La muffa grigia attacca le piante outdoor in presenza di elevati livelli di umidità o pioggia.

Milioni di coltivatori in tutto il mondo hanno il problema della muffa delle radici e dell’ascomiceto appena prima del raccolto, anche se queste malattie possono colpire le piante di marijuana in qualsiasi momento. L’esposizione di una coltura alle malattie è spesso dovuta a condizioni ambientali quali temperatura, umidità, luce, flusso d’aria, pH e nutrienti. Le muffe crescono laddove trovano il giusto livello di umidità, temperatura, condizioni di acidità e una fonte affidabile di nutrimento. Si possono fare molte cose per proteggere le piante da queste malattie.

MUFFA GRIGIA (BOTRYTIS CINEREA, BOTRYOTINIA FUCKELIANA – MUFFA DELLE RADICI)

Le spore di muffa grigia sono trasportate dall’aria, quindi sono sempre in contatto con le foglie delle piante, le loro potenziali ospiti. Ciononostante, hanno bisogno di un ambiente umido e acido per svilupparsi. L’area infetta dapprima appare intrisa e di color marrone. La muffa poi diventa di un grigio argenteo ed è composta indistintamente di migliaia di gruppi di spore di forma simile all’uva. Le condizioni fredde e umide che la muffa predilige si verificano soprattutto all’inizio della primavera e dell’autunno in outdoor, o in aree con poca areazione e umidità in indoor.

La Botrytis cinerea spesso si sviluppa nei gruppi di fiori serrati di cannabis dove passa poca aria. La muffa al centro di una cima potrebbe non risultare subito evidente e una cima bella e grande potrebbe invece essere “incava” a causa dei danni provocati dalla muffa. Questo porta al termine comunemente usato di “muffa delle radici”, anche se il suo nome esatto, Botryotinia fuckeliana, sembra il più adeguato a questo tipo di muffa patogena.

In outdoor, le cime dense che maturano nei climi freschi e umidi possono essere colpite da questa patologia. Le foglie recise o malate sono anch’esse ospiti perfette per questa muffa. In indoor, una scarsa circolazione d’aria porta a tasche dove si raccoglie l’umidità, il che favorisce la crescita della muffa.

La B. fuckeliana è una muffa parassita che può distruggere una pianta o le cime se non le si controlla. Non ha bisogno di luce per crescere e predilige le aree fresche, umide, acide e con poca luce. Se le spore finiscono in un punto acido e umido, crescerà e svilupperà varie serie di ife fungine. Man mano che le ife riempiono l’area, la colonia si comincerà a vedere.

Primo piano di ascomiceto su una foglia di marijuana

La massa di ife si sviluppa formando miceli, di color bianco-grigio, che indicano ovviamente la presenza di una colonia. I miceli assorbono i nutrienti dalla pianta ospite, distruggendo le foglie e le cime. Vengono secreti enzimi che scompongono la pianta in melma di nutrienti che può assorbire la muffa. Questo provoca i danni peggiori.

Finché le condizioni rimangono favorevoli e la pianta ospite ha ancora materiale da offrire, la muffa continua a svilupparsi. Al contempo, fa crescere strutture riproduttive che rilasciano spore trasportate dall’aria. Una spora di B. fuckeliana può germinare e maturare per produrre più spore nel giro di qualche giorno.

Un’unica colonia produce miliardi di spore e ciascuna di esse è in grado di avviare una nuova colonia. Se una spora arriva in un ambiente adatto, germina e porta avanti il ciclo. Le spore che arrivano in un ambiente che non porta a germinazione, rimangono latenti fino a che l’ambiente non cambia. (In un ambiente secco, possono rimanere latenti per anni).

Le spore possono entrare nelle colture indoor attraverso il sistema di aerazione, l’abbigliamento o le piante contaminate. Una buona pulizia degli ambienti può contribuire a ridurre il numero di ospiti adatti che si trovano nella coltura, ma prevenire l’ingresso di tutte le spore nella coltivazione non è realistico nella maggior parte dei casi.

Controlli

Il modo migliore per evitare la muffa grigia è quello di non creare un ambiente ospitale. Dato che la muffa si sviluppa solo in condizioni di umidità, la prima linea di difesa è quella di controllare l’umidità per tenere i livelli di umidità al di sotto del 50 percento.

È più probabile che la muffa grigia sia più grave nelle parti più spesse del canopo, dove la circolazione d’aria è più scarsa. Le piante outdoor più spesse possono essere sostenute con spago o rete per migliorare la circolazione dell’aria. Eliminate i rami interni e deboli per migliorare l’aerazione. I ventilatori possono essere di grande aiuto nella prevenzione della muffa, in quanto rimuovono le sacche di elevata umidità attorno a foglie e fiori.

Non nutrite le piante a livello delle foglie per almeno 30 giorni in fioritura, perché si potrebbe intrappolare dell’umidità nelle cime. Nutrite le foglie all’inizio della giornata durante la fase vegetativa e di prima fioritura, in modo che l’umidità sulle foglie o sulle cime possa asciugarsi prima che venga buio. Irrigare la coltivazione all’inizio del periodo di luce o all’inizio della giornata darà la possibilità all’eccesso di umidità sulle foglie di evaporare.

Tagliate ed eliminate le parti colpite delle pianta o della cima, oppure rimuovetele interamente per ridurre il numero di siti ospitanti potenziali. Distruggete il materiale infetto e igienizzate gli strumenti per evitare che diffondano infezioni. Le parti colpite dalla muffa dovrebbero essere eliminate, anche se le cime non colpite, sulla stessa pianta, potrebbero comunque essere utilizzate.

Dopo aver eliminato tutti i segni d’infezione, rettificate le condizioni ambientali. Se le circostanze non permettono di controllare l’ambiente, utilizzate misure preventive come applicare Bacillus subtilis (QST 713, noto con il nome commerciale di Serenade) o un fungicida come Zero Tolerance Herbal Fungicide di Ed Rosenthal, che contiene bicarbonato di potassio. I fungicidi sono più efficaci se usati in modo preventivo, quindi applicateli all’inizio della stagione umida. Alcuni coltivatori utilizzano lo zolfo per trattare le piante a rischio o infette. Può essere applicato sotto forma di polvere, in diossido di zolfo o da vasi di zolfo. Il bicarbonato di potassio previene la germinazione della muffa; il bicarbonato di sodio (bicarbonato) può essere usato in alternativa. Si possono nebulizzare cannella, alghe, D-limonene (olio di agrumi) e camomilla, che hanno proprietà antifungine e contribuiranno a controllare l’epidemia.

ASCOMICETO

Spore di ascomiceto: sono visibili sotto una lente d’ingrandimento da fotografo o sotto una lente di microscopio

L’ascomiceto (provocato da varie muffe) è il tormento dei coltivatori di marijuana moderni. Sembra quasi zucchero a velo che ricopre le foglie. Dapprima compare in cerchi irregolari su piccole aree della foglia, ma si diffonde rapidamente anche al resto, arrivando a ricoprire l’intera foglia. Le colonie si sviluppano in poco tempo alla vegetazione circostante e in altre aree della coltura. L’ascomiceto attacca soprattutto le foglioline giovani, addirittura di due o tre settimane.

La pianta s’infetta quando una spora, chiamata conidio, arriva su una foglia e germina. In poco tempo si sviluppa in un appressorio, una struttura rigonfia che si forma sulla punta di una serie di ife, che si attacca saldamente alla superficie della foglia. Mediante l’appressorio, come perno, la muffa perfora la parete e la membrana cellulare della pianta e inserisce un austorio, una protezione dalle ife per succhiare i nutrienti dall’interno delle cellule della pianta. L’austorio succhia i nutrienti della pianta e li manda alla muffa, indebolendo la foglia e rallentandone la crescita. Nel giro di una settimana, la muffa produce piccoli steli di fungo che rilasciano milioni di spore, pronte a infettare una maggior superficie della foglia. La muffa produce inoltre un altro tipo di struttura, un clesitotecio, che contiene spore. Supera l’inverno in outdoor e può inoltre nascondersi in una serra o in un’area di coltura dopo il raccolto.

Le muffe

Ci sono almeno due tipi diversi di muffe che provocano l’ascomiceto nella cannabis. Una di queste, la Leveillula taurica, si trova più spesso nelle colture umide. La Sphaerotheca macularis è un organismo più virulento.

Tipica infezione da ascomiceto: le foglie sembrano essere ricoperte di zucchero a velo

La L. taurica attacca con più probabilità le colture calde. Predilige una temperatura di circa 25°C e può germinare con bassa umidità, ma funziona bene anche in condizioni di umidità relativa comprese fra il 40 e il 60 percento, che si trovano generalmente nelle colture indoor. È inibita dall’umidità, come l’acqua nebulizzata, che ne distrugge le spore.

La S. macularis predilige temperature più fresche, ma la razza virulenta che si trova nelle colture indoor e outdoor tollera maggiormente il calore e la luce. Si sviluppa in condizioni di umidità moderata e le sue spore possono vivere nell’acqua per brevi periodi.

Nelle serre non riscaldate e in outdoor, le preferenze a livello di temperatura della L. taurica e della S. macularis coincidono, quindi le piante possono considerarsi esposte fra i 15°C e i 30°C. Funzionano abbastanza bene in condizioni climatiche moderate, piuttosto che particolarmente umide.

Le spore di entrambe le specie sono trasportate dall’aria. Quando arrivano su una pianta adatta, germinano e iniziano a saccheggiare i nutrienti della stessa. Le spore di S. macularis migrano inoltre con l’acqua in movimento, come le gocce di acqua che cadono di foglia in foglia o trasportate dal vento ad altre piante.

Controlli

A causa di questa fastidiosa modalità di trasmissione, può essere difficile prevenire un’epidemia ed è arduo controllarla dopo l’inizio dell’infezione. In un certo qual modo è più nociva degli insetti infestanti, perché rovina ogni parte della pianta con cui entra in contatto, rendendola inutile. Ciononostante, le cime infette possono essere lavorate per il loro contenuto, per la produzione di concentrati come l’hashish estratto ad acqua.

In indoor, è particolarmente importante mettere in quarantena le nuove pianta prima d’introdurle nella coltivazione. La filtrazione dell’aria contribuisce a prevenire l’ingresso dell’ascomiceto nella stanza attraverso il flusso d’aria. Se avete dubbi sulle condizioni della stanza, per eventi passati, a livello di ascomiceto, sterilizzate l’area e la strumentazione prima di avviare una nuova coltura.

Un’altra misura cautelativa contro l’ascomiceto è quella di aggiungere una luce UVC alla coltivazione. Con l’aerazione, tutta l’aria in entrata dovrebbe passare attraverso la luce. La luce UVC è germicida e colpisce notevolmente tutte le spore fungine che passano sotto di essa.

Una volta che una coltura indoor mostra segni di ascomiceto, ci sono vari modi per debellarlo. Se individuato a tempo debito, il coltivatore può potare le parti inette della pianta. È importante disinfettare gli strumenti utilizzati per eliminare le piante infette e gestire con attenzione il materiale potato per evitare una diffusione accidentale di spore.

L’ascomiceto può essere controllato anche facendo molta attenzione alla temperatura. Entrambi i tipi di muffe che provocano l’ascomiceto sono sensibili al calore e smettono di svilupparsi quando le temperature si aggirano attorno ai 32°C. Muoiono velocemente quando la temperatura sale a 38°C. Si può aumentare la temperatura in modo improvviso per uccidere l’ascomiceto, ma se non viene fatto correttamente, potrebbe rivelarsi dannoso per le piante.

Le muffe muoiono in ambienti alcalini. Regolate il pH della superficie delle foglie in modo che sia alcalino, con un valore superiore a 8, utilizzando bicarbonato di potassio/sodio o pH Up. Questo rende la superficie delle foglie inospitale per l’ascomiceto.

Il silice contribuisce a rafforzare il gambo, funziona come regolatore di alcalinità e ha proprietà fungicide naturali. Ci sono molti modi per aumentare il silice nel terreno o nel substrato di coltura, come l’aggiunta di terra diatomacea, sabbia verde, argilla pirofila e fertilizzanti ad alto contenuto di silice, come Pro-TeKt.

Anche lo zolfo viene usato da secoli per controllare l’ascomiceto. Ci sono formulazioni che vengono nebulizzate sulle foglie e lo zolfo può essere utilizzato nei bruciatori per creare diossido di zolfo. Lo zolfo è più efficace nella prevenzione della formazione di ascomiceto, rispetto a quanto non lo sia nel trattare l’infezione. Se usato in modo errato o in concentrazioni troppo eleate, provoca danni alle foglie. Ciononostante, è un metodo di controllo efficace.

Le infezioni di ascomiceto si diffondono velocemente. Tutta la coltivazione è stata infettata

I nebulizzatori per foglie possono essere acquistati o prodotti per controllare l’ascomiceto. Potete prepararne uno utilizzando olio o thè di cannella, rame, aglio, olii di erbe, perossido d’idrogeno, D-limonene (olio di agrumi), latte, olio di neem e aceto. Alcuni coltivatori consigliano di alternare queste opzioni per ottenere risultati migliori. Una nebulizzazione contenente latte al 10 percento e acqua al 90 percento può inoltre contribuire a prevenire la germinazione delle spore.

Vi sono anche metodi biologici per controllare l’ascomiceto. Se applicato su base settimanale, Serenade fa regredire l’ascomiceto. Un altro ceppo di batteri, il Bacillus pumilus (QST 2808, noto con il nome commerciale di Serenade) produce un composto che distrugge lo sviluppo fungino. Sonata non debella l’ascomiceto completamente, ma funziona bene se usato con Serenade o altre soluzioni per ridurre notevolmente l’infezione. Zero Tolerance Herbal Fungicide e Serenade funzionano sinergicamente per lottare contro l’ascomiceto e per prevenirne l’insorgenza.

CONCLUSIONE

Utilizzando le misure cautelative e le soluzioni illustrate, dovreste essere in grado di controllare queste malattie debilitanti che altrimenti distruggerebbero le vostre cime. Minimizzerete le perdite anche qualora le condizioni ambientali fossero favorevoli per i patogeni.

Sia la muffa grigia (muffa delle radici), che l’ascomiceto possono danneggiare le piante di marijuana dopo tutto il duro lavoro riposto nella coltivazione. Credete ai vostri occhi: se vedete muffa delle radici e ascomiceto, agite rapidamente e trattate le piante in modo completo. (Per esempio, se usate fungicidi, assicuratevi che tutte le superfici infette siano state coperte: sotto le foglie e in profondità nel fogliame, se necessario. Aiuta utilizzare una bacchetta di nebulizzazione). Ciononostante, la manutenzione preventiva è sempre la miglior difesa.

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