Padroneggiare l’arte dell’innesto

Exitable
20 Apr 2015

L’innesto è un antico metodo che consente di unire due piante diverse, far crescere frutti o fiori diversi dalla stessa radice. È anche un’arma segreta contro le poche piante legali. L’innesto vi consente di coltivare varietà diverse sulla stessa pianta, mantenendo al contempo la purezza di ogni ceppo. Bello, vero?


L’innesto è un antico metodo che consente di unire due piante diverse, far crescere frutti o fiori diversi dalla stessa radice. È anche un’arma segreta contro le poche piante legali. L’innesto vi consente di coltivare varietà diverse sulla stessa pianta, mantenendo al contempo la purezza di ogni ceppo. Bello, vero?

L’innesto è un antico metodo che consente di unire due piante diverse, far crescere frutti o fioridiversi dalla stessa radice. È anche un’arma segreta contro le poche piante legali. L’innesto vi consente di coltivare varietà diverse sulla stessa pianta, mantenendo al contempo la purezza di ogni ceppo. Bello, vero?

 L’innesto è una tecnica ampiamente utilizzata per le piante da frutto commerciali e i pomodori, ma non molto per la cannabis.

Applicazioni dell’innesto

Prima di passare ai dettagli relativi alle modalità, pensiamo ad alcuni modi in cui l’innesto di marijuana potrebbe cambiare le nostre abitudini di coltivazione. 

Per le aree con un numero limitato di piante legali, i coltivatori devono arrivare a un compromesso e provare molte nuove varietà stile ‘o la va, o la spacca’, oppure conservare alcune preferite mediante talee. 

Con l’innesto di marijuana, si potrebbe mantenere in vita una pianta madre, ma coltivare dalla stessa molti ceppi diversi, il che consentirebbe di scegliere fra diverse varietà, tutte provenienti da una sola pianta madre.

Abbiamo tutti dei ceppi che vorremmo provare, ma che non vogliamo impegnarci a coltivare per la resa tristemente limitata (Urkle, OG Kush, Mendo Purps, Girl Scout Cookies, solo per citarne alcuni). Potete ora iniziare a coltivare partendo da un seme femminizzato, aspettare la comparsa delle prime serie di foglie e innestare poi la pianta su una varietà regolare. Si può poi raccogliere un ramo della cima desiderata e se è della qualità attesa, si può decidere di coltivarne di più. Se non è fantastica come vi aspettavate, non avete comunque sprecato tempo e lavoro per ottenere una pianta!

I selezionatori che vogliono divertirsi potrebbero innestare diverse varietà femmina con una pianta maschio resistente, il che porterebbe la pianta risultante a potersi autoimpollinare, senza introdurre alcun carattere ermafrodito indesiderato. Questa multipianta potrebbe stare nello spazio di una sola pianta e non in una stanza e permettervi di ottenere molti nuovi incroci diversi in un unico raccolto. Usando una sola varietà maschio e riconoscendo i vari gambi femmina, si potrebbe sapere esattamente quale incrocio si è ottenuto. Si otterrebbe un solo gambo con semi di ogni varietà naturalmente, ma a meno che non li si volesse vendere tutti, sarebbero più che sufficienti per avere nuove genetiche eccellenti!

Il passo seguente sarebbe forzare i fiori maschio sulla vostra pianta femmina preferita utilizzando acido gibberellico e innestare il tutto, in modo tale che i semi sarebbero automaticamente femminizzati.

Se voleste lasciare un po’ di spazio di manovra in più al fato e vi sentiste quindi arrischiati, potreste innestare diverse varietà maschio sulla vostra superpianta, avventurandomi in una genetica sconosciuta con ogni seme. Le possibilità di questo approccio stile “pesca fortunata” sono infinite e non ci sono dubbi che otterreste incredibili genetiche F1. 

I coltivatori con una piccola stanza a disposizione che vogliono coltivare varietà naturali o sative con la fioritura più lunga devono equilibrare i loro desideri e il senso pratico. Per alcuni ceppi di sativa ci possono volere sedici settimane o più per la fioritura e spesso possono diventare enormi, ma questo non si rifletterebbe sempre nella resa. A volte i coltivatori devono scegliere di optare per raccolti più brevi per massimizzare la produzione, sacrificando alcuni dei ceppi più rari a fioritura lunga. Con l’innesto, si possono avere diverse varietà di sativa su una pianta, come cimelio di famiglia, quindi si deve solo rinunciare allo spazio di una pianta grande per avere risultati diversi alla fine del raccolto. Quando arriva il giorno del raccolto, si possono conservare punte e foglie per coltivarle per far rivegetare le multipiante dopo il raccolto e ripetere il tutto! 

In alternativa, se avete già una pianta sana matura di una varietà che volete ritirare, potete innestare altri ceppi, affinché fruiscano di una zona radicolare ben collaudata.

Come potete vedere, per i coltivatori che vogliono usare un numero limitato di piante o semplicemente per i coltivatori che vogliono circondarsi delle piante più uniche, l’innesto apre un numero incredibile di possibilità.

Tecniche d’innesto e terminologia

Le tecniche d’innesto sono molto simili al prelievo di talee per la clonazione. Vi serviranno:

  • Un bisturi affilato e pulito.
  • Forbici affilate e pulite.
  • Un sacchetto di plastica piccolo, leggero e di colore chiaro, di circa 20 cm. Va bene anche un sacchetto con chiusura con cerniera.
  • Un nebulizzatore contenente soluzione nutriente per lo stadio vegetativo. EC di 1.00, pH 6 (è sempre meglio nebulizzare una soluzione lievemente alcalina per non danneggiare le foglie con l’acido).
  • Illuminazione dolce e fredda. Circa 110 watt di T5 fluorescenti sono ottimali.
  • Una superficie pulita per tagliare i gambi con il bisturi.
  • Clip da innesto in silicone.
  • In assenza di clip da innesto, potete improvvisare e usare una cannuccia e del nastro adesivo.

Scegliere una pianta resistente in vegetativo con diversi rami. Questa sarà la vostra parte radicale (nota come “Marza”). L’ideale è avere una pianta facile da coltivare, poiché la salute della marza fino al raccolto è fondamentale per il successo del progetto.

La procedura d’innesto deve essere effettuata rapidamente e in modo efficiente per evitare che i gambi secchino, quindi fate pratica nella vostra testa, prima di mettere il tutto in pratica. 

Prima di tutto, scegliete i rami che volete usare per l’innesto. Selezionate la pianta e il donatore nella parte radicolare (Marza). 

Per la Marza, provate a innestare sul ramo più basso e se volete riportarla in vegetativo dopo il raccolto, potrete mantenere una forma ottimale e ben definita per il secondo round. 

Piazzate la vostra clip da innesto alla base del gambo prescelto sulla vostra pianta Marza e fatela scivolare un po’ in su, lasciando uno spazio di circa 2 cm sotto il primo internodo. 

Nebulizzate un po’ la pianta, poi tagliate il ramo prescelto in modo netto appena sotto il primo internodo. Potete far radicare questa parte come un normale clone se volete, oppure gettatelo via.

Prendete poi il bisturi e tagliate finemente il centro del gambo appena prelevato che rimane sulla pianta. L’obiettivo è quello di dividere la metà del gambo a circa 1,5 cm della lunghezza. Nebulizzate subito il taglio per tenerlo umido mentre passate alla fase seguente.

Scegliete ora il ramo donatore sulla seconda varietà che volete innestare sulla Marza. Dovrete prelevare una talea sana e vigorosa con vari internodi. L’ideale è che sia lunga circa 12 cm, ma anche le talee più corte funzionano bene. Nebulizzate dapprima la pianta donatrice e tagliatela quando è ancora umida.

Con operazioni veloci, eliminate le serie di foglie più grandi dalla base della talea, lasciando circa 3 cm di gambo nudo. È lo stesso principio del prelievo di una talea da utilizzare come clone: se lasciate troppe foglie, il tutto traspirerà troppo velocemente ed essiccherà prima di aver avuto la possibilità d’intrecciarsi con la pianta Marza.

Utilizzate il bisturi con attenzione e tagliate ogni lato della talea per creare una punta aguzza ma liscia lunga circa 1,5 cm. Se inumidite la lama del bisturi prima di farlo, il taglio rimarrà umido. Assicuratevi di non lasciare parti disordinate, perché potrebbero marcire.

Inserite il punto di taglio nella fessura creata sul ramo della Marza e fate scivolare con delicatezza la clip da innesto sul gambo oltre il punto di unione, in modo tale che tenga insieme i due pezzi. Nebulizzate nuovamente il ramo. 

Se non avete clip da innesto, utilizzate un pezzo di una cannuccia sottile, fate un taglio a 1 cm della lunghezza e dividete la metà, poi legate il tutto con un po’ di nastro adesivo. Non dovete schiacciare la giuntura, ma fare in modo che rimanga al suo posto. Tenete in considerazione che dovrete toglierlo poi, quindi non stringete troppo con il nastro!

Mettete poi il sacchetto di plastica con delicatezza sul ramo, nebulizzate all’interno e sigillate attorno alla base per trattenere l’umidità. È molto importante che la superficie del sacchetto tocchi le foglie il meno possibile, quindi distanziatelo per creare un microclima con abbondante spazio attorno al ramo all’interno del sacchetto.

Se avete un sacchetto con cerniera, chiudetelo attorno al gambo. Non deve essere completamente sigillato, purché l’umidità possa crearsi all’interno del sacchetto per prevenire la disidratazione del gambo.

Con altri sacchetti, potete legarli in modo più blando alla base o chiuderli con del fil di ferro, un laccio o simili. 

Ricordate di nebulizzare all’interno del sacchetto ogni giorno e quando lo aprite, inserite amore e CO2. Quando lo richiudete, assicuratevi che il sacchetto tocchi le foglie il meno possibile.

Potete anche mettere la pianta in una miniserra ben sigillata per tenere alta l’umidità, ma sulla base della mia esperienza, il processo funziona meglio quando la struttura per l’umidità è solo sul rispettivo ramo innestato. Non serve a nulla interrompere il processo di respirazione del resto della pianta e mentre l’innesto attecchisce, potreste aver portato alcune foglie sane a marcire a causa della troppa umidità.

Ci vogliono circa due settimane perché il processo giunga a termine. Vedrete infatti una protuberanza attorno alla giuntura. Due diventano una e la varietà B cresce sul corpo della varietà A. Complimenti! Avete ottenuto la vostra pianta Frankestein!

La nuova crescita sarà vigorosa e sana. L’innesto non creerà un incrocio di genetica e la nuova crescita dopo la giuntura sarà coerente con la varietà innestata originaria. È davvero comodo per conservare le genetiche di famiglia.

È possibile fare vari innesti allo stesso tempo. Ho innestato con successo tre varietà diverse su una

Marza allo stesso tempo, ma forse provarne troppe potrebbe stressare troppo la Marza. Probabilmente è meglio fare un paio d’innesti ben riusciti prima di aggiungere più varietà. 

Vi consiglio inoltre di fare alcuni test su una pianta a parte, dato che l’innesto è una tecnica con maggior potenziale di fallimento rispetto al prelievo di talee. È un lavoro di precisione e ci vuole un po’ di pratica, ma nulla è regalato.

Scegliere le varietà per l’innesto

Quando scegliete due varietà diverse da innestare, è importante scegliere ceppi con tempi di fioritura simili. Sappiamo quanto sia importante risciacquare le piante alla fine con acqua pura per una settimana o due, quindi unendo piante con lo stesso tempo di fioritura permette di risciacquare bene tutta la pianta allo stesso tempo senza provocare carenze nutritive nella varietà con la fioritura più lunga. 

Per esempio, se innestaste una varietà di sativa a fioritura lunga su una varietà indica a fioritura breve, dovreste scegliere se raccogliere la varietà indica prima di risciacquare, il che porterà a un sapore amaro e a cime più scarse, oppure se risciacquare la pianta in tempo per il raccolto dell’indica, ma questo porterebbe a una carenza nutritiva nella sativa a fioritura più lunga, proprio quando ha maggior bisogno di nutrienti! Nessuna delle due è una buona scelta, quindi cercate di usare varietà che hanno una differenza massima di una settimana nei rispettivi tempi di fioritura. 

L’unico caso in cui il tempo di fioritura non conta è quando si tiene una pianta madre che non farete mai fiorire. Se tenete una pianta in vegetativo, potete avere tutte le varietà che volete su di essa e non ci saranno problemi. Quando decidete che volete cime fresche di un ceppo in particolare, prelevate un clone dal ramo innestato prescelto e avrete così della genetica pura. 

L’innesto sostituirà completamente la clonazione nella vostra vita? Assolutamente no. La clonazione rimane il modo più facile per avere un maggior numero di piante in modo rapido e conservare la genetica, ma il prezzo sarà il numero di piante e lo spazio extra occupato, la luce, i nutrienti, la terra e le cure necessarie per più esemplari. Se non siete preoccupati del numero di piante, del consumo di elettricità o dello spazio di coltura, potete continuare tranquillamente con la clonazione, ma se volete coltivare in modo più intelligente, l’innesto vi permetterà di sfruttare al meglio tutti questi fattori. Ed è anche una figata!

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